CEVA GRIMALDI PISANELLI, Giuseppe, marchese di Pietracatella, duca delle Pesche
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli l'8 sett. 1777 da Francesco Maria e da Maria Spinelli dei principi di Cariati, dopo la [...] settarie, sulle voci allarmanti e sulle discordie tra individui o tra comuni poteva favorire la prevenzione dei delitti. Verso le classi pericolose (uomini senza professione, vagabondi, mendicanti, detentori di armi, sospetti di furto, ex carcerati ...
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BRAGADIN, Lorenzo
Angelo Ventura
Nato nel 1474 da Francesco di Giacomo e da Marina Foscari, nipote del doge Francesco Foscari, apparteneva a famiglia assai influente del patriziato veneziano, ricca [...] l'abuso del privilegio ecclesiastico, che lo indusse a denunciare aspramente il malcostume di conferire gli ordini sacri a rei di delitti comuni, spesso ricorrendo a bolle false, per sottrarli al giudizio dei tribunali laici; e non è forse semplice ...
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DUODO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 28 ott. 1527 da Giorgio di Vettore e Diana Querini di Antonio di Nicolò.
Il padre risiedeva in una casa d'affitto nel sestiere di Cannaregio e le sue [...] l'invio di armati contro i delinquenti che avevano trasformato locande ed osterie in veri e propri centri di tumulti e delitti di ogni tipo.
Terminato il suo incarico, il 30 giugno 1602 fallì l'elezione alla Quarantia civil vecchia, ma qualche giorno ...
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FECIA, Luigi
Alessandro Brogi
Nacque a Torino il 1º ott. 1841, da Luigi (generale, sottocapo di stato maggiore e aiutante di campo di re Carlo Alberto nella campagna del 1849) e Maria Giuseppina Regnier. [...] pesanti irregolarità in alcuni processi svoltisi contro notabili locali; da queste si risalì a una lunga serie di delitti e soprusi commessi dalle autorità italiane.
Uno degli incriminati, il tenente dei carabinieri D. Livraghi, che era stato ...
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BONAVOGLIA ('Ḥefeṣ ), Mosè de' Medici
Attilio Milano
Nato a Messina verso la fine del Trecento, il B. - Bonavoglia è l'equivalente dell'ebraico 'Hefes - sembra aver ottenuto assai presto, per motivi [...] , ottenne anche a favore degli Ebrei una di quelle non infrequenti declaratorie di conferma di passati privilegi e di remissione di delitti, il cui scopo non ultimo era quello di impinguare le casse regie. La somma dovuta sborsare fu ottenuta dal B ...
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DINI, Giovanni (Giovanni di Dino)
Roberto Barducci
Nacque a Firenze nella prima metà del sec. XIV. Nulla sappiamo della sua famiglia e, pertanto, dei suoi legami parentali con altre famiglie fiorentine. [...] con Arezzo ai tentativi di comporre la guerra con gli esiliati, dal problema interno riguardante la repressione dei delitti alle pressanti richieste dei soldati per il pagamento del soldo.
Con la caduta del governo allargato alle arti minori ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] i reati di alto tradimento, lesa maestà, oppressione dei deboli, contraffazione di monete e documenti, abusi dei funzionari, delitti contro il buoncostume, ingiurie verbali e fisiche, assassinio e omicidio preterintenzionale, rapina, furto ed altri ...
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CACCIACONTI, Ghino
Paolo Bertolini
Figlio di Tacco di Ugolino signore del castello della Fratta in Val di Chiana, il C. nacque nella seconda metà del sec. XIII, verosimilmente intorno al 1270. Ci sono [...] e a quella di Giuncarico e di Corsignano da parte degli insorgenti, nel 1290 venne condannato a morte, non sappiamo per quali delitti, e le sue sostanze furono confiscate: il tipo della condanna e le modalità con cui essa è stata registrata nel libro ...
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DUODO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primo dei quattro figli maschi di Pietro di Girolamo, del ramo principale della casata, quello di S. Maria Zobenigo, e di Chiara Foscarini di Nicolò di Alessandro, nacque [...] stesso ai rettori dei centri minori, l'abituale difficoltà nella riscossione dei dazi e nella repressione dei delitti e delle violenze che insanguinavano un paese fortemente segnato dalla presenza feudale e da enclaves imperiali, in grado ...
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CASTELVÌ, Giorgio
Bruno Anatra
Secondogenito in linea maschile di Paolo marchese di Cea e di Marianna de Yxar, nacque a Cagliari intorno all'anno 1609 (infatti in un memoriale del 1677, che è la principale [...] omicidio, ed il mese seguente lo uccisero per vendetta. La corte spagnola decise di punire con la massima durezza gli autori di questo delitto di lesa maestà, fra i quali c'era anche il fratello del C., Iacopo Artaldo, marchese di Cea.
Il C. a Madrid ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...