iperattività
Sintomo psichiatrico consistente nell’aumento patologico dell’attività motoria. Durante l’infanzia può indicare la condizione morbosa del bambino che si muove e agisce più velocemente del [...] ’). Nell’adulto l’i. è frequente nei disturbi d’ansia, nell’eccitamento psicotico o maniacale, nello stato confusionale, nelle demenze e in certi stati di intossicazione da sostanze stupefacenti, come per es. gli stimolanti (anfetamine e cocaina). ...
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gliosi
Processo riparativo che consegue alla distruzione delle cellule nervose, consistente in un tessuto sostitutivo caratterizzato dalla trasformazione della glia in glia fibrillare, con prolungamenti [...] di lesioni vascolari (emorragiche, infartuali), la distruzione dei neuroni corticali per malattie degenerative come le demenze, esiti di encefaliti, diabete, sclerosi multipla, encefalopatie spongiformi trasmissibili, traumi, necrosi da raggi della ...
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orientamento
L’insieme di varie funzioni cerebrali, che operano un controllo e forniscono la consapevolezza del soggetto rispetto alla propria persona e all’ambiente che lo circonda. L’o. riguarda la [...] nel momento in cui viene esaminato (o. temporo-spaziale). L’o. viene a mancare in molte patologie cerebrali, quali le demenze, le patologie organiche degli emisferi cerebrali, l’abuso di alcol e di sostanze, gli squilibri elettrolitici, l’uremia, ecc ...
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Psicofarmacologia
Giancarlo Pepeu
Sommario: 1. Introduzione: a) sviluppo della psicofarmacologia dal 1980 a oggi; b) definizione e articolazione della psicofarmacologia. 2. Classificazione degli psicofarmaci. [...] il 9,5% della popolazione italiana nel 1961 e saranno il 20% nel 2000: uno su venti di questi individui soffre di demenza e questo numero sale al 20% negli ultraottantenni. L'elevato costo sociale ed economico di questa malattia spinge a un'attiva ...
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bradipsichismo
Rallentamento delle funzioni psichiche, spec. di quelle ideative-cognitive, decisionali e della vita di relazione. Spesso si accompagna a lunghi tempi di reazione a stimoli ambientali. [...] (avvelenamenti, iperdosaggio di antipsicotici, di antiepilettici e di barbiturici); b. da cause neurologiche organiche (demenze, morbo di Parkinson, encefaliti, malattie neurologiche autoimmuni); b. da cause psichiche (depressione, disturbo bipolare ...
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S'indicano con questo nome i disturbi della mimica, quantitativi e qualitativi. Quantitativi, poiché vi può essere una diminuzione (ipomimia) o un aumento (ipermimia) unilaterale o bilaterale dell'espressione [...] lobo frontale vi può essere una vera amimia. Anche nei malati mentali sono frequenti i disturbi della mimica. Nelle demenze, negli stati stuporosi e depressivi v'è ipomimia, mentre negli stati allucinatorî, negli stati d'agitazione psicomotoria si ...
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agnosia
Incapacità di associare un significato a una sensazione percettiva, cioè di riconoscere e identificare gli oggetti, non spiegabile con deficit sensoriali o della funzione generale della psiche. [...] associative temporo-parieto-occipitali di uno o di entrambi gli emisferi cerebrali: come conseguenza di un ictus, nelle demenze, nei disturbi pervasivi dello sviluppo, in lesioni occupanti spazio del cervello; se transitoria, può essere un sintomo ...
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attenzione
Processo mentale che permette di concentrare o di indirizzare l’attività psichica su un determinato oggetto, sia di ordine sensoriale, sia di ordine rappresentativo. In psicologia è un processo [...] propria invece delle condizioni di disturbo organico della coscienza (obnubilamento, torpore), dalle atrofie cerebrali iniziali (demenze presenili e senili), dalle schizofrenie, dalle intossicazioni esogene (da ossido di carbonio, manganese, ecc.) ed ...
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ecmnesia
Riattivazione molto intensa e di breve durata di antichi ricordi che il soggetto riteneva scomparsi o che non ricordava di avere. La sensazione di ricordo può essere così vivida, che al soggetto [...] deformate nel loro contenuto, nel significato o nella collocazione spazio-temporale; può presentarsi in condizioni di elevata attivazione emotiva, nelle demenze e nel corso di stati alterati della coscienza prodotti da lesioni cerebrali o da droghe. ...
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disosmia
Alterazione della percezione degli odori. Le d. di percezione sono secondarie a lesioni nasali e paranasali che investono anche la mucosa olfattoria con rarefazione dei recettori; sono causate [...] e assume i caratteri delle allucinazioni olfattorie nell’epilessia del lobo temporale, nella schizofrenia, nell’aura, nelle demenze, nel delirium tremens, nelle psicopatie sessuali; può essere intrinseca (il paziente l’avverte come proveniente dalla ...
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demenza
demènza s. f. [dal lat. dementia, der. di demens -entis «demente»]. – Nel linguaggio medico, deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Più in partic., in psichiatria, il decadimento grave e irreversibile dell’attività...
multinfartuale
agg. Provocato da ripetuti episodi di ischemia. ◆ In alcuni casi, si può arrivare a una forma di demenza, detta, appunto, «multinfartuale» commenta Carlo Vergani, professore di gerontologia e geriatria all’Università di Milano....