leucoencefalopatia
Malattia del cervello con esclusiva o prevalente compromissione della sostanza bianca. Le cause e i meccanismi patogenetici non sono sempre noti: se ne conoscono di origine immunologica, [...] sono soprattutto esiti di ictus o di attacchi ischemici transitori (TIA). In partic.: la l. sottocorticale (o demenza di Bingswanger, ➔ Binswanger, Otto) è rappresentata da lesioni multiple della sostanza bianca sotto la corteccia cerebrale; la ...
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alogica, sindrome
Complesso di sintomi neuropsicologici (noto anche come alogia di Reich), costituito dalla perdita delle funzioni simboliche prevalentemente intellettive: afasia, aprassia ideativa, [...] e nella schizofrenia. Nel primo caso rappresenta il quadro finale dell’evoluzione della malattia di Alzheimer e della demenza fronto-temporale di Pick; nella schizofrenia fa parte dei sintomi negativi (come l’abulia, l’anedonia, l’appiattimento ...
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spongiosi
Processo patologico per cui lo strato spinoso dell’epidermide si presenta imbibito di siero, determinando il distacco delle singole cellule tra loro e la formazione di piccole cavità nello [...] caratteristica dell’eczema e della dermatite atopica. ● Quadro anatomo-patologico del cervello che si osserva nella demenza frontotemporale (ed è localizzato in queste aree cerebrali), consistente in un’atrofia con rammollimento del tessuto nervoso ...
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Psichiatra francese (Vienna 1809 - Rouen 1873), direttore del frenocomio di Maréville poi dell'asilo di Saint-Yon a Rouen. È noto per aver formulato la teoria della "degenerazione mentale", raggruppando [...] , la cui origine veniva ricondotta all'influenza di fattori costituzionali. Gli si deve inoltre l'introduzione del termine di "demenza precoce" nel preciso senso (diverso da quello in cui sarà poi inteso) di rapido deterioramento mentale a breve ...
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Incapacità di seguire, parlando o scrivendo, le norme grammaticali. Può dipendere da difetto di sviluppo intellettuale. Può sopraggiungere in adulti per lesioni a focolaio di certe zone della corteccia [...] transitoriamente per intossicazione uremica, disturbi momentanei di circolo cerebrale, intensa fatica. Anche nella paralisi progressiva, nella demenza precoce e in altre forme di demenza si può avere un agrammatismo acquisito ed irreparabile. ...
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Neurologo (Cedarville, New Jersey, 1877 - Londra 1937). Svolse la sua attività principalmente a Edimburgo e Londra; allo Westminster e al National Hospital. Nel 1912 ha descritto una malattia eredo-familiare, [...] caratterizzata da degenerazione del nucleo lenticolare e da cirrosi epatica (degenerazione epato-lenticolare o coreatetanoide o malattia di W.) e, clinicamente, da tremori, rigidità, spasmi, riso e pianto spastico ed esito in demenza. ...
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logopedia
Disciplina che si occupa della riabilitazione di pazienti affetti da disturbi del linguaggio (➔ logopatia). Ai fini della riabilitazione, le differenti patologie dell’espressione verbale (orale [...] efficacia limitata nella rieducazione dei disturbi afasici sopraggiunti in età adulta a causa di ictus o di demenza. In questi casi la rieducazione, oltre ad avvalersi di strumenti logopedici tradizionali (articolazione della parola, associazione ...
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In certi stati di grande obnubilamento della coscienza, come nell'amenza e in certe crisi d'epilessia psichica, i malati giungono quasi incoscientemente alla manipolazione e all'ingestione dei propri escrementi. [...] la coprofagia può comparire transitoriamente in fanciulli degenerati, deficienti, amorali; più durevolmente in certi idioti. Nella demenza paralitica e nella senile è segno di grave decadenza. La coprofagia cosciente e metodica si può presentare nei ...
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leucoencefalopatia multifocale progressiva
Diffusa degenerazione della sostanza bianca cerebrale a eziologia vascolare, come esito di ictus multipli su base aterosclerotica, microtrombotica, microembolica [...] lacune e la gliosi sono concentrate intorno ai nuclei della base e ai ventricoli; questa sindrome evolve in demenza. Gli esami autoptici hanno mostrato depositi basofili granulari nella tunica media e degenerazione delle cellule muscolari lisce delle ...
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polifagia
Ingestione di una sproporzionata quantità di cibo (detta anche iperfagia) connessa a turbe dei meccanismi fisiologici che contribuiscono a regolare l’appetito; può essere sintomo di un disturbo [...] proteico e all’astenia. La p. dell’obeso ipotalamico è incontrollata, a qualsiasi orario e per qualsiasi cibo. Nelle demenze non vi è discernimento sulla qualità del cibo, e la p. è accompagnata all’ingestione di sostanze non commestibili.
Terapia ...
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demenza
demènza s. f. [dal lat. dementia, der. di demens -entis «demente»]. – Nel linguaggio medico, deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Più in partic., in psichiatria, il decadimento grave e irreversibile dell’attività...
antidemenza
(anti demenza), agg. inv. Che tende a prevenire e combattere le manifestazioni patologiche della demenza. ◆ [tit.] Iniezioni di tessuto geneticamente modificato nel cervello per produrre una proteina anti demenza (Giornale, 13...