Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] pure intesa come arte divina, gode di una posizione di priorità rispetto alla Natura, perché il mondo sensibile è prodotto dal divino demiurgo, e dunque la Natura è opera dell'arte divina, in Aristotele la Natura non è prodotta da nessuna arte, e l ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] che comporta una certa oscillazione e imprecisione nella collocazione delle idee archetipe e nell’attribuzione della qualifica di demiurgo. Quest’ultima appare a volte più coerentemente applicabile al Padre che agisce per mezzo del Logos, altre volte ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] nel regno delle ombre. Il filosofo pitagorico protagonista del Timeo narra il mito della genesi del cosmo dalle mani di un demiurgo, che ha per modello l'idea eterna e immutabile alla quale si ispira generando il tempo, lo spazio, gli elementi, i ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] intermedia o «Potenza» (δύναμις, fr. 4), identificata con la dea Ecate intesa come Anima del mondo, e da un Intelletto demiurgico rivolto sia al sensibile sia all’intelligibile30. Al di sotto di questa triade suprema si snoda una catena di esseri ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] corpo umano. Meno scontato appare invece il rapporto tra immagini e scienza nel passato. "Lo scienziato non è un demiurgo. Artigiano della conoscenza, costruisce modelli, strumenti mentali che proietta sul mondo esterno e sull'uomo stesso. Egli si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] e l’arte» (Libro di pittura, cit., p. 164, § 40), assumendo così, in un certo senso, la funzione di un demiurgo, nel duplice significato di questo termine: da una parte semidivino mediatore della creazione, sottratto alla comune umanità, dall’altra ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] Anatoli si opponevano alla posizione dell'imperatore, che evocava la platonica materia unica preesistente all'intervento del demiurgo (Sirat, 1994, pp. 187-188; cf. la "primordialis materia" del prologo alle Costituzioni: Kantorowicz, 19814, pp. 230 ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] inni teologici). Giuliano appare sempre più cosciente di essere un filosofo e monarca scelto dagli dei79, immagine in terra del demiurgo platonico. Egli continua a distinguere la sua condizione da quella del vero filosofo (Massimo di Efeso), ma la ...
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Ideologia
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Ideologia
sommario: 1. Il secolo delle ideologie. 2. Dalle guerre ideologiche alle guerre di religione. 3. Ideologie e movimenti no global. 4. L'ideologia [...] ha scatenato l'hobbesiano bellum omnium contra omnes. Donde la visione demonizzante del capitalismo: esso è il diabolico demiurgo responsabile della depravazione dell'uomo e della corruzione del mondo, sicché l'annientamento del sistema descritto da ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] mediazione tra l'intelligibile e il sensibile. Essa è sottoposta a un processo di divisione per opera del demiurgo, non certo in senso fisico, ma perché possa, moltiplicandosi in proporzione geometrica, costituire la tridimensionalità che è chiamata ...
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demiurgo
s. m. [dal lat. demiurgus, gr. δημιουργός «artefice, ordinatore», propr. «lavoratore pubblico», comp. di δήμιος «del popolo» e ἔργον «opera»] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Nell’antica Grecia: a. Nome con cui venivano designati gli...
demiurgico
demiùrgico agg. [dal gr. δημιουργικός] (pl. m. -ci). – Di demiurgo, del demiurgo; fig., creativo, capace di dare vita a una realtà: politica d.; la funzione d. dell’arte, o dell’artista.