PICCININI, Alessandro
Dinko Fabris
PICCININI, Alessandro. – Nacque a Bologna il 30 gennaio 1566 da Leonardo Maria e Cassandra de Mussolini.
Esponente principale di una famiglia bolognese che produsse [...] ancora vivo insieme a Filippo dopo il 1630, essendo morta nel 1624 l’ultima sorella, vedova. È difficile, nel primo periodo della loro vita, distinguere le biografie artistiche dei tre fratelli Alessandro, Girolamo e Filippo, strettamente intrecciate ...
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COSTANZI, Giovanni Battista (detto Giovannino del violoncello; Giovannino da Roma)
Maria Lopriore
Nacque a Roma il 3 sett. 1704. Iniziato giovanissimo - forse nel 1712 - lo studio del violoncello, ebbe [...] rimase fino alla morte.
Nel frattempo aveva ripreso la sua attività in campo operistico e oratoriale: nel 1752 compose e diresse l'azione teatrale intitolata Amor prigioniero (eseguita in casa dei principi Colonna in occasione della celebrazione di ...
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APRILE (Aprili), Giuseppe, detto Scirolino o Sciroletto
Nicola Vacca
Silvana Simonetti
Nacque a Martina Franca (Taranto), il 28 ott. 1732, da Fortunato e da Anna Vita Cervellera, e non nel 1746 a Bisceglie, [...] , dunque, il Villarosa, seguito dal Florimo e da altri, che lo dice allievo del conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli). Il 23 sett. 1752, per la morte di Francesco Guardia, l'A. fu assunto come soprano nella Cappella Regia di Napoli con ...
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ANERIO, Giovanni Francesco
Liliana Pannella
Nacque a Roma nell'anno 1567 e, con il fratello maggiore Felice, fu uno dei musicisti più rappresentativi della scuola romana; pur trovando ancora, talvolta, [...] prefazione al lettore dei Cribrum musicum, opera di un allievo dell'A., Marco Scacchi, pubbl. nel 1643,ove però non viene precisato il periodo in cui l'A. ebbe tale incarico. Lo Haberl, supponendo che fosse morto poco dopo il 1620, poiché a quel ...
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FEO, Francesco
Teresa Chirico
Nato a Napoli nel 1691, forse figlio di un sarto di cui si ignora il nome, entrò il 3 sett. 1704 nel conservatorio di S. Maria della Pietà dei Turchini, e vi rimase probabilmente [...] ); Gesù adorato da' re magi (Genova, 1737, in collab. con D. Sarro); La distruzione dell'esercito dei Cananei con la morte di Sisara (Praga, Congregazione dei padri della Croce, 1739); Tobia (1741); Ruth (libr. G. Lupis, Roma, oratorio di S. Girolamo ...
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CACCINI, Francesca, detta la Cecchina
Liliana Pannella
Nacque a Firenze il 18 sett. 1587 e fu battezzata il giorno stesso (come si desume da una notizia rintracciata dal Damerini negli Atti di Battesimo [...] come esperta compositrice.
A Firenze risiedeva normalmente al servizio dei granduchi e risultò sempre regolarmente stipendiata con 10 scudi di cancro in gola". Non si conosce la data della sua morte, ma dal 1640ella non è più ricordata come vivente. ...
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PIAVE, Francesco Maria
Antonio Rostagno
PIAVE, Francesco Maria. – Librettista, nacque a Murano (Venezia) il 18 maggio 1810, figlio di Giuseppe (vetraio, podestà di Murano dal 1808 al 1816) e di Elisabetta [...] 26 agosto 1838, scrivendo a Ferretti, Piave comunicò la morte del padre e la decisione di rientrare a Venezia, dove Venezia 2013 (contiene in facsimile un elenco autentico dei libretti con aggiunte manoscritte della moglie, p. 9); I. Bonomi, Lingua ...
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ARIOSTI, Attilio Malachia (Ottavio)
Riccardo Nielsen
Nacque a Bologna il 5 nov. 1666 da Giuseppe (che apparteneva a un ramo bolognese della famiglia nobile Ariosti) e da Caterina Sgargioli; fu battezzato [...] nome di Odoardo e fu musico. là da notare come la madre morta verso il 1716, nel suo testamento, così come èriportato in data l'abate Agostino Steffani, compositore e uno dei migliori rappresentanti della musica italiana in Germania, e il poeta ...
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CALLIDO, Gaetano (Antonio)
Oscar Mischiati
Nacque ad Este (Padova) il 14 genn. 1727 da Agostino e Veneranda Tagliapietra. Non si sa da chi abbia appreso i primi elementi dell'arte organaria: giunse a [...] . Con l'avanzare dell'età del padre il ruolo dei figli si fece sempre più decisivo, soprattutto per i lavori di installazione degli strumenti in luoghi lontani da Venezia; intorno al 1806 essi subentrarono di fatto al padre; dopo la sua morte essi ...
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ANIMUCCIA, Giovanni
Liliana Pannella
Nacque a Firenze nei primi anni del XVI secolo. "Inter amoenissimos hortos educatus", come scrisse di lui il Poccianti, egli trascorse in Firenze gli anni giovanili [...] che erano rimaste con lo zio dopo la morte del padre, perché potessero sposarsi decorosamente) venne avrebbe fatto celebrare per la sua anima delle messe in S. Giovanni dei Fiorentini.
Tra le numerose opere dell'A., Il Primo libro di Madrigali a ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...