RADICATI, Alberto, conte di Passerano e Cocconato
Carlo Morandi
Nacque a Torino nel 1698. Nel 1707 entrò nella vita di corte a Torino. Ancora giovanissimo abbandonò la fede cattolica per il credo calvinista: [...] interessantes (Rotterdam 1736) contenente, tra l'altro, i Douze discours moraux, historiques et politiques, già apparsi, nella versione inglese del deista Thomas Morgan, a Londra nel 1734 e forse anche nel 1733. Il R. morì a L'Aia il 24 ottobre 1737 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La loggia (lodge), luogo di riparo e di incontro dei muratori di Scozia associati in corporazione, [...] il modello dell’amabile conversare, oltre a caratteristiche del peripato filosofico e della comunità monastica o deista (si pensi al deista inglese Anthony Collins, al tempo stesso anfitrione e “fratello”): e proprio qui si innesta la “curiosità ...
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GENTILOTTI, Giovanni Benedetto
Maria Pia Donato
Nacque a Trento l'11 luglio 1672 dal cavaliere Giovanni Battista, del ramo di Engelsbrunn, e da Cecilia von Lehen.
Dopo aver compiuto in patria il corso [...] e personalmente riordinò la biblioteca del barone G.W. von Hohendorf, una delle più importanti raccolte europee di letteratura deista e libertina, e mantenne cordiali rapporti con B. Mencke e gli Acta eruditorum, oltre che con numerosi studiosi ...
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Enciclopedista, nato a Langres in Champagne il 5 ottobre 1713, morto a Parigi il 30 o il 31 luglio 1784. Figlio primogenito d'un agiato coltellinaio, il D. venne destinato dapprima allo stato ecclesiastico: [...] religione naturale, muove guerra a tutti i culti, e specialmente al dogma e alla morale cristiana. Si dichiara ancora deista, e fa perfino una subdola professione d'ortodossia cattolica, ma in realtà è panteista; non concepisce Iddio coesistente con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Denis Diderot è il padre del grandioso lavoro enciclopedico, che unisce tutti i grandi [...] ad uso di coloro che vedono (Lettre sur les aveugles à l’usage de ceux qui voient), dove l’impostazione deista e il substrato materialista sono particolarmente evidenti. A seguito delle tesi sostenute in questo saggio, viene incarcerato a Vincennes ...
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COLOMBO, Samuele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 17 genn. 1868 da famiglia ebraica osservante. La madre, Fortunata Coen, morì nel darlo alla luce. Il padre, David, modesto ciabattino, [...] e morale del Colombo. Il primo, Il pensiero religioso di G. Mazzini, tenta un accostamento fra la concezione deista del pensatore italiano e la filosofia ebraica. Il patrimonio della cultura israelita viene considerato come una tappa verso l'ideale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Rappresentante massimo del pensiero del secolo dei Lumi, di cui incarna la nuova figura [...] a una semplice morale naturale. Come si legge alla voce “Teista” del Dizionario filosofico, il “teista” – qui sinonimo di deista – “crede che la religione non consista né nelle opinioni di una metafisica incomprensibile, né in vani apparati, ma nell ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] povertà di interessi. Particolarmente preoccupata per la sua formazione religiosa era la regina Maria Teresa alla quale C. A. appariva un "deista" se non un "pirronista" (lett. del 13 febbr. 1816 e del 30 genn. 1817a Carlo Felice, in Rodolico, II, p ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] senza il consenso delle stesse autorità ginevrine. Ai calvinisti, evidentemente, l'opera non doveva piacere per il suo sapore deista, né la Compagnia dei Pastori amava più urtarsi con Roma. Così, autografo e apografo del Triregno finirono entrambi ...
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MASSONERIA (fr. franc-maçonnerie; sp. masonería; ted. Freimaurerei; ingl. freemasonry)
Alberto Maria Ghisalberti
Associazione segreta, intorno alle origini della quale si vennero intessendo leggende, [...] , il fanatismo, la superstizione avevano guasto e distolto dalla sua meta. Non atea, ché anzi fu dichiaratamente deista, non rivoluzionaria, ché accettò e riconobbe lealmente le leggi dello stato, la massoneria inglese volle affermarsi estranea e ...
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teofilantropia
teofilantropìa s. f. (o teofilantropismo s. m.) [comp. di teo- e filantropia (o filantropismo)]. – Dottrina d’ispirazione deista promossa a Parigi nel 1796, durante il Direttorio, da un gruppo di scrittori e pensatori francesi,...