Roberto Flor
Abstract
La vulnerabilità informatica della società moderna è dovuta a fenomeni criminosi caratterizzati da nuove modalità di offesa, che sfruttano le esponenziali potenzialità delle nuove [...] . 615 quater («Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici») c.p. sono stati collocati fra i delitti contro l’inviolabilità del domicilio, dopo gli artt. 614, 615 e 615 bis c.p. Anche gli artt. 617 quater ...
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Antonella Marandola
Abstract
Le misure cautelari per loro natura non sono un fenomeno statico, ma, al contrario, suscettibile di variegate articolazioni derivanti dalla prospettazione di istanze processuali [...] giudizio d’appello e giudizio di cassazione; art. 303, co. 1, lett. c) e d), c.p.p.).
Norme particolari sono dettate con riferimento ai delitti di cui all’art. 407, co. 2, lett. a), c.p.p. ed in relazione al rito abbreviato (art. 303, co. 1, lett. b ...
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Le modifiche processuali in tema di dibattimento
Alessandro Diddi
Poche, ma non marginali, le innovazioni introdotte dalla l. n. 103/2017 alla disciplina del dibattimento. Da un lato, infatti, viene [...] partecipazione a distanza, infatti, troverà applicazione, oltre che nei confronti delle persone che si trovano in stato di detenzione per taluno dei delitti indicati nell’art. 51, co. 3-bis, nonché nell’art. 407, co. 2, lett. a), n. 4), c.p.p. (come ...
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Stranieri. Recenti sviluppi nel diritto penale dell’immigrazione
Stefano Zirulia
L’evoluzione in atto delle norme penali in materia di immigrazione si connota per una sempre più marcata influenza da [...] grave reato». Ebbene, mentre prima della novella introdotta dal d.lgs. n. 109/2012 non vi erano dubbi quanto al fatto che il delitto ex art. 12, co. 5, fosse più grave di (e dunque destinato a prevalere su) quello ex art. 22, co. 12; altrettanto non ...
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Armando Dello Iacovo
Abstract
Prima cancellata, poi relegata in un decreto luogotenenziale, infine reintrodotta nel codice penale: la parabola della “reazione legittima ad atti arbitrari del pubblico [...] l’applicazione dell’art. 4 r.d.l. 14 settembre 1944, n. 288, in Giust. pen., 1954, II, 799; Catelani, G., Il dolo nel delitto di oltraggio al pubblico ufficiale e limiti di applicabilità dell’esimente di cui all’art. 4 D.L.Lgt., 14 settembre 1944, n ...
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La riforma degli ospedali psichiatrici giudiziari
Gian Luigi Gatta
Una riforma del febbraio 2012 (d.l. 22.12.2011, n. 211, conv., con modificazioni, in l. 7.2.2012, n. 9) ha disposto il “definitivo [...] Giudiziario (O.P.G.) è la misura di sicurezza detentiva riservata, ai sensi dell’art. 222 c.p., agli autori di delitti dolosi puniti in astratto con la reclusione superiore nel massimo a due anni, che siano stati prosciolti per vizio totale di mente ...
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La prescrizione del reato (artt. 157-161 c.p.) determina l’estinzione dello stesso sul presupposto del trascorrere di un determinato periodo di tempo (Estinzione del reato e delle pene). La ratio di questo [...] automaticamente al tempo necessario perché si prescriva il reato a cui afferisce. Si prevedono, peraltro, due limiti: nel caso di delitto, il tempo non può mai essere inferiore ai 6 anni; nel caso di contravvenzione, invece, a 4 anni, ancorché puniti ...
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Atto con cui il pubblico ministero, titolare esclusivo della pretesa punitiva dello Stato, espletate le indagini preliminari, formula l’imputazione con cui iniziare il processo penale. L’imputazione consiste [...] alla quale è attribuito il reato è iscritto nel registro delle notizie di reato o entro un anno nel caso di delitti più gravi. Se è necessaria la querela, l’istanza o la richiesta di procedimento (Condizioni di procedibilità), il termine decorre dal ...
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Simonetta Matone
Paolo Ravaglioli
Delinquenza minorile
Cani perduti senza collare
Esiste un allarme criminalità minorile?
di Simonetta Matone
29 aprile
A Modena l’autorità giudiziaria dispone la misura [...] minorenne, può uccidere e squartare un bambino di 12 anni, anche gli altri ragazzi lo possono fare. Senza pensare che ogni delitto, nell’accezione più larga del termine, è paradigmatico solo di sé stesso e dell’individuo che lo ha commesso.
Esiste ...
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Pasquale Bartolo
Abstract
Frode informatica è la rubrica dell’art. 640 ter c.p., che, introdotto nel codice penale, nel 1993, dalla legge sui c.d. reati informatici, per punire le truffe commesse, senza [...] Commento all’art. 10 della l. n. 547 del 1993, in Legisl. pen.,1996, 136).
D’altra parte, però, considerato che il delitto di cui all’art. 640 ter, è un tipico reato informatico, se si ferma l’attenzione sulle condotte da questo incriminate (v. infra ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...