Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] criterio di scelta e selezione, offriva agli artisti fiorentini l’occasione unica di ammirare le opere di Eugène Delacroix e soprattutto di Hippolyte Delaroche – del quale il principe possedeva il meraviglioso La decapitazione di Jane Grey – che ...
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ALBINI, Franco
Manuela Morresi
Figlio di Baldassarre e di Corinna Toniolo, nacque a Robbiate (Como), il 17 ott. 1905. Trasferitosi a Milano con la famiglia, frequentò la sezione di architettura del [...] mostra di arte italiana all'Esposizione per il centenario di San Paolo in Brasile (1954) e della mostra di Delacroix alla Biennale di Venezia del 1956. Un'ulteriore breve parentesi urbanistica è costituita dalla progettazione dell'intero complesso e ...
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Gregorio XV
Alexander Koller
Alessandro Ludovisi nacque il 9 gennaio 1554 a Bologna, terzogenito del conte Pompeo e di Camilla Bianchini. La famiglia, di provenienza fiorentina, si era stabilita dal [...] et début de la Sacrée Congrégation de la Propagande 1568-1649, in Histoire universelle des missions catholiques, a cura di S. Delacroix, II, Paris 1957, pp. 109-31.
L. von Ranke, Storia dei papi, Firenze 1959, pp. 710-38.
L. Hammermayer, Grundlinien ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gioachino Rossini domina con la sua fama il mondo operistico italiano ed europeo per [...] alla musica. Il suo salotto della Chaussée d’Antin si apre ogni sabato a intellettuali e artisti del calibro di Delacroix, Liszt, Chopin, Meyerbeer, e in quella occasione vengono eseguiti i brani, sia vocali sia strumentali, che Rossini non pensa ...
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CERACCHI, Giuseppe
Sandra Vasco Rocca
Marina Caffiero
Figlio di Domenico, orefice, e di Lucia Balbi, figlia dell'orefice Bartolomeo, nacque a Roma il 4 luglio 1751.
Domenico, figlio di Silvestro, anche [...] tra Francia e Stato pontificio, il C. richiese più volte al governo francese e in particolare al ministro degli Esteri C. de Delacroix, di farlo ritornare a Roma e di appoggiare la sua domanda di un forte indennizzo da parte del governo romano per i ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] famiglia a Roma e nell'agosto 1944, poco dopo la Liberazione, partecipò con sei Fantasie e una copia da E. Delacroix della Libertà che guida il popolo alla mostra "Arte contro la barbarie", promossa dal quotidiano comunista L'Unità alla galleria di ...
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Caronte (Carón)
Francesco Vagni
Nome del demonio guardiano dell'Inferno e nocchiero dell'Acheronte (If III 70-136).
Per quanto non compaia nell'Odissea, C., divinità ctonia minore, è misteriosa figura [...] mitologico, come nel dialogo latino (Charon) di G. Pontano. Per C. nel Baldus, v. Folengo.
Il pittore romantico E. Delacroix dipinge (1822) D. e Virgilio sulla barca di Flegiàs attraverso la palude Stige tra minacciosi iracondi e con la città di Dite ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo il gothic revival del primo Settecento, Il castello di Otranto di Horace Walpole [...] de Balzac, che scrive un Melmoth riconciliato, da Charles Baudelaire, che la traduce in francese, e da Eugène Delacroix, che intitola a Melmoth un suo dipinto. Ancora nel Novecento, peraltro, Howard Phillips Lovecraft insisterà sulla sua importanza ...
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BIXIO, Giacomo Alessandro
Bertrand Gille
Nacque da Tommaso e da Colomba Caffarelli il 20 nov. 1808 a Chiavari, allora parte del dipartimento francese degli Appennini; il padre, battiloro, successivamente [...] oltrepassare i venti e si formò così una specie di piccola accademia. Tra i primi convitati vi furono pittori come Delacroix e Meissonnier, letterati come Merimée, A. Dumas padre, E. Augier, politici come Arago, il duca Decazes e Ferri-Pisani, e ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] un tipo devozionale, di dolce e bionda bellezza, che ha riempito di sé quasi tutto l'Ottocento. Mentre Manet e Delacroix si rifacevano all'iconografia secentesca di Rubens, D. Morelli, spinto dalla lettura di E. Renan, cercava di storicizzare la ...
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giaurro
s. m. [dall’ingl. giaour, adattam. del turco gâvur, pers. gaur, alteraz. dell’arabo kāfir «infedele»]. – Designazione spregiativa usata un tempo dai musulmani, spec. turchi, verso i cristiani; la voce si è diffusa soprattutto con la...