Le società occidentali contemporanee sono spesso state definite società del consumo di massa, intendendo con ciò che gran parte della vita dei loro membri ruota intorno all'acquisto e consumo di merci [...] U. Beck) hanno salutato come il passaggio a una democrazia orientata ai consumatori. La rilevanza di tali fenomeni non è criticata per l'utilizzo indiscriminato dellavoro minorile, o a Nestlé, sotto accusa per la promozione del latte in polvere in ...
Leggi Tutto
Perché una Costituzione per l'Europa?
Il Trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa, ratificato dal Consiglio europeo a Roma il 29 ottobre 2004 e successivamente sottoposto al vaglio della definitiva [...] e umanistiche del continente. L'enfasi posta sui valori collettivi di libertà, democrazia e rispetto del diritto mira art. 28), il diritto a condizioni di lavoro giuste ed eque (art. 31), il divieto dellavoro minorile (art. 32), il diritto alla ...
Leggi Tutto
TRIESTE
Carlo SCHIFFRER
Bruno NICE
Manlio Udina
(XXXIV, p. 331 e App. I, p. 1069).- Nel 1938 s'iniziò la crisi che, passando per fasi successive, ebbe a Trieste particolare drammaticità. I circoli [...] i cantieri navali ad un controllo diretto delle "democrazie popolari" comuniste, ma avrebbe praticamente neutralizzato il operai sfuggirono al controllo del Partito comunista e vennero organizzati sotto la guida della Camera dellavoro entro la CGIL. ...
Leggi Tutto
Sudafricana, Repubblica
Paolo Migliorini
Giulia Nunziante
Emma Ansovini
Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa australe. La popolazione, che al censimento del 2001 risultava [...] , con conseguenti effetti positivi su un mercato dellavoro segnato da una diffusa disoccupazione.
Per quanto il presidente carismatico della fine dell'apartheid e dell'avvento della democrazia, e T. Mbeki, un politico esperto e pragmatico, un ...
Leggi Tutto
PSICOLINGUISTICA
Paolo Legrenzi
Si è incominciato a usare il termine "psicolinguistica" negli anni Cinquanta per indicare le ricerche sul comportamento linguistico condotte sulla base dei concetti e [...] , P.C.I., democrazia, ecc.) su una scala a sette punti i cui estremi sono costituiti da coppie di aggettivi del tipo: buono-cattivo, (cfr. Herriot, 1970, e Greene, 1975).
L'importanza dellavoro di Chomsky (1957-65) è dovuta proprio, sul piano ...
Leggi Tutto
Geografia umana ed economica
di Luigi Stanzione
La tradizionale immagine che vedeva il territorio regionale distinto in due sub-aree abbastanza nettamente differenziate, quella costiera e quella interna, [...] la collocazione nel mercato dellavoro, ma anche per la capacità di incidere nelle trasformazioni del tessuto sociale e regione fu governata da giunte di centrosinistra formate da Democrazia cristiana (DC), Partito socialista italiano (PSI), Partito ...
Leggi Tutto
MONTESQUIEU, Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di
Gioele Solari
Nacque nel castello di La Brède il 18 gennaio 1689 da famiglia discendente da protestanti convertiti; morì a Parigi il 10 [...] della grandezza dei Romani nell'amore della libertà, dellavoro, della patria, nella disciplina militare, nelle lotte contraint à faire ce que l'on ne doit pas vouloir". La democrazia e l'aristocrazia non sono per loro natura stati liberi. La libertà ...
Leggi Tutto
Migratori, movimenti
Antonio Golini
Nel mondo contemporaneo si registra una mobilità territoriale straordinariamente intensa, diffusa e crescente. Le persone tracciano sul territorio una rete fittissima [...] va diventando, fra l'altro, sempre di più un elemento di democrazia reale, dal momento che grazie a essa tutti possono essere messi più forti, e le spinte, attrattive e repulsive, del mercato - dellavoro e dei beni e servizi -; la disponibilità di ...
Leggi Tutto
Nel mondo antico. - In Grecia, dopo la fase primitiva nella quale tutto il lavoro si raccoglieva attorno al focolare domestico, nell'epoca classica la specializzazione nella produzione aveva già portato [...] classica. Nel periodo in cui Atene e la sua democrazia trionfavano, la sua produzione industriale era oggetto di è possibile una più intensa vita degli scambî. La divisione dellavoro non si manifesta più soltanto fra città e campagna, ma anche ...
Leggi Tutto
La nozione di c. (lat. consensus, "conformità dei voleri") ha avuto nelle scienze sociali un rilievo particolare rispetto alla politica, venendo utilizzata soprattutto per definire l'accordo dei componenti [...] e democrazia che, attraverso l'agire dei grandi attori sociali, ossia le imprese, le organizzazioni dei lavoratori, lo reificazione di derivazione marxista, che rende i prodotti dellavoro autonomi rispetto ai soggetti, nonché la riduzione degli ...
Leggi Tutto
democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...