Pseudonimo della scrittrice russa G. E. Voljanskaja (gov. di Tomsk 1911 - Mosca 1963). Medico di professione, esordì dopo la seconda guerra mondiale con novelle (Gibel´ komandarma "La rovina del comandante [...] è in marcia", 1957), che ritrae il conflitto tra un ingegnere dotato e progressista e un ambiente saturo di carrierismo e di demagogia, e il poema in prosa Naš sad ("Il nostro giardino"), pubblicato postumo nel 1964, d'ispirazione lirico-riflessiva. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] come era accaduto nella Comune, o del cesarismo, il quale non era altro che la demagogia nella versione autoritaria.
Proprio per evitare demagogia e cesarismo, De Sanctis accentuava la funzione primaria dello Stato, mediante il ruolo pedagogico degli ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] 'infamia di quattro o sei furfanti che contaminavano il paese" (Poesie, I, p. 13).
Detestando la violenza e la demagogia, si rifugiava sempre più spesso a Montecatini Alto o a Pescia. Intanto i giornali democratici lo attaccavano incessantemente e il ...
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BENZO (Bencio, Bentius) d'Alessandria (Bencius Alexandrinus)
Eugenio Ragni
Nacque probabilmente nella seconda metà del sec. XIII ad Alessandria, come testimoniano Guglielmo da Pastrengo e B. stesso [...] dei decumani della Metropolitana; questa azione legale, probabilmente accompagnata da una nascosta regìa di Matteo Visconti, ostile per demagogia o, forse, per ragioni personali a Cione, indusse i messi imperiali, inviati da Arrigo VII in Lombardia ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] in italiano da Prezzolini: singolare presagio di un secolo qui rappresentato come avvantaggiato dalla scienza, ma fatalmente condannato dalla demagogia e da una prevalente cultura del piacere e della morte. Il N. nasce all'insegna della critica della ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] ministero Nitti, col quale gli sembrò che lo stato fosse ridotto "in servitù dei nuovi stati maggiori della plutocrazia e del demagogismo" (Teste di legno, p. 15). L'unico uomo politico capace di ristabilire l'unità del paese gli sembrava ancora il ...
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LESSONA, Michele
Paola Govoni
Guido Verrucci
Nacque a Venaria Reale, vicino Torino, il 20 sett. 1823 da Carlo e Agnese Maria Cavagnotti. Il padre era docente di medicina veterinaria nella Scuola di [...] controllata con rigore dal naturalista, la pubblicistica del L. non cadde nelle contraddizioni, esagerazioni retoriche o nella demagogia che non risparmiavano altri scienziati divulgatori. Il pensiero del L., infatti, emerge coerente dalle sue opere ...
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CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] rappresentava anche la ricorrente patologia del corpo sociale, troppe volte nel corso dei secoli sfruttata dalla demagogia degli "aristo-democratici".
Le prime trasformazioni dell'economia industriale verificatesi nella città) la crisi del tessuto ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] . Più volte affiora in Pasquali l’avversione ai teorici rigidi, come Karl Kautsky; più forte la condanna della demagogia tribunizia e netta quella del comunismo. In Socialisti tedeschi Pasquali appare, più che un socialdemocratico, un liberale con ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] , convinto che la democrazia, se potere al popolo e del popolo, precipiti nel disordine più incontrollabile e nella demagogia più sfrenata, non per questo il G. è disposto ad accettare un'incondizionata tirannide. La personalizzazione arbitraria del ...
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demagogia
demagogìa s. f. [dal gr. δημαγωγία; v. demagogo]. – In origine, genericam., arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro...
demagogico
demagògico agg. [dal gr. δημαγωγικός] (pl. m. -ci). – Fondato sulla demagogia, ispirato da demagogia, o che è proprio di un demagogo: un governo, un regime d.; fare discorsi d.; provvedimenti dettati da spirito d. o emanati a fini...