FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] della ribellione delle masse operaie. Nel febbraio 1923 tentò di convincere i socialisti unitari ad assumere una posizione distinzione che il codice Zanardelli aveva introdotto tra delittotentato e delitto mancato. Nuovi erano poi i criteri del ...
Leggi Tutto
DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] veniva arrestato in treno a Firenze e processato per tentato espatrio clandestino.
Difeso da Filippo Meda, fu condannato del fascismo, F. Turati-A. Kuliscioff, Carteggio, VI, Il delitto Matteotti e l'Aventino, Torino 1949, ad Indicem; E. Aga Rossi ...
Leggi Tutto
CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] . Nel maggio un tal Niccolò Fanti, prete, già complice della tentata evasione del 1594, depose nel Sant'Uffizio di Padova a carico e di cose s'era persa financo la memoria del suo delitto e qualche amico compiacente aveva fatto sparire le carte dei ...
Leggi Tutto
D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] piatire, senza che nessuna delle cause magnanime che tentava di sostenere, come ancora una volta quella in difesa della Federazione dei lavoratori del mare, trovasse accoglimento.
Dopo il delitto Matteotti, nella crisi del regime che ne seguì ...
Leggi Tutto
GIOVANNA I d'Angiò, regina di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Nacque nel dicembre 1325, primogenita dell'unico figlio di re Roberto d'Angiò, Carlo duca di Calabria, e della sua seconda moglie Maria di Valois. [...] ramo angioino di Napoli - che il re d'Ungheria avrebbe tentato di fare valere i propri diritti ereditari anche sul Regno. un suo coinvolgimento passivo.
Pochi giorni dopo il delitto un cortigiano subalterno fu giustiziato come il principale ...
Leggi Tutto
BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] ma anche su quello spirituale, accusandolo al processo anche del delitto di magia. Il tentativo di coinvolgere B. è dunque netto tradurre un'unica opera greca, ma ricorre a più d'una fonte e tenta anche qua e là - e in ciò è la riprova di una ...
Leggi Tutto
DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] apostolico Ottaviano Cevena che si era reso colpevole di un delitto comune. Il D. cerca di sottrarlo alla giurisdizione civile e aperte rimostranze di Cosimo I e di Carlo V). Si tenta il rilancio di una politica antimperiale attraverso una nuova lega ...
Leggi Tutto
MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] della serie include addirittura il sonetto amoroso Avea tentato il giovinetto arciere, per una bella vicina di lo perdette nonostante i suoi gesti di eccellente virtù politica), il delitto, il favore dei concittadini. Dopo i tre capitoli dedicati ai ...
Leggi Tutto
FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] di Maria e la stessa Maria diventarono colpevoli di tentato veneficio. Un ottimo pretesto per chiedere l'annullamento scolpito da Machiavelli, nel quale anche il male, anche il delitto si situano in una dimensione grandiosa.
La malvagità di F. ...
Leggi Tutto
COLONNA, Marcantonio
Franca Petrucci
Nacque il 26 febbraio del 1535 a Civita Lavinia da Ascanio, gran connestabile del Regno, e da Giovanna d'Aragona. Il contrasto fra i genitori, culminato poco dopo [...] di Ascanio, che accusò il C. e la madre di aver tentato anche con la tortura di fargli confermare gravissime accuse contro il accusato di aver avuto una relazione con la donna. Il delitto, non provato, fu archiviato e il barone di Miserendino, ...
Leggi Tutto
tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando il mio duca mi tentò di costa, Dicendo:...
tentativo
s. m. [der. di tentare]. – L’azione e il fatto di tentare, cioè quanto si prova, si sperimenta, si mette in atto per riuscire in un intento: fece un vano t. di fuga; ogni t. di resistenza fu inutile; tutti i t. sono stati vani; ha...