BARDESONO di Rigras, Cesare
Antonio Saladino
Nacque a Torino il 27 giugno 1833, dal conte Girolamo e da Maria Teresa Valperga Santus; studiò a Stresa e a Torino, ove si laureò in giurisprudenza ed entrò [...] delle guarentigie costituzionali. Nel citato rapporto al Massari, trattando dei metodi per combattere il brigantaggio e insieme la demagogia, affermava: "io sono d'avviso che i mezzi illegali non siano soltanto inopportuni ma assurdi e impossibili ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giulio Natta
Luigi Cerruti
La storia della chimica e dell’industria chimica in Italia è segnata da un evento fondamentale: la scoperta del polipropilene, avvenuta nel 1954 a opera di Giulio Natta. La [...] all’Etiopia del 1935. La timidezza e la riservatezza di Natta costituivano un naturale antidoto alla scomposta e violenta demagogia del fascismo, e si comprende come egli abbia sempre mantenuto un profilo defilato. Tuttavia, in una società dominata ...
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GIUDICI, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 17 genn. 1766 da Carlo Maria e da Giuseppa Lomeni. Cresciuto in un ambiente familiare benestante e aperto ai contatti con il mondo degli artisti [...] praticò sempre con il mondo laico in fermento un dialogo inteso a conservare o a riportare l'ordine minacciato dalla demagogia e dal settarismo. Accettò dunque la repubblica, la fine dei privilegi aristocratici e la limitazione di quelli della Chiesa ...
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CURIEL, Eugenio
Nando Briamonte
Nacque a Trieste l'11 dic. 1912, da Giulio e da Lucia Limentani, ebrei triestini. Molto probabilmente influenzato dal padre, ingegnere, il C. si avviò agli studi scientifici. [...] Gruppi fascisti universitari, e da quelle pagine, sfruttando con grande abilità ogni possibilità che la retorica e la demagogia fascista consentiva, portò all'interno della gioventù un messaggio di classe e di riscossa. Negli oltre cinquanta pezzi ...
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GAZZOLA (Gazola), Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Piacenza il 28 febbr. 1804 da Giovanni e da Anna Maria Buzzetti. Scomparsa prematuramente la madre (1812), venne affidato alle cure di uno zio, il [...] popolo, come diceva il sottotitolo, ma anche per dare battaglia senza inibizioni di sorta e forse con qualche eccesso di demagogia su questioni sociali e amministrative.
Richiamato a Roma il 15 giugno 1848 dopo una permanenza in Romagna e in Toscana ...
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CESANA, Luigi
Alessandra Cimmino
Nacque a Milano l'11 apr. 1851 da Giuseppe Augusto e Giulia Ghiotti.
Il padre apparteneva alla media borghesia milanese e, in un primo tempo impiegato all'Intendenza [...] A. Luzzato. Pur svolgendo opera di sensibilizzazione dei ceti popolari Il Messaggero, tuttavia, indulgeva spesso ad una generica demagogia e conservò sempre una vena non indifferente di qualunquismo che attirarono sulla persona del C. accuse non ...
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ALBERGATI, Fabio
Elena Fasano Guarini
Nacque a Bologna nel 1538 da Filippo e da Giulia Bargellini. Le notizie sulla sua vita sono scarse e non prive di incertezze. Chiamato ad Urbino da Guidubaldo della [...] l'ulteriore distinzione, in base "ai vizi ed alle virtù", di monarchia e tirannia, aristocrazia ed oligarchia, democrazia e demagogia. Contro il Bodin, fautore di una forma di monarchia temperata, l'A., che pur sostiene, in polemica con il francese ...
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MALMUSI, Giuseppe
Mario Pecoraro
Nacque a Modena il 19 marzo 1803 da Benedetto, avvocato, e da Carolina Corridori. Studiò giurisprudenza all'Università di Modena, dove si laureò nel 1825. L'anno successivo, [...] per le cose militari del governo provvisorio, si definiva "incorreggibile codino", amante più della libertà che della demagogia ed esprimeva una recisa condanna dei repubblicani.
Rientrato a Modena nel 1859, fu raggiunto dalla notizia che il ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] 'E. vi sono un giudizio decisamente negativo nei confronti delle masse, sostanzialmente passive e facile preda della demagogia, e l'esigenza di un pieno recupero di valori spirituali nell'ambito di una morale autenticamente aristocratica, obiettivo ...
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FREGOSO, Giano (Giovanni)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque attorno al 1455, probabilmente a Genova, primogenito di Tommasino di Giano, signore di Sarzana, e di Caterina di Antonio Malaspina di Mulazzo.
Tra [...] sua elezione a doge il 30 giugno 1512, per i carcerati e i carcerandi della Malapaga, pur nell'evidente demagogia, costituì un segnale politico rivolto ai ceti più modesti, che più pesantemente avevano risentito della stretta antipopolare succeduta ...
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demagogia
demagogìa s. f. [dal gr. δημαγωγία; v. demagogo]. – In origine, genericam., arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro...
demagogico
demagògico agg. [dal gr. δημαγωγικός] (pl. m. -ci). – Fondato sulla demagogia, ispirato da demagogia, o che è proprio di un demagogo: un governo, un regime d.; fare discorsi d.; provvedimenti dettati da spirito d. o emanati a fini...