Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] sepoltura, nei quali, mettendo in atto una dilazione cronologica tra l’evento naturale e la definitiva separazione del defunto dalla comunità, viene posta in risalto l’esigenza umana di una manipolazione, simbolica e psicologica, della morte. Una ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Africa
Rodolfo Fattovich
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
La produzione di oggetti di culto (figure, feticci, maschere, piccoli altari, ecc.) ha costituito [...] poste sopra cesti o altri contenitori in cui sono conservati i resti degli antenati. Le figure tuttavia non rappresentano i defunti, ma sono i guardiani delle ossa. Data la deperibilità dei materiali usati (per lo più legno), gli oggetti di culto ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] legale F. Gonzalez-Crussi, nelle Note di un anatomopatologo, descrivendo in termini attuali le operazioni di imbalsamazione dei defunti, fornisce dei cadaveri una sorta di teratologia moderna. A sua volta, C. Barker in Sudario abusa della violenza ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Oceania
Gaetano Cofini
I luoghi e gli oggetti del culto
I luoghi
Il riconoscimento di spazi e ambienti destinati al culto o alle cerimonie deriva generalmente [...] ai complessi religiosi polinesiani (marae) erano eretti ortostati di dimensioni variabili in ricordo di capi e sacerdoti defunti. Si riteneva che essi fossero in grado di assorbire e conservare autorità e prestigio (mana) dai personaggi ...
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Il fenomeno urbano nel mondo fenicio
Massimo Botto
Sandro Filippo Bondì
Il fenomeno urbano in fenicia
di Massimo Botto
Tracciare un quadro esaustivo dell'assetto urbano delle città della Fenicia è [...] della necropoli romano-bizantina, a conferma che all'interno del mondo fenicio lo spazio riservato ai defunti era nettamente distinto dall'abitato. Alcuni interessanti dati relativi all'impianto urbano di Tiro provengono dalla documentazione ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] . Per il periodo arsacide, gli ostraka di Nisa (Turkmenistan meridionale) forniscono informazioni su un culto dei dinasti defunti, finanziato dai proventi dei vigneti reali, per il quale mancano però attestazioni archeologiche. Scarse sono le ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] anche nelle lapidi sepolcrali, i cui testi peraltro si sono progressivamente ridotti, fino a limitarsi, di norma, ai nomi dei defunti e alle loro date di nascita e di morte.
I redattori dei testi delle epigrafi restano in genere anonimi. Non mancano ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] maggior parte degli esempi di arte funeraria (come, per es., quelli dei popoli dell'America del Sud), dove il defunto veniva raffigurato nella pienezza della sua vitalità, come a negarne l'inevitabile declino per consegnarlo intatto all'eternità: un ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] simbolico per il potere di suscitare nella donna la fecondità.
Le danze funerarie hanno lo scopo di placare gli spiriti dei defunti. Nella Melanesia esse hanno luogo intorno al simbolo dell'estinto, che è rappresentato da un tamburo con viso umano. A ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] caso della fanciullezza bloccata del Peter Pan di J.M. Barrie, 1906, trad. it. 1920), o un'arcana intera-zione tra vivi e defunti (Cien años de soledad di G. García Márquez, 1967, trad. it. 1968) o il caratteristico alone d'irrealtà che avvolge spazi ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...