PIZZI, Adionilla
Simona Trombetta
PIZZI, Adionilla (Nilla). – Nacque il 16 aprile 1919 a Sant’Agata Bolognese, prima di tre sorelle, da Angelo, contadino, e da Maria Casarini, sarta a domicilio. Dovette [...] avrebbe dovuto chiamarsi Dionilla, come la vittima di un delitto che aveva sconvolto le terre emiliane. Per tutti gli Ci troviamo in galleria). L’anno successivo, travolta dal tentato suicidio di Latilla, si vide costretta ad abbandonare Sanremo. ...
Leggi Tutto
GASPARDONE, Bianca Maria, contessa di Challant
Donatella Rosselli
Nacque tra il 1499 e il 1501 a Casale Monferrato, figlia unica di Giacomo Gaspardone, facoltoso mercante e uomo d'affari, tesoriere [...] , secondo il quale il Cardona, appena arrestato, fece subito il nome della G. quale mandante del delitto, e quest'ultima avrebbe addirittura tentato di riottenere la libertà offrendo in cambio la somma di 15.000 scudi.
Proprio quando gli arrestati ...
Leggi Tutto
CAPODIVACCA, Giovanni (Gian Capo)
Sisto Sallusti
Nacque il 1º marzo del 1884 a Cervarese Santa Croce (prov. di Padova) da Napoleone e Italia Dainese, modesti possidenti terrieri. Dopo aver insegnato [...] disperazione e respinge anche l'amore, fino a che il tentato suicidio della fanciulla che l'ama gli fa ritrovare la L'uomo in maschera, in Il dramma (Torino), 1º luglio 1929; Delitto e Castigo,ibid., 1º nov. 1929; Quattro commedie (Il mistero delle ...
Leggi Tutto
GEZONE
François Bougard
Conosciuto anche come Everardo (sottoscrive: "Heverardus"), G., di cui si ignorano data e luogo di nascita, è passato alla storia grazie al racconto di Liutprando di Cremona [...] intervento nella vita politica del Regno italico da lui tentato presumibilmente nell'anno 927. L'autore lo presenta come di grazia per un colpevole, che avrebbe meritato la morte per il delitto di lesa maestà - e gli tagliò anche la lingua per aver ...
Leggi Tutto
MACHIAVELLI, Ristoro
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 19 ag. 1552 da Ristoro di Lorenzo e dalla seconda moglie di questo, Simona di Ludovico Alamanni. Era il penultimo di sei figli, tre maschi e tre [...] circa venti mesi. Mentre era in carcere, il Capponi tentò di avvicinarlo, chiamandolo nottetempo dalla strada, sotto la finestra niuno per alchun tempo possino di tale pessimo et detestabile delitto gloriarsi, ma che la pena loro siasi in exempio ...
Leggi Tutto
COLONNA, Stefano
Peter Partner
Appartenente al ramo di Palestrina della potente famiglia dei feudatari romani, nacque con ogni probabilità sullo scorcio del sec. XIV da Niccolò di Stefano e da Clarissa [...] con un insuccesso simile a quello che aveva avuto l'altro, tentato dal padre suo Niccolò: a Roma il partito che sosteneva i a noi ignota per il silenzio delle fonti.
Dopo il delitto, aspettandosi di esservi ricevuto come un liberatore dai suoi ...
Leggi Tutto
ALBERICO di Spoleto
Girolamo Arnaldi
Forse di origine transalpina, compare per la prima volta, alla testa di un contingente di cento Camertini, sul campo della Trebbia, dove nel gennaio dell'889 si [...] vv. 88-90). Il ponte, presso cui fu consumato il delitto cui fa riferimento il commentatore, si trovava quindi su questo fiume; compresa fra l'aprile e Vagosto 892. Lo Zucchetti ha tentato di risolvere tale difficoltà affacciando l'ipotesi che A. sia ...
Leggi Tutto
CORREGGIO, Fulvia da
Alberto Ghidini
Nacque a Correggio il 10 febbr. 1543 dal conte Ippolito e Chiara di Gianfrancesco da Correggio. Figlia unica, essa trascorse l'infanzia e la sua prima giovinezza [...] di avere tentato di avvelenarla. Le antiche cronache e gli storici avvalorano la tesi del tentato veneficio, Rizzatti, Un'accusa di venefizio nella corte di Mirandola nel 1575. Delitto o martirio del nobile Poiani?, Parma 1944; V. Cappi, Iconografia ...
Leggi Tutto
DE GIOVANNI, Alessandro
Francesco M. Biscione
Nacque a Occimiano (Alessandria) il 13 marzo 1871 da Evasio e Barbara Rito. Fu personalità rilevante del movimento operaio in età giolittiana: socialista [...] mese stesso riprese la segreteria della Camera del lavoro di Torino e tentò di impostare, senza riuscirvi, una grande vertenza per la giornata riformista, senza venire eletto. Nei mesi successivi al delitto Matteotti il D. si limitò a frequentare la ...
Leggi Tutto
GIUFFREDI (Giuffrè), Argisto
Bernardo Piciché
Nacque a Palermo, da Giovanni, banchiere, di famiglia originaria di Pisa; il nome della madre è ignoto. La data di nascita non è documentata, ma non dovrebbe [...] dei baroni. In effetti, l'accusa di concorso nel tentato omicidio di due membri del potente casato dei Valguarnera condusse birri, sul culto dell'onore spinto fino alla giustificazione del delitto. In maniera del tutto anacronistica, il G. giunge ...
Leggi Tutto
tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando il mio duca mi tentò di costa, Dicendo:...
tentativo
s. m. [der. di tentare]. – L’azione e il fatto di tentare, cioè quanto si prova, si sperimenta, si mette in atto per riuscire in un intento: fece un vano t. di fuga; ogni t. di resistenza fu inutile; tutti i t. sono stati vani; ha...