Gruppo di pittori toscani della seconda metà del 19° secolo. Il termine fu usato ironicamente per la prima volta in occasione della Promotrice fiorentina del 1861, dove si esponevano ‘macchie’ (paesaggi [...] accademismo. Solo dal 1855, dopo il ritorno di alcuni di essi da Parigi e la conoscenza diretta delle opere di E. Delacroix, A.-G. Decamps e dei pittori di Barbizon (possedute dal conte Demidov a Firenze), il gruppo abbandonò la polemica ‘scapigliata ...
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Pittore (Rouen 1791 - Parigi 1824). Di famiglia colta e benestante, nel 1798 si trasferì a Parigi dove frequentò gli atelier di C. Vernet e poi di Ch. Guérin, ma sulla sua formazione influì soprattutto [...] , 1816, Rouen, Musée des beaux arts; La corsa dei barberi, 1817, Baltimora, Walters Art Gallery). Tornato a Parigi conobbe Delacroix e nel 1819 presentò al Salon La zattera della Medusa, quadro gigantesco (35 m2), fonte di accese polemiche per la ...
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Castello che domina Versailles, città della Francia settentr. divenuta residenza reale nel 1682 per volere di Luigi XIV. Il primo nucleo della Reggia fu un padiglione di caccia di Luigi XIII (1624), poi [...] Trianon (1766), nel cui parco è il celebre Hameau ("villaggio") di Maria Antonietta. Luigi Filippo iniziò il restauro della Reggia e la trasformò in museo; vi si conservano importanti opere d'arte, fra le quali quadri di J.-L. David e E. Delacroix. ...
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Uomo politico, nato a Moll (Anversa) l'11 dicembre 1860. Entrato nella Camera dei rappresentanti nel 1892 come deputato cattolico di Turnhout, divenne nel 1910 ministro delle Ferrovie e fu a capo di due [...] -18), il de B. lasciò il potere nel 1918, per ridiventare ministro dell'Interno all'indomani dell'armistizio nel nuovo gabinetto Delacroix (1918-19). Creato conte e ministro di stato, entrato nel 1919 nel senato, il de B. fu di nuovo ministro della ...
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Pittore (Parigi 1859 - ivi 1891). Artista profondamente interessato allo studio dei problemi teorici legati alla ricerca visiva e formale, S. sviluppò la tecnica detta poi pointillisme (puntinismo). Tra [...] stessi pigmenti vengono mescolati sulla tavolozza) e lo portò a uno studio più accurato dell'opera e della teoria di Delacroix, dalle quali trasse il motivo della qualità "morale" del colore. Con l'amico E. Aman-Jean frequentò assiduamente il Louvre ...
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GROS, Antoine-Jean
Louis GILLET
Pittore, nato a Parigi il 16 marzo 1771, morto a Bas-Meudon il 25 giugno 1835. Entrò a 15 anni nello studio del David, ma il Terrore lo fece fuggire a Genova (1793) ove [...] ripercussione nella pittura; furono il preludio necessario alla Medusa del Géricault, al Massacro di Scio di E. Delacroix, e, in genere, al romanticismo. Nei ritratti: Lassalle, Duroc (Versailles), Murat, Poniatowski, il generale Fournier-Sarlovèze ...
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Serrano, Luis
Serrano, Luis. – Artista spagnolo (n. Madrid 1953). Realizza ritratti, paesaggi, nature morte e interni, temi e tecniche che rimandano alla pittura più tradizionalmente figurativa prevalentemente [...] , ha ospitato nel 2012 una serie di 12 dipinti: letti sfatti e interni iperrealisti che rimandano sia alla pittura di Eugène Delacroix e di Adolf von Menzel, sia alla ricchezza materica di un più recente Lucien Freud e alle sospese atmosfere di ...
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Pittore (Napoli 1823 - ivi 1901). Fu, con F. Palizzi, la figura dominante dell'ambiente artistico napoletano nella seconda metà del sec. 19º; prof. (dal 1870) all'accademia di Napoli, educò tutta una generazione [...] 1855 viaggiò in Germania, Paesi Bassi, Belgio, Inghilterra e Francia. M. ammirò J.-L.-E. Meissonnier, J.-L. Gérôme, E. Delacroix e M. Fortuny; nella pittura frantumata e vivida di quest'ultimo, trovò rispondenza quando, nel periodo più tardo, andava ...
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VANDERVELDE, Émile
François L. Ganshof.
Uomo politico belga, nato a Ixelles-Bruxelles il 25 gennaio 1866. Oriundo da una famiglia della borghesia liberale agiata, fece i suoi studî di diritto all'università [...] militare. Nel 1919 fu uno dei negoziatori belgi del trattato di Versailles. Ministro della Giustizia nei gabinetti d'unione nazionale Delacroix e Carton de Wiart, dal 1918 al 1922, egli realizzò una serie di utili riforme penitenziarie e fece votare ...
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Pittore (Limoges 1841 - Cagnes-sur-Mer 1919). Stabilitosi a Parigi con la famiglia (1844), dopo gli studî presso l'École de dessin et d'arts décoratifs e una parallela esperienza artigiana come decoratore, [...] Richartz Museum). Se alcune opere mostrano ancora influenze courbettiane (La locanda di Mère Antony, 1866, Stoccolma, Nationalmuseum) o di Delacroix (Donna d'Algeri, 1870, San Francisco, The fine arts museums), dal 1869 prevalse in R. l'interesse per ...
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giaurro
s. m. [dall’ingl. giaour, adattam. del turco gâvur, pers. gaur, alteraz. dell’arabo kāfir «infedele»]. – Designazione spregiativa usata un tempo dai musulmani, spec. turchi, verso i cristiani; la voce si è diffusa soprattutto con la...