capodanno
Cecilia Gatto Trocchi
Il passaggio dal vecchio al nuovo
Tutte le società umane, quando il ciclo stagionale si ripete, celebrano i riti per l'inizio di un nuovo anno: si assiste così a una [...] regole sociali, è la modalità culturale per allacciare e mantenere relazioni costanti. Nel grande gioco sociale non venivano dimenticati i defunti, che dall'aldilà portavano regali ai bambini: ancora oggi in Sicilia sono i morti che portano i doni. ...
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Carnevale
Cecilia Gatto Trocchi
Tempo di spasso e di baldoria
Il Carnevale è la grande festa del periodo invernale e, nei paesi cattolici, precede la Quaresima che, con i suoi quaranta giorni di penitenza, [...] ma che ancora evocano la magia del passato.
Le maschere sono sempre presenti in ogni cultura: nascono come maschere degli antenati e dei defunti in ricordo dei riti per i Mani. Poi vi sono le maschere animali, come quelle dei lupi o delle capre, e ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] il proprio potere). Nell’antico Egitto la m. (hīke) era largamente applicata anche nei riguardi degli dei o dei defunti. Della essenziale connessione tra m. e religione offre esempi anche l’antica religione babilonese, dove le pratiche magiche dell ...
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Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] i prigionieri troiani ai funerali di Patroclo, per metterli al suo servizio nell’aldilà, così le vedove e i servitori dei defunti dovevano morire ai funerali di questi in India (fino a tempi recenti), nella Cina arcaica, nell’America precolombiana e ...
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Ritualismo
Gregory Smith
(v. rito, XXIX, p. 466)
In antropologia culturale il termine ritualismo si riferisce alla tendenza che porta a conformare i comportamenti umani a norme culturali di valore essenzialmente [...] il r. persegue è quello di rinsaldare lo strappo causato dalla morte e di permettere alla società di riappropriarsi del defunto nella sua nuova condizione e, in un certo modo, di reinserirlo nelle proprie file. Le forme di una tale riappropriazione ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] maggior parte degli esempi di arte funeraria (come, per es., quelli dei popoli dell'America del Sud), dove il defunto veniva raffigurato nella pienezza della sua vitalità, come a negarne l'inevitabile declino per consegnarlo intatto all'eternità: un ...
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Maschera
Enrico Comba
Il termine maschera (da una voce preindoeuropea, masca, "fuliggine, fantasma nero") indica un oggetto che ricopre totalmente o parzialmente la figura umana per nascondere colui [...] significato principale dell'impiego rituale di maschere e che fosse strettamente connesso con l'usanza di conservare immagini o effigi dei defunti. Non è raro, infatti, l'uso di teschi o di parti di questi nella confezione di maschere. Si trovano poi ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] di Pio XII (1943), è la Chiesa, fondata su Cristo, capo del c. mistico, di cui sono membra i credenti battezzati vivi e defunti. L’espressione c. mistico è stata ripresa dal Concilio Vaticano II (Lumen gentium, nr. 7).
Corpi santi
I c. tratti dagli ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] un medico americano, C. Gajdusek, studiò la correlazione esistente tra il consumo rituale del cervello dei parenti defunti (il cosiddetto endocannibalismo) e una grave malattia neurologica, denominata kuru, presso i fore dell'altipiano centrale di ...
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PLACUCCI, Michele
Giancarlo Cerasoli
PLACUCCI, Michele. – Primo di otto figli, nacque a Forlì il 24 agosto 1782 da Luigi e Giulia Bagioli.
Le tappe salienti della sua carriera sono elencate nello Stato [...] ne determinarono il 2 aprile la morte. Il processo vide imputati un presunto figlio illegittimo e Antonio Placucci, fratello del defunto, ma si concluse con il rilascio degli imputati per la mancanza di prove certe di colpevolezza a loro carico.
Nel ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...