BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] fondamento alle accuse, rivoltegli non solo da avversari ma perfino da amici e collaboratori, di vieto municipalismo, di furente demagogia e di "sgretolamento" del tradizionale programma del giornale.
Tuttavia in cima ai pensieri del B. era sempre il ...
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GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] il nuovo doge è pure impopolare. Un'impopolarità fronteggiata con distribuzioni di grano a prezzo politico con demagogia strumentalmente spregiudicata propria di un paternalismo disincantato che sa blandire dall'alto quel tanto che basta a diminuire ...
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demagogia
demagogìa s. f. [dal gr. δημαγωγία; v. demagogo]. – In origine, genericam., arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro...
demagogico
demagògico agg. [dal gr. δημαγωγικός] (pl. m. -ci). – Fondato sulla demagogia, ispirato da demagogia, o che è proprio di un demagogo: un governo, un regime d.; fare discorsi d.; provvedimenti dettati da spirito d. o emanati a fini...