Uomo politico statunitense (contea di Overton, Tennessee, 1871 - Bethesda, Maryland, 1955). Studioso di problemi finanziarî, ebbe parte nell'emanazione delle leggi sull'income tax (1913) e sull'imposta [...] successoria (1916); quale democratico passò dalla Camera dei rappresentanti al Senato nel 1932. Roosevelt lo nominò segretario di stato per gli Esteri (1933) e, come tale, partecipò alla conferenza economica di Londra (1933), dove sostenne, in ...
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Uomo politico kirghiso (n. Arashan 1956). Leader del partito socialdemocratico del Kirghizistan (SDPK), è stato capo di governo nel 2007 e tra il 2010 e il 2011 (il primo del Kirghizistan democratico). [...] Lasciata previamente la carica di primo ministro (come previsto dalla Costituzione), il 30 ottobre 2011 si è presentato alle elezioni presidenziali, ottenendo oltre il 60% delle preferenze (distanziando ...
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Figlio (n. 1467 - m. 1498) di Pierfrancesco, apparteneva a un ramo cadetto della famiglia de' Medici. Col fratello Lorenzo fu oppositore di Piero di Lorenzo il Magnifico, atteggiandosi a sostenitore del [...] governo democratico; dopo la cacciata di Piero (1494) si accontentò però di cariche minori e fu ambasciatore della repubblica a Forlì. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L'amministrazione
Aldo Sandulli
La rinascita degli studi amministrativi nel secondo dopoguerra
Rispetto al ventennio fascista, l’età repubblicana segnò una profonda cesura costituzionale, nel senso [...] Statuto albertino e, dall’altro, alle distorsioni dell’età fascista.
Sul piano amministrativo, invece, la nascita dello Stato democratico non produsse cambiamenti repentini. Anzi, nei primi anni, sino almeno alla metà degli anni Cinquanta, vi fu un ...
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costituzione mista
Gennaro Sasso
Polibio
Se di quel che M. scrisse in Discorsi I ii distinguendo tre forme di governo (il monarchico, o di uno, l’aristocratico, o di pochi, il democratico, o di molti) [...] non sapesse quel che di necessità doveva sapere, e cioè che «alcune città sono rette a tirannide, altre da regimi democratici, altre ancora da regimi aristocratici», e che insomma tre erano le loro forme possibili; quella che traeva il suo carattere ...
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Il nome di Westminster non si riferisce solo al celebre palazzo che ospita il parlamento londinese, ma nella storia si è affermato come un vero e proprio modello di regime democratico, con alcune caratteristiche [...] specifiche ricalcate proprio dal sistema britannico e in adozione in diversi paesi, spesso ex colonie inglesi, come l’Australia, l’India, il Canada, la Malaysia, la Nuova Zelanda o Singapore.
I tratti ...
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ARMANDI, Pietro Damiano
Giovanni Di Peio
Nato a Faenza il 22 febbr. 1778 da Cesare, governatore pontificio, dopo un periodo di studi all'università di Bologna, durante il quale partecipò al movimento [...] (si veda dell'A. il Discorso recitato nel Gran Circolo Costituzionale di Bologna... 4 ventoso VI,Bologna, Stamperia del Genio Democratico, s. d., ma 1798), entrò nella Scuola militare di Modena. Tenente di artiglieria dell'esercito italico, seguì il ...
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LUSSU, Emilio
Gabriele MASELLI
Uomo politico, nato ad Armungia (Cagliari) il 4 novembre 1890. Valoroso combattente nella prima Guerra mondiale, fondò, al termine di questa, il Partito sardo d'azione, [...] movimento democratico autonomista. Deputato nel 1921 e deciso antifascista, partecipò, nel 1924, alla secessione aventiniana. Arrestato nel 1926 perché, aggredito in casa dai fascisti, si era difeso uccidendo uno degli assalitori, venne assolto, ma ...
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Patriota (Mantova 1823 - ivi 1851). Allievo in seminario di don E. Tazzoli, sacerdote, vicario parrocchiale a Cerese (dal 1848), partecipò alla cospirazione antiaustriaca del Tazzoli e fu attivo diffonditore [...] dei bollettini del comitato democratico mantovano. Arrestato (1851), non volle compromettere i compagni e, condannato a morte, fu fucilato sugli spalti di Belfiore. ...
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Scrittrice tedesca (Pitzling, Alta Baviera, 1911 - Unterhaching, Baviera, 2002). Perseguitata sotto il nazismo fino a subire il carcere (Gefängnistagebuch, 1946; trad. it. 1991), informò la sua opera narrativa [...] e saggistica all'impegno democratico. Sottile interprete della psicologia infantile e giovanile (i racconti di Die gläsernen Ringe, 1941, e Die erste Liebe, 1946; il romanzo Ich bin Tobias, 1966, trad. it. 1985), raffigurò efficacemente la società ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.