Smoktunovskij, Innokentij Michajlovič
Daniele Dottorini
Attore teatrale e cinematografico russo, nato a Tat′janovka (Tomsk, Siberia) il 28 marzo 1925 e morto a Mosca il 3 agosto 1994. Più di ogni altro [...] chiave moderna i classici emerse tra l'altro anche nella sua interpretazione di Raskol′nikov in Prestuplenie i nakazanie (1970, Delittoecastigo) di Lev A. Kulidžanov.
Le doti multiformi di S. risultarono evidenti anche in quei film in cui l'attore ...
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Hamilton, George
Francesca Vatteroni
Attore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Memphis (Tennessee) il 12 agosto 1939. Bruno, alto e di portamento elegante, particolarmente adatto a impersonare [...] , debuttò da protagonista in Crime and punishment, U.S.A. (1959; La febbre del delitto) di Denis Sanders, adattamento in chiave moderna del romanzo Delittoecastigo di F.M. Dostoevskij. Lavorò quindi in All the fine young cannibals (1960; I giovani ...
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Hessling, Catherine
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Andrée Madeleine Heuchling, attrice cinematografica francese, nata a Moronvilliers (Marne) nel 1899 e morta a Parigi il 4 ottobre 1979. Bellezza [...] parti, in tre soli film, Coralie et Cie (1933) di Cavalcanti, Du haut en bas (1933) di Georg W. Pabst, e Crime et châtiment (1935; Delittoecastigo) di Pierre Chenal, nel quale offrì una delle sue interpretazioni migliori, di grande sensibilità ...
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Poeta francese (n. Parigi 1431 - m. dopo il 1463); di cognome Montcorbier, portò quello di un ecclesiastico, Guillaume de V., che lo protesse giovinetto. Baccelliere nella facoltà delle Arti dell'univ. [...] per la caducità della bellezza (in specie nella Ballade des dames du temps jadis), la pietà di sé e degli altri uomini stretti, fra il delittoe il castigo, in una sola catena di sventure. La sua arte ha toni aspri, amari, cinici, inquieti, ma sempre ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] nei decenni trascorsi e in tanto mutare di uomini e di cose s'era persa financo la memoria del suo delittoe qualche amico compiacente voci contro il C., affermandone la colpevolezza e chiedendone il castigo. Trovandosi allora, secondo il solito, in ...
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DELEDDA, Grazia
Angelo Pellegrino
Nacque il 27 sett. 1871 a Nuoro, tra le periferie culturali più remote d'Italia, da Giovanni Antonio e da Francesca Cambosu. Pur formatasi in seno a una famiglia discretamente [...] , ladro, omicida, predatore, innocenza, colpevole, delitto, tradimento, castigo, giudice, etc." (Piromalli). Precedentemente anche Anime oneste (1895), romanzo dei buoni sentimenti, dove avvertibilissima è l'influenza deamicisiana, aveva avuto una ...
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Giornalista e scrittore norvegese (Horten 1887 - Oslo 1967); il suo primo romanzo Smuglere ("Contrabbandieri", 1935) risente l'influsso di E. Hemingway e di J. M. Cain. Le sue opere migliori sono il romanzo [...] ("La fuga", 1936) e le novelle (Det hender iblant "Qualche volta capita", 1941; Skiftende bris "Brezza cangiante", 1950) che con maggiore concisione trattano il tema preferito dello scrittore: l'involontarietà del delittoe la paura del castigo. ...
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Scrittore e magistrato italiano (n. Taranto 1956). Giudice alla Corte d’Assise di Roma, è autore di numerosi libri perlopiù di genere giallo. È noto al pubblico soprattutto per Romanzo criminale (2002), [...] ); tutti nel 2018, Sbirri (con M. Carlotto e M. de Giovanni) e il romanzo L'agente del caos; nel 2019, Alba nera e Quasi per caso; nel 2020, Io sono il castigo, Tre passi per un delitto (con M. de Giovanni e C. Cassar Scalia); Il suo freddo pianto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] i Francmassoni», poiché una riunione «occulta al legislatore, è un delitto per tutte le buone leggi» (Delle lezioni di castigo di questi con «l’Inquisizione» ha piuttosto «irritato» che guarito (p. 428). Quel che al «canonico» non si concede è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giurista, studioso delle relazioni politico-giuridiche inter nationes nel pieno svolgersi di quell'asperrimo periodo di conflitti che gli storici chiamano secolo di ferro (1550-1650), alla metà del quale [...] causa di guerra, e di conquista, è il delitto contra naturam, che la richiede «per ragione comune e a difesa degli altri scriveva Gentili, sono passibili di castigo. Se il loro sesso le rende inabili a combattere, e quindi esenti dalla punizione, l ...
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vendetta
vendétta s. f. [lat. vindĭcta «rivendicazione; liberazione; vendetta; castigo», der. di vindicare: v. vendicare]. – 1. a. Danno materiale o morale, di varia gravità fino allo spargimento di sangue, che viene inflitto privatamente...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...