COLONNA, Stefano
Peter Partner
Appartenente al ramo di Palestrina della potente famiglia dei feudatari romani, nacque con ogni probabilità sullo scorcio del sec. XIV da Niccolò di Stefano e da Clarissa [...] con un insuccesso simile a quello che aveva avuto l'altro, tentato dal padre suo Niccolò: a Roma il partito che sosteneva i a noi ignota per il silenzio delle fonti.
Dopo il delitto, aspettandosi di esservi ricevuto come un liberatore dai suoi ...
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ALBERICO di Spoleto
Girolamo Arnaldi
Forse di origine transalpina, compare per la prima volta, alla testa di un contingente di cento Camertini, sul campo della Trebbia, dove nel gennaio dell'889 si [...] vv. 88-90). Il ponte, presso cui fu consumato il delitto cui fa riferimento il commentatore, si trovava quindi su questo fiume; compresa fra l'aprile e Vagosto 892. Lo Zucchetti ha tentato di risolvere tale difficoltà affacciando l'ipotesi che A. sia ...
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SEVEROLI, Filippo Giacomo
Piero Del Negro
– Nacque il 16 novembre 1762 a Faenza dal conte Giacomo e da Livia Rondinelli, secondogenito di tre figli maschi. Improbabili il luogo (Fusignano, Ravenna) [...] , all’epoca gestito dai gesuiti, e fu successivamente tentato dalla carriera ecclesiastica, la quale era, grazie anche ai che aveva preso a piattonate un francese e che per questo ‘delitto’ era stato condannato a morte dal comandante in capo, il ...
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CORREGGIO, Fulvia da
Alberto Ghidini
Nacque a Correggio il 10 febbr. 1543 dal conte Ippolito e Chiara di Gianfrancesco da Correggio. Figlia unica, essa trascorse l'infanzia e la sua prima giovinezza [...] di avere tentato di avvelenarla. Le antiche cronache e gli storici avvalorano la tesi del tentato veneficio, Rizzatti, Un'accusa di venefizio nella corte di Mirandola nel 1575. Delitto o martirio del nobile Poiani?, Parma 1944; V. Cappi, Iconografia ...
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DE GIOVANNI, Alessandro
Francesco M. Biscione
Nacque a Occimiano (Alessandria) il 13 marzo 1871 da Evasio e Barbara Rito. Fu personalità rilevante del movimento operaio in età giolittiana: socialista [...] mese stesso riprese la segreteria della Camera del lavoro di Torino e tentò di impostare, senza riuscirvi, una grande vertenza per la giornata riformista, senza venire eletto. Nei mesi successivi al delitto Matteotti il D. si limitò a frequentare la ...
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GIUFFREDI (Giuffrè), Argisto
Bernardo Piciché
Nacque a Palermo, da Giovanni, banchiere, di famiglia originaria di Pisa; il nome della madre è ignoto. La data di nascita non è documentata, ma non dovrebbe [...] dei baroni. In effetti, l'accusa di concorso nel tentato omicidio di due membri del potente casato dei Valguarnera condusse birri, sul culto dell'onore spinto fino alla giustificazione del delitto. In maniera del tutto anacronistica, il G. giunge ...
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BARATELLI, Flaminio
Aldo Berselli
Nacque a Fiscaglia, frazione di Migliarino (Ferrara), nel 1776. Fuggito il padre per evitare una pena per delitto comune, il B. trascorse una fanciullezza e una giovinezza [...] dei liberali attirandosi l'odio della popolazione.
Caduto in disgrazia presso il governo pontificio perché sospetto di aver tentato di introdurre e diffondere a Ferrara e nelle Romagne la setta "ferdinandea" filo-austriaca, fu esiliato dalla città ...
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CAPOCCI (de Capoccinis, da Capucinis, Capoccini), Giovanni
Massimo Miglio
Nacque nella prima metà del sec. XV dall'autorevole famiglia romana dei Capocci. La prima notizia che abbiamo su di lui è dovuta [...] solo Angelo Del Bufalo, accusato di aver suggerito ai figli il delitto, ma anche il C., padre dell'ucciso, "giacché il metodo 1468, vi aveva trovato ancora rinchiusi i protagonisti e aveva tentato la funzione di paciere, con una nota lettera al C., ...
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BOSSI, Simone
Valerio Castronovo
Figlio di Fabrizio, se ne ignora la data di nascita. Fu avviato dal padre al normale corso degli studi giuridici e ammesso nel 1564 al collegio dei dottori di Milano. [...] giovane cavaliere - scrive il Visconti - non solo consumò su di una giovane di Lonate Pozzolo il delitto, che don Rodrigo aveva solamente tentato; ma deve aver usato sulle autorità locali una tale coercizione, che queste - terrorizzate - non osavano ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando il mio duca mi tentò di costa, Dicendo:...
tentativo
s. m. [der. di tentare]. – L’azione e il fatto di tentare, cioè quanto si prova, si sperimenta, si mette in atto per riuscire in un intento: fece un vano t. di fuga; ogni t. di resistenza fu inutile; tutti i t. sono stati vani; ha...