Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] , Gallia; b) Ravenna, Costantinopoli, Asia Minore.
Il termine S. si estende a tutti i manufatti approntati per ricevere la salma di un defunto e custodirne i resti. Il S. può essere di legno, di terracotta di pietra o di marmo, di metallo. Il S. si ...
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imperiale, culto
Nel mondo romano, anche se già in età repubblicana si registra talora il caso di onori divini tributati a magistrati romani da città greche (per es., a Marcello, dopo la conquista di [...] era radicata, e Occidente. Nei secoli successivi il culto i. verso il sovrano in carica e i predecessori defunti divenne componente abituale della vita religiosa in tutte le città dell’impero, costituendo un elemento unificante per le variegate ...
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Preistoria
Parte introduttiva
di Alberto Cazzella
Negli anni Novanta del 20° sec. gli studi sulla p. hanno avuto un notevole sviluppo sia dal punto di vista della riflessione teorica (v. paletnologia), [...] in questo caso ribadita dalla presenza di quelle che si potrebbero chiamare deposizioni di defunti sul suolo della parte di galleria più vicina all'ingresso. In tre casi i defunti sembrano essere stati adagiati sul fondo delle tane a fossa degli orsi ...
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Stirpe indoeuropea del ramo nomade, scito-sarmatico, degli Iranici. Abitarono le steppe dell’Ural, del Lago di Aral, del Mar Caspio fino al Don. Apparsi i Goti sul Mar Nero, gran parte di loro fu spinta [...] da necropoli con sepolture ipogee, a pozzo e a catacomba; risulta frequente la pratica della deformazione del cranio dei defunti. All’interno della grande koinè germanica orientale tipicamente alana è la decorazione con pietre preziose di spade e ...
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KENYON, Sir Frederik George (XX, p. 167)
Papirologo inglese, morto a Londra il 23 agosto 1952.
Collocato a riposo dalla carica di conservatore dei papiri del British Museum (1930), il K. si dedicò alla [...] pp. 1-11. Si vedano inoltre i necrologi di V. Arangio Ruiz, in Rendiconti dell'Accademia dei Lincei. Appendice: necrologi di soci defunti (1945-55), Roma 1957, pp. 24-26; H. I. Bell, in Proceedings of the British Academy, XXXVIII (1953), pp. 179-183 ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] Il coperchio è occupato da una teoria di amorini: due di essi reggono il tendaggio che fa da fondale al ritratto della defunta, altri due la tavola con l’iscrizione; sulla destra, altri amorini legano e trasportano fasci di spighe appena mietute. La ...
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mutualità Nel linguaggio giuridico e sociologico, complesso di istituzioni a base associativa regolate dal principio dell’aiuto scambievole e delle prestazioni reciproche. Ciò che caratterizza il fenomeno [...] funeraticia, il cui scopo era quello di garantire le onoranze funebri e i soccorsi alle famiglie dei soci defunti. Scopi analoghi si proposero nel Medioevo le confraternite chiamate della buona morte o fratelli della misericordia e simili. Ma ...
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trono Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità e dignità, [...] regola era di legno, scolpito e probabilmente dorato, con intarsi e applicazioni.
Al culto e alla divinazione dei defunti sono dovuti i t. simbolici rinvenuti tra le suppellettili di tombe etrusche (tomba Regolini-Galassi di Cerveteri, Museo etrusco ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] immagini cristiane l'a. del morto rimane muta; inoltre - e soprattutto - quel che viene pesato non è l'a. ma un cuore che rappresenta il defunto e ciò che si cerca non è se esista o no squilibrio tra il bene e il male ma equilibrio tra il morto e il ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: Gli Alamanni
Volker Bierbrauer
Gli alamanni
Popolazione germanica per la quale non disponiamo, a differenza di [...] certezza al 600 circa. L’indizio più significativo è l’usanza di origine mediterranea di poggiare sulla bocca del defunto, quale offerta funeraria, una croce di lamina d’oro cucita sul cuoio oppure sulla stoffa, rinvenuta solo eccezionalmente. Tra ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...