amimia
Perdita, più o meno completa, della facoltà di accompagnare l’espressione di un sentimento o di un’idea con peculiari atteggiamenti del viso. Si verifica in malattie neurologiche (per es., il [...] morbo di Parkinson) e in malattie psichiatriche (per es., la demenza). ...
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Linguaggio scurrile, che è sintomo morboso se sopraggiunge inopinatamente in adulti che avevano dapprima un contegno corretto. Può difatti comparire come conseguenza di dissoluzione etica nella paralisi [...] progressiva e nella demenza senile; è pure frequente nell'alcoolismo cronico. In certi imbecilli costituisce una specie di vezzo spavaldo. Può comparire a crisi, come una specie di ticchio, nelle isteriche, o dare il tema a impulsi non sempre ...
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Alterazione morbosa della cenestesi. Elementi cenestopatici si può dire che non manchino in nessuna neurosi o psicosi, e talvolta assumono proporzioni imponenti, come nella paralisi progressiva, nella [...] demenza precoce, nelle psicosi affettive, nella nevrastenia; ma in tutti questi casi non hanno che il valore di complessi sintomatici che fanno parte d'un quadro ben più vasto. Particolare importanza e significato hanno le "cenestopatie ...
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Tendenza morbosa al furto. Sotto questa denominazione sono accomunati casi profondamente diversi per la loro genesi psicologica e per il loro valore clinico. Assai più frequenti sono le forme demenziali. [...] Nella demenza senile la cleptomania si può presentare come uno tra i primi siutomi, come segno di decadenza intellettuale ed etica: si tratta di piccoli furti di denaro, d'oggetti domestici, d'alimenti, per avidità istintiva liberatasi da ogni freno ...
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labilità emotiva In neurologia, sintomo molto comune nelle malattie nervose: ogni minima emozione turba notevolmente il paziente, che con facilità si irrita, si deprime, diviene apprensivo, piange, meno [...] spesso prova piacere ed è mosso al riso. È spesso presente negli stadi precoci della demenza ed è caratteristica degli stadi avanzati della sclerosi multipla. Viene considerata come risultante da un disturbo del controllo che i livelli corticali ...
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disorientamento
Mancanza di orientamento nel tempo e nello spazio e verso la propria persona; come sintomo di malattia si osserva con particolare frequenza negli stati di confusione mentale e anche nelle [...] sindromi decorrenti con disturbi dell’attenzione e della memoria (psicosi presenili e senili, demenza arteriosclerotica, sindrome di Korsakov, ecc.), nonché del quadro storico della propria personalità. ...
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PUCCINI, Mario
Mario Tinti
Pittore, nato a Livorno il 28 giugno 1865, morto a Firenze il 18 giugno 1920. Studiò dapprima nell'Accademia di belle arti di Firenze, sotto il Fattori, poi nella scuola libera [...] del nudo della stessa accademia. Colto da improvvisa demenza nel 1893, fu ricoverato in un ospedale e ne uscì risanato cinque anni dopo. Allora la sua arte, al pari del suo carattere, apparve profondamente mutata, pervasa di acceso e impetuoso ...
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abiotrofia
Degenerazione, con progressiva perdita di vitalità, delle cellule del sistema nervoso centrale. L’a. provoca, a seconda delle zone del cervello interessate, diversi quadri clinici; tra le [...] base neurodegenerativa, quali il morbo di Alzheimer, la demenza frontotemporale di Pick, la corea di Huntington (con interessamento prevalente del cervelletto), l’insonnia fatale familiare (dovuta a lesioni talamiche), l’encefalopatia di Creutzfeldt ...
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deterioramento mentale
La diminuzione dell’efficienza intellettiva, rilevabile attraverso successive valutazioni o misurazioni. Accanto a un d. m. fisiologico, cioè legato a tutto il normale processo [...] involutivo dell’organismo e all’invecchiamento, esiste un d. m. patologico dovuto a lesioni cerebrali di varia natura (➔ demenza). Un particolare d. m. è quello che si osserva nello schizofrenico a evoluzione cronica, sostenuto dall’appiattimento ...
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Neuropsichiatra (Neustrelitz 1856 - Monaco di Baviera 1926). Fu prof. di psichiatria a Dorpat (1886), Heidelberg (1890) e Monaco (1905), dove diede vita alla Deutsche Forschungsanstalt für Psychiatrie. [...] precoce, sulla base della loro natura endogena e del comune decorso progressivo verso una particolare forma di demenza. Valore fondamentale hanno anche le sue concezioni sulla psicosi maniaco-depressiva. Celebre e ancora valido il suo trattato ...
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demenza
demènza s. f. [dal lat. dementia, der. di demens -entis «demente»]. – Nel linguaggio medico, deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Più in partic., in psichiatria, il decadimento grave e irreversibile dell’attività...
antidemenza
(anti demenza), agg. inv. Che tende a prevenire e combattere le manifestazioni patologiche della demenza. ◆ [tit.] Iniezioni di tessuto geneticamente modificato nel cervello per produrre una proteina anti demenza (Giornale, 13...