Malattia subacuta progressiva descritta da J. Foley e D. Denny-Brown (1955) in soggetti presenili. La sintomatologia, simile a quella della pseudosclerosi spastica di H. Creutzfeld e di A. Jakob (1920), [...] consiste in movimenti abnormi, spesso mioclonici, atassia, stupor, demenza, con esito fatale in pochi mesi. È un processo degenerativo con marcata iperplasia astrocitaria (nella corteccia cerebrale, nel corpo striato e nel talamo) e con vistosa ...
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labilità emotiva In neurologia, sintomo molto comune nelle malattie nervose: ogni minima emozione turba notevolmente il paziente, che con facilità si irrita, si deprime, diviene apprensivo, piange, meno [...] spesso prova piacere ed è mosso al riso. È spesso presente negli stadi precoci della demenza ed è caratteristica degli stadi avanzati della sclerosi multipla. Viene considerata come risultante da un disturbo del controllo che i livelli corticali ...
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Varietà di schizofrenia, propria dell’età giovanile e caratterizzata da dissociazione ideativa, apatia, indifferenza affettiva, rapida evoluzione verso un grave deterioramento globale. Il termine fu coniato [...] sindrome autonoma. Nel 1893 E. Kraepelin riunì l’e. alla catatonia e alla demenza paranoide che considerò sindromi particolari di un’unica entità clinica, la demenza precoce.
È detta eboidofrenia una forma sfumata di e., corrispondente a una varietà ...
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Psichiatra (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915). Prof. a Breslavia (dal 1912), contribuì in modo notevole all'affermazione dell'indirizzo anatomico in psichiatria. I suoi studî più importanti ebbero per [...] oggetto la patologia della neuroglìa e i processi di degenerazione del tessuto nervoso. Con G. Perusini descrisse una particolare forma morbosa: demenza presenile o senile, detta anche malattia di A.-Perusini. ...
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VOCI EPIGASTRICHE
Ernesto Lugaro
. Voci allucinatorie o pseudoallucinatorie associate a parestesie nell'addome, nel torace o in altre parti del corpo, che gli ammalati attribuiscono a personalità estranee, [...] penetrate nel loro corpo e residenti appunto là dove si sentono le parestesie. È uno dei più bizzarri fenomeni che s'osservano nella demenza paranoide. ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] è più comune in Europa che negli Stati Uniti.
Circa i 2/3 dei pazienti con AIDS conclamato presentano demenza e il 90% segni istologici di un'encefalite subacuta (AIDS dementia-complex). I disturbi psichici (apatia, inerzia, amnesia, depressione ...
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Psichiatra francese (Vienna 1809 - Rouen 1873), direttore del frenocomio di Maréville poi dell'asilo di Saint-Yon a Rouen. È noto per aver formulato la teoria della "degenerazione mentale", raggruppando [...] , la cui origine veniva ricondotta all'influenza di fattori costituzionali. Gli si deve inoltre l'introduzione del termine di "demenza precoce" nel preciso senso (diverso da quello in cui sarà poi inteso) di rapido deterioramento mentale a breve ...
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Neurologo (Cedarville, New Jersey, 1877 - Londra 1937). Svolse la sua attività principalmente a Edimburgo e Londra; allo Westminster e al National Hospital. Nel 1912 ha descritto una malattia eredo-familiare, [...] caratterizzata da degenerazione del nucleo lenticolare e da cirrosi epatica (degenerazione epato-lenticolare o coreatetanoide o malattia di W.) e, clinicamente, da tremori, rigidità, spasmi, riso e pianto spastico ed esito in demenza. ...
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Neuropsichiatra (Neustrelitz 1856 - Monaco di Baviera 1926). Fu prof. di psichiatria a Dorpat (1886), Heidelberg (1890) e Monaco (1905), dove diede vita alla Deutsche Forschungsanstalt für Psychiatrie. [...] precoce, sulla base della loro natura endogena e del comune decorso progressivo verso una particolare forma di demenza. Valore fondamentale hanno anche le sue concezioni sulla psicosi maniaco-depressiva. Celebre e ancora valido il suo trattato ...
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schizofrenia Termine, coniato da E. Bleuler, che fa riferimento alla caratteristica essenziale di un vasto gruppo di psicosi il cui fenomeno psicopatologico fondamentale è costituito da un processo di [...] circostante.
Il concetto di s. ha il suo termine di confronto diretto in quello coniato da E. Kraepelin di ‘demenza precoce’, imperniato sul criterio cronologico dell’insorgenza in età giovanile, non oltre la soglia della maturità, e sull’esito in ...
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demenza
demènza s. f. [dal lat. dementia, der. di demens -entis «demente»]. – Nel linguaggio medico, deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Più in partic., in psichiatria, il decadimento grave e irreversibile dell’attività...
antidemenza
(anti demenza), agg. inv. Che tende a prevenire e combattere le manifestazioni patologiche della demenza. ◆ [tit.] Iniezioni di tessuto geneticamente modificato nel cervello per produrre una proteina anti demenza (Giornale, 13...