BENEDETTO XVI
Francesco Ursini
Joseph Aloysius Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, da una famiglia di origini contadine e artigiane e di modeste condizioni economiche, ultimogenito [...] e la Chiesa intera. Da questa dimenticanza dellavoro teologico come servizio ecclesiale, deriva un pluralismo teologico 1971 (il saggio di Ratzinger è il secondo dei due); Democrazia nella Chiesa. Possibilità, limiti, pericoli, con H. Meier, Roma ...
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Enrico Fassi
Antonio Zotti
Confederazione, sistema di governance multilivello, stato regolatore, formazione politica neomedievale. Queste sono solo alcune delle numerose definizioni proposte nel corso [...] . Ormai non più gestibili attraverso le politiche dellavoro nazionali, gli attuali flussi migratori mostrano i di allargamento, che ha portato – tramite una ‘duplice transizione’ (alla democrazia e al mercato) e l’ingresso a pieno titolo nell’Eu dei ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] agli aspetti sociali della medicina e alla legislazione dellavoro.
Sulla questione delle risaie s'era discusso , 119 s., 122-127, 131 s., 156, 189, 191; A. Scirocco, Democrazia e socialismo a Napoli dopo l'Unità (1860-1878), Napoli 1973, pp. 45, 54 ...
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Donatella della Porta
Gli stati sono stati normalmente considerati come i principali, se non unici, attori della politica internazionale. Nell’approccio realista, a lungo dominante nella disciplina delle [...] , è cresciuto anche il dibattito sul ‘deficit di democrazia’ che caratterizza questi organismi, in massima parte non sfruttate sul luogo di lavoro, mentre si riducono i servizi, aumentando quindi il peso dellavoro domestico; parimenti colpiti ...
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Migrazioni internazionali
Graziella Caselli
Sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Le nuove caratteristiche delle migrazioni internazionali. 3. L'accelerazione dei movimenti migratori in Europa e [...] , sono in contraddizione con i principî fondamentali della democrazia. In questo caso verrebbe distolta l'attenzione da tra Nord e Sud del mondo, anche perché nei paesi sviluppati le prospettive del mercato dellavoro non lasciano sperare in ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] ma non si ridusse mai a una difesa della democrazia, perché puntò sempre sull'opera riformatrice di uomini un tutto complesso, nel quale interagivano tra loro organizzazione dellavoro, cultura e strutture sociali, politiche e familiari. Gli ...
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Impiegati e funzionari
Martin Baethge
Problemi di definizione e prospettive
Come dimostra la storia dell'espressione 'colletti bianchi', la categoria impiegatizia costituisce un oggetto di studio relativamente [...] quali si è orientata, e si è esaurita, la sociologia empirica dellavoro e dell'industria, quando si è occupata degli impiegati. Anche per Demokratie, Göttingen 1977 (tr. it.: Impiegati tra fascismo e democrazia, Napoli 1982).
Kocka, J. (a cura di), ...
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Agli inizi del 21° sec., il mondo contemporaneo è un universo di disuguaglianze estreme. Nonostante l’incertezza delle stime, sappiamo che è vastissima la popolazione dei poveri e poverissimi che soffrono [...] il clima, la frammentazione etnica, il grado di democrazia, le libertà economiche, la corruzione, la ricchezza di sec. per i Paesi a basso reddito nella divisione internazionale dellavoro? Quali sono i sentieri per guadagni di reddito e produttività ...
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La fiducia in Italia
Paola Bordandini
Il concetto di fiducia
Il termine fiducia, al pari di buona parte dei termini chiave impiegati dagli scienziati sociali, è soggetto a uno dei principali problemi [...] una costante crescita della soddisfazione per il funzionamento della democrazia, tanto che nel 2013 la quota di tedeschi soddisfatti la diffusa partecipazione politica, la forte etica dellavoro e la profonda identità locale.
Sebbene le ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] quel tempo il modello della moderna democrazia.
Libertà, uguaglianza, fraternità
Alla fine del 18° secolo la Francia è uno più basso.
Sindacati e città operaie
La nuova organizzazione dellavoro, oltre a produrre grande ricchezza, che a sua volta ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...