PAUSANIA (Παρσανίας)
D. Mustilli
2°. - Autore della Periegesi della Grecia (Περιήγεσις τῆς ῾Ελλάδος): con questo titolo l'opera era già nota a Stefano di Bisanzio e non vi è, quindi, motivo di mutarlo [...] ; quindi l'autore, seguendo la via più breve, si dirige dalla frontiera alla capitale e nel caso di Olimpia e di Delfi, ai due grandi santuarî; alla città o santuario è premessa una breve notizia storica e dopo si inizia la descrizione dei monumenti ...
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ANTENOR (᾿Αντήνωρ, Antenor)
P. Orlandini
2°. - Scultore ateniese, attivo nell'ultimo quarto del VI sec. a. C. Era figlio di Eumares, con ogni probabilità il celebre pittore ricordato da Plinio (Nat. [...] Piuttosto possiamo riconoscere la concezione artistica, se non la mano, di A. nelle sculture frontonali del tempio di Apollo a Delfi, appartenenti alla celebre ricostruzione che del tempio fecero gli Alcmeonidi fra il 513 e il 5o6 a. C. Nel frontone ...
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THEOKOSMOS (Θεόκοσμος)
P. Moreno
Scultore greco di Megara, attivo nella seconda metà del V sec. a. C.
Autore della statua crisoelefantina di Zeus nell'Olympieion di Megara (Paus., i, 40, 4). La cronologia [...] alla fine della guerra peloponnesiaca, al servizio degli Spartani vincitori e alleati di Megara: nel donario di Lisandro a Delfi, commemorativo della vittoria di Egospotami (405-4 a. C.), Th. aveva infatti eseguito la figura di maggior rilievo dopo ...
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PALLADIO (Παλλάδιον, Palladium)
E. Paribeni
È originariamente un'antichissima immagine di Atena conservata nella fortezza di Ilio e connessa con la salvezza della città. Il nome e l'idea risalgono secondo [...] anche alle volte raffigurato semi inginocchiato su un altare, con il P. e la spada sguainata, supplice e minaccioso come Oreste a Delfi. Il P. d'altra parte ha forme appena leggibili, non è che un minuscolo attributo nella mano poderosa dell'eroe. Le ...
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Vedi NEAPOLIS. - 1 dell'anno: 1963 - 1973
NEAPOLIS
D. F. Lazaridis
1° (v. vol. v, pag. 388). - Antica città greca della tracia egea, colonia di Thasos fondata su di una penisola rocciosa e fortificata [...] di Filippi decise di far accompagnare i Theoroi fino al porto di N. con l'onore di una scorta militare.
Sulle epigrafi di Delfi del III sec. a. C. si menzionano Neopolitani τοί ἐν Θράκᾳ e l'inviato del re degli abitanti di Tracia, Κόρυρος figlio di ...
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IDAS
B. Conticello
(῎Ιδας). − Figlio di Afareo e di Arene, discendente dalla stirpe di Perieres (o Oibalos, re di Sparta).
Suoi fratelli erano Linceo e Pisos; cugini Castore e Polluce per parte di Tindaro, [...] favore presso gli antichi che ogni episodio è stato oggetto di rappresentazioni figurate. In una metopa del Tesoro dei Sicionî a Delfi, compaiono Polluce, Castore, I., in atto di trascinare seco i buoi rapiti in Arcadia. In una lastra del lato N dell ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] , e la fonte Minoa a Delo (v.). Variamente datata, ma probabilmente del V sec. a. C., è anche la fonte Kastalia di Delfi (v. delfi, vol. iii, fig. 36), una delle tre fontane attorno a cui si articolò il santuario di Apollo, scavata in un primo tempo ...
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ELMO
L. Guerrini
G. A. Mansuelli
Nei diversi stadî culturali l'e. è associato generalmente alla corazza. L'e. di guerra vero e proprio, metallico o no, risale all'Età del Bronzo. I copricapo anteriori [...] . Br. Sch. Athens, viii, 1901-2, tav., x. E. di Axos; P. Levi, in Ann. Atene, xiii-xiv, 1930-1, tav. x-xii. E. di Delfi: J. Marcadé, in Bull. Corr. Hell., lxxiii, 1949, p. 421 ss., tav. xxi, fig. 3., E. di Rhetimno: N. Platon, in Arch. Eph., 1953-54 ...
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GERIONE (Γηρυών, Γηρυονεύς, Γηρυόνης Geryo)
A. Rumpf
Gigante a tre corpi figlio di Chrysaor, nipote di Medusa, nominato per la prima volta in Esiodo (Theog., vv. 287-294). Esso è il custode delle mandrie [...] monumentale questa scena si trova anzitutto nelle metope del Tesoro degli Ateniesi e nel fregio del Tesoro dei Sifni, entrambi a Delfi. Qui, come anche nella metopa del tempio di Zeus a Olimpia, è mantenuto lo schema dell'arte arcaica, che si svolge ...
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FREGIO
H. Kähler
In architettura si intende per f. una zona decorativa con andamento prevalentemente orizzontale; in particolar modo nella trabeazione degli ordini classici la parte fra architrave e [...] alla raffigurazione. Sinora l'esempio più antico conosciuto per questa forma del f. "ionico" è il Tesoro degli Cnidî a Delfi (circa 546 a. C.), in cui forse soltanto sulla facciata le raffigurazioni del f. erano eseguite plasticamente; posteriore di ...
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ònfalo (raro òmfalo) s. m. [dal gr. ὀμϕαλός]. – Propr., ombelico. Il termine, in questo sign., è usato oggi solo come primo elemento di parole composte della terminologia medica (v. la voce prec.); in senso fig. (al pari di ombelico) è stato...
pitaista
s. m. [dal gr. πυϑαϊστής, der. di Πυϑαΐς, missione sacra inviata a Delfi, der. di Πυϑαῖος epiteto di Apollo, a sua volta der. di Πυϑώ, nome antico di Delfi] (pl. -i). – Nell’antica Grecia, membro di una missione che andava a consultare...