LANGUSCHI, Jacopo (Giacomo)
Giuseppe Gullino
Figlio di Giovanni, originario di Pavia, nacque a Venezia negli anni Ottanta del Trecento e sempre a Venezia dovette compiersi la sua prima formazione culturale [...] papale, una bolla di Eugenio IV che consentiva al governo marciano di arrestare gli ecclesiastici veneziani, qualora rei di delitti comuni; l'ultima sua presenza documentata nella Segreteria apostolica è del 1441, dopo la quale data ritroviamo il L ...
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GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] " (Paolella, 1949, p. 49).
Nel 1929 diresse ancora due film: Myriam e La sperduta di Allah, una storia fosca di delitti e vendette, "un dramma esotico dell'oriente misterioso a base di nacchere e danze in costume" (cfr. Rivista del cinematografo ...
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Lang, Fritz (propr. Friedrich Christian Anton)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1935, nato a Vienna il 5 dicembre 1890 e morto a Los Angeles il [...] mancata professione dello stesso L.) arreda e colleziona ossessivamente riproduzioni di stanze in cui sono stati commessi celebri delitti, e forse l'ultima stanza, chiusa, segreta, è quella della prima moglie morta, dove alla nuova consorte (ancora ...
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CENTINI, Giacinto
Gino Benzoni
Nacque a Polesio, presso Ascoli Piceno, nel 1597, secondo dei quattro figli di un non meglio precisabile Giovanni e di Angela, sorella del futuro cardinale Felice Centini.
Le [...] Dispacci Roma, filza 111, lettera del 28 apr. 1635; Venezia, Civica Bibl. Correr, cod. Cicogna, 2402/46: Breve racconto delli delitti commessi dalli... rei, de' quali fu capo G. C. ...; Relations des ambassadeurs vénitiens, a cura di F. Gaeta, Paris ...
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LANDUCCI, Luca
Stefano Calonaci
Nacque nel 1437, probabilmente a Firenze, da Antonio di Luca e da una non meglio nota Angela.
Il padre del L. possedeva un piccolo patrimonio di beni immobili, ricevuti [...] inoltre anche sui fatti notevoli o "mirabili" del costume e della società, soprattutto quelli di violenza eccezionale: delitti di orribile efferatezza, la ferocia delle pubbliche esecuzioni, lo strazio che il popolo fa dei corpi dei condannati ...
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CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] : Machiavelli, "ingegno sublime e di abilità somma" ma "troppo favorevole al governo democratico" nei Discorsi e "maestro di delitti" nel Principe (I, pp. 72 s.); Gregorio Leti; Jean Bodin; Joseph Duguet; John Milton; Giovanni Mariana; Locke; Hobbes ...
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FAÀ DI BRUNO, Antonino (talvolta Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alessandria il 10 nov. 1762 da Carlo, marchese di Bruno e conte di Carentino, e da Angiola (o Angelica) Beccaria Incisa Grattarola [...] di Torino I. Thaon di Revel di Pralungo, e questi non istituì una delegazione di militari e magistrati per esaminare i delitti commessi nel corso dei moti di marzo: in quel clima ìnquisitorio venne anche il turno della pastorale del Faà.
Questi fu ...
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Mito
Romolo Rossi
Piera Fele
Il termine deriva del greco μύϑος, il cui significato originario è "parola, notizia, novella", oppure "cosa", e indica una storia tradizionale di carattere generale che [...] a esso connessi (non uccidere il totem e non avere rapporti sessuali con donne appartenenti a lui) coincidono con i delitti edipici e con i desideri primordiali del bambino; in questo senso, il totemismo, inteso come metamorfosi del padre, origina ...
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DELLA LAMA, Giovanni Maria
Valerio Marchetti
Medico napoletano, esule intorno al 1550 per causa di religione, passò gran parte della sua vita tra Vienna e Praga seguendo per professione la persona e [...] avevano cominciato a nutrire il sospetto d'un animo profondamente guastato dalle dottrine dell'errore e complice dei delitti dell'eresia ("depravatus ac male sibi conscius animus"). Dal punto di vista dei principi fondamentali della Chiesa il ...
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BORGHESE, Marcantonio
Gaspare De Caro
Appartenente ad una famiglia tra le più influenti del patriziato senese, nacque a Siena il 22 ott. 1504, da Giacomo e da Margherita Saracini, anche lei di nobile [...] Carafa era, in realtà, un processo allo stesso pontificato di Paolo IV, anche se contro i tre erano levate accuse di delitti comuni. Perciò lo zelo e la competenza del B. e degli altri componenti del collegio di difesa non potevano in realtà ottenere ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...