FIESCHI, Gian Luigi
Giovanni Nuti
Figlio di Antonio e di una Ginevra, di cui ignoriamo il casato, nacque alla fine del sec. XIV. Alla morte del padre (1412) ereditò, insieme coi fratelli Niccolò, Ludovico [...] Agli inizi di dicembre del 1426 fu liberato e consegnò al duca tre dei suoi figli: due maschi ed una femmina. Quando, il 30 dicembre, reazione del Fieschi, che si riavvicinarono a Firenze: ciò consentì al duca di Milano e al governo genovese di agire ...
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CORREGGIO, Girolamo da
Gigliola Fragnito
Secondogenito di Giberto, conte di Correggio, e della poetessa Veronica Gambara, nacque a Correggio nel febbraio del 1511 e fu battezzato nella basilica di S. [...] 1539) fosse conferita al C. la prima tonsura (che gli consentì di ottenere dallo zio la badia di Campagnola) e gli venisse Correggio, costretto spesso a mediare tra i cugini, ed il servizio dei Farnese che lo impiegarono in varie missioni. L'8 ag. ...
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PERUZZI, Bindo Simone
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1696 da Bindo di Simone e da Maria Maddalena del senatore Francesco Grifoni. La sua educazione si svolse in gran parte nella villa [...] sono i commenti ai primi undici libri dell’Esprit des Lois di Montesquieu, che gli consentirono di esprimersi sulla divisone dei poteri e sull’efficacia dei poteri intermedi rappresentati dalla nobiltà, dalla Chiesa e dai cittadini per evitare che la ...
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MALATESTA (de Malatestis), Roberto detto Roberto il Magnifico
Anna Falcioni
Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, e della nobildonna fanese Vannetta di Galeotto Toschi, nacque a [...] ossequio a un'oculata politica matrimoniale, fallirono: Sigismondo Pandolfo, capitano generale dei Fiorentini, mirava a un'intesa strategica con la Serenissima, che avrebbe consentito all'accordo solo se i Malatesta, troncata l'alleanza con Firenze ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] , altro importante snodo amministrativo che gli consentì di dare ulteriore prova delle proprie capacità storia della Chiesa e ad auspicare quindi che si scriva una storia generale dei papi, d'altra parte l'attenzione per la metodologia di un Ranke ...
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DAL VERME, Luigi (Alvise, Ludovico)
Michael E. Mallett
Figlio di Iacopo e di Cia degli Ubaldini, nacque intorno al 1390. Principale erede del padre, gli successe nei vasti patrimoni da questo posseduti [...] e 300 fanti con i Milanesi e il 23 maggio fu investito dei feudi di Bobbio, Voghera e Castel San Giovanni. La notizia delle In seguito a questo episodio Filippo Maria Visconti non gli consentì di riunirsi al Piccinino nelle Marche contro lo Sforza: ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] reformatorum, XLIV, Brunsvigae 1877, col. 638), che gli consentì di trovarvi sicuro rifugio, a breve distanza da Ginevra. Rientrato a Tubinga, fu messo alle strette dalle rinnovate accuse dei suoi nemici, alimentate ora anche dal Vergerio, e chiamato ...
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DRENGOT, Rainulfo
Errico Cuozzo
Primo conte di Aversa e dal 1041 anche duca di Gaeta, apparteneva ad una famiglia feudale della Normandia, quella dei signori di Quarel, centro da cui derivava il cognomen [...] probabile morte del fratello Gilberto, il D. divenne il capo dei cavalieri normanni di Comino. Nel 1024, al soldo di Guaimario decise di non partecipare direttamente all'impresa, ma consentì ad Arduino di reclutare trecento cavalieri, comandati da ...
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DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, in rio Terrà a Cannaregio, nel 1468, da Alvise del dottore e cavaliere Andrea e da Camilla Lion di Marino di Andrea. Nonostante la [...] dottorato (come avvenne per il cugino Girolamo) gli consenti di allacciare qualificate amicizie (in primis con Pietro Bembo ed un suo fratello di violenze e prevaricazioni nei confronti dei contadini ("fá manzarie contra villani et usure"): a meno ...
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LOREDAN, Leonardo
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia il 16 nov. 1436, primogenito di Gerolamo, detto dal Barbaro, della parrocchia di S. Vitale, e di Donata Donà di Natale, nipote dell'arcivescovo di [...] quella di procuratore di S. Marco de citra, che gli consentì l'ascesa ai vertici politici dello Stato. Il 3 maggio Pallucchini, Venezia 1985, pp. 11-25; E. Merkel, Il mecenatismo artistico dei Loredan e il loro palazzo a S. Stefano, ibid., pp. 53-57 ...
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carta nazionale dei servizi
loc. s.le f. Documento personale dotato di memoria elettronica, che consente all’intestatario di usufruire dei servizi offerti dalla Pubblica amministrazione per via telematica. ◆ La novità più importante, tra quelle...
centro di trattenimento dei clandestini
loc. s.le m. Struttura pubblica destinata a raccogliere i migranti nelle loro terre d’origine, per impedire che raggiungano il territorio nazionale; anche con riferimento alle strutture pubbliche destinate...