Generale americano (Litchfield, Connecticut, 1738 - Burlington, Vermont, 1789); nel 1770 organizzò i "Green Mountain Boys", forze irregolari del Connecticut che lottavano contro New York. Nella guerra [...] per una pace separata con la Gran Bretagna. Nel 1787 si ritirò a vita privata. Scrisse, tra l'altro, una Narrative of colonel E. A.'s captivity, 1779, e un lavoro filosofico, Reason the only oracle of man, 1784, a carattere illuministico e deista. ...
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La Massoneria
Fulvio Conti
Le origini della moderna Massoneria speculativa risalgono al 1717, quando le logge inglesi si riunirono a Londra per dar vita a un’istituzione comune, la Gran loggia, sorta [...] respirò un generico cosmopolitismo umanitario, un ideale astratto di liberta e di fratellanza morale, un naturalismo newtoniano e deista che si congiunse con la più ampia tolleranza in materia religiosa, un sincero rispetto per le leggi dello Stato ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] povertà di interessi. Particolarmente preoccupata per la sua formazione religiosa era la regina Maria Teresa alla quale C. A. appariva un "deista" se non un "pirronista" (lett. del 13 febbr. 1816 e del 30 genn. 1817a Carlo Felice, in Rodolico, II, p ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] Oriente di Francia e del Rito Scozzese Antico e Accettato (dal 1896 Grande Loggia Simbolica di Scozia); quest'ultimo, deista, identifica la religione massonica con la 'religione degli onesti' e ha orientamenti democratici. Esso si incontra o scontra ...
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DE ATTELLIS, Francesco
Cinzia Cassani
Nacque a Campobasso il 2genn. 1763, in una famiglia tradizionalmente dedita all'esercizio della magistratura, da Giuseppe, marchese di Sant'Angelo, e da Ippolita [...] "ouvrage remarquable par l'érudition, mais qui a des raisonnements trop entortillés, et des étymologies trop forcées".
Puro deista in religione, in politica il D. restò sempre sostenitore dell'ancien règime e profondamente avverso ai Francesi. Quando ...
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PAPAFAVA DEI CARRARESI, Francesco
Valeria Mogavero
– Nacque a Padova il 2 gennaio 1864 da Alberto e da Margherita Cittadella Vigodarzere, appartenenti a due delle più antiche, prestigiose e facoltose [...] parenti e amici (Mogavero, 2010, pp. 31-36, 46-95, 199 ss.). Contrastò con decisione la deriva etico-deista che vide consertarsi all’autoritarismo dilagante «nello stato d’assedio, nei tribunali militari, nelle leggi eccezionali di pubblica sicurezza ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] di una persistente religiosità aconfessionale, di tipo morale e sociale o, secondo una più tarda: definizione dello stesso C., di tipo deista (lettera inedita ad A. De la Rive del 2 sett. 1854: "J'aime bien mieux vous voir agité et tourmenté au ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] il libro in pubblico dal boia. Con la Lettre sur les aveugles (1749) Diderot ha compiuto il passaggio da una visione del mondo deista a una materialista e atea. Anche questo libro, nel quale Diderot ha esposto la relatività della morale cristiana e l ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] d’Italia, si poteva avvertire che in quel regno neonato ci sarebbe stato spazio assai per il libero pensiero ateo o deista, ma poco ce ne sarebbe stato per un cristianesimo diverso da quello cattolico, di cui i nuovi dogmi dell’Immacolata Concezione ...
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teofilantropia
teofilantropìa s. f. (o teofilantropismo s. m.) [comp. di teo- e filantropia (o filantropismo)]. – Dottrina d’ispirazione deista promossa a Parigi nel 1796, durante il Direttorio, da un gruppo di scrittori e pensatori francesi,...