LITTERINI (Letterini), Bartolomeo (Bortolo)
Francesco Sorce
Figlio di Agostino, nacque a Venezia nel 1669, come attestano le fonti documentarie (Leopardi, p. 125 n. 18) e l'iscrizione sulla tela raffigurante [...] la Madonna della Mercede e Il Redentore con la croce che appare a due santi che intercedono per le anime dei defunti (Ravelli, 2002, p. 175).
Nel corso del primo decennio del Settecento le opzioni figurative del L., complessivamente ancora collocate ...
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Vedi MOIRAI dell'anno: 1963 - 1995
MOIRAI (Μοῖραι, Parcae)
C. Caprino
Sono le dee del destino che regolano la buona e la cattiva sorte degli uomini.
In Omero si parla di una Moira detta anche αἴσα, ma [...] Cloto fila, Atropo legge il rotolo, Lachesi, seduta, è occupata con un grande globo. Partecipano all'arrivo agl'Inferi di defunti nella pittura della tomba di Vicentius presso la catacomba di Pretestato a Roma, su un coperchio di sarcofago del Museo ...
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CAPPONI, Luigi
Giovanna Casadei
Figlio di Pietro (o Gianpietro), milanese di origine, è scultore attivo negli ultimi decenni del Quattrocento a Roma, dove abita probabilmente nella zona di confine tra [...] con l'epigrafe affiancata dagli stemmi del Brusati, l'urna decorata con una semplice ghirlanda a tre festoni con il defunto disteso, le mani raccolte sul grembo. La lunetta doveva accogliere le immagini della Madonna con il Bambino e del Prelato ...
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CAPPELLI, Giovanni Antonio
Bruno Passamani
Nacque a Brescia nel 1664. Già nel 1704 l'Orlandi scriveva che "dalle lettere passò al disegno e al colorito nella Scuola di Pompeo Ghitti, in Bologna nell'Accademia [...] ecc. della Val Camonica, Milano 1912, pp. 51, 181; F. Capretti, La chiesa di San Giuseppe in Brescia e il suo triduo dei defunti, in Brescia sacra, XII(1921); L. Fè d'Ostiani, Storia,tradizione ed arte per le vie di Brescia, Brescia 1927, pp. 368 ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] ; diverso il caso della scultura funeraria, dove l’individuazione fisionomica è legata all’uso di calchi sui volti dei defunti (Pietro di Oderisio, sepolcro di papa Clemente IV, 1271-74, Viterbo, S. Francesco). Contributi decisivi allo sviluppo del r ...
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Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] funebri. Presso i Romani, erano di c. le figure votive delle are dei Lari, le maschere e le immagini dei defunti trasportate nelle cerimonie funebri o conservate nelle case (dette cerae pictae, in quanto colorate). Le qualità della c., che facilmente ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Subcontinente indiano
Giuseppe De Marco
George Michell
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Giuseppe De Marco
In India scopo principale dell'attività costruttiva [...] pp. 45-52.
L'architettura funeraria
di Ciro Lo Muzio
Il brahmanesimo e le religioni eterodosse
La cremazione dei defunti e lo spargimento delle loro ceneri nelle acque di un fiume rappresentano, salvo poche eccezioni, l'unica pratica funeraria ...
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SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] del s., grazie alla scelta dei santi elencati. Talvolta in appendice al s. si ritrova anche l'ufficio dei defunti, componente consueta dei breviari e dei libri d'ore, poiché tale serie di devozioni era recitata quotidianamente dai fedeli. I ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] risalire al lat. cibus, con riferimento al cibo eucaristico o ai cibi destinati o consacrati alle anime dei defunti, posti nelle piccole edicole o arcosolia eretti a protezione delle tombe (Lesage, 1956, p. 111). Nella Storia ecclesiastica ...
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DOSI, Giovanni Antonio (Giovan Antonio, Giovannantonio), detto Dosio
Cristina Acidini Luchinat
Figlio di Giovanni Battista, nacque a San Gimìgnano (prov. Siena) presumibilmente nel 1533. Lo scrittore [...] con altre memorie funebri nella ricostruzione della chiesa nel 1724. Gli si attribuiscono poi diverse tombe parietali con ritratti dei defunti: di Annibal Caro in S. Lorenzo in Damaso (1566-67); di Giovanni Pacini (medico del card. A. Farnese) nella ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...