AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] avversario del fronte degli imprenditori laici per i suoi legami con il segretario della Democrazia Cristiana Amintore a cominciare dal segretario della CGIL (Confederazione generale italiana dellavoro) Luciano Lama, con il quale Agnelli strinse un ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] e sindacale, sugli effetti del progresso tecnologico nella organizzazione dellavoro industriale che, oltre a e sessanta, Roma 1992, pp. 102-108; F. Barbagallo, Socialismo e democrazia: la polemica tra Giolitti e Longo nel 1956, in Luigi Longo. La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] era. Ma nella sua visione critica e ‘civile’ dellavoro filosofico e teologico erano tutte le condizioni per un’inedita in una monarchia tendente
più all’Aristocrazia, che alla Democrazia una virtù Repubblicana, dico francamente, che o la Monarchia ...
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Sanitarie, istituzioni
Maurizio Ferrera
La sanità come sfera istituzionale
All'interno di ogni collettività umana (dalle tribù primitive ai moderni Welfare States) è sempre rilevabile un insieme di [...] state sperimentate anche nuove forme di organizzazione dellavoro, soprattutto nei grandi ospedali. Molti istituti .
Ferrera, M., Modelli di solidarietà. Politica e riforme sociali nelle democrazie, Bologna 1993.
Ferrera, M., Zincone, G. (a cura di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] ’andare sulle barricate, bensì nel lavoro quotidiano, onde cessare di vivere «sul nostro passato e dellavoro [intellettuale] altrui» (F. De in Italia, tra la coalizione guidata dalla Democrazia cristiana e quella capeggiata dal Partito comunista. La ...
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Ciò che del fenomeno turistico positivamente sorprende gli osservatori internazionali è la crescita costante della domanda e la sostanziale indifferenza rispetto ai frequenti fenomeni di crisi sui mercati [...] servono a sottolineare le difficoltà che incontra una democrazia capace di decidere. Il problema sta nel perciò di renderla più competitiva e più spendibile sul mercato dellavoro. Il territorio dovrà offrire opportunità formative adeguate e servizi ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] frustrazioni e le ineguali opportunità di successo generate dalle democrazie industriali avanzate) con un micromodello derivato da una teoria campo dell'istruzione o in quello dellavoro; la teoria del controllo suggerisce programmi più conservatori, ...
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Maurizio Ambrosini
Le ripetute crisi politiche derivanti dagli arrivi di persone in cerca di asilo, le condizioni drammatiche dei viaggi e le tragedie umanitarie che li colpiscono hanno contribuito a [...] La democrazia interna non sempre produce valori liberali, soprattutto nei confronti del mondo esterno.
La terza faccia del riconvertibili, per far passare l’idea dell’apertura del mercato dellavoro verso nuovi immigrati. Il fatto è che i profughi ...
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Uno dei maggiori teorici sociali del 20° sec., James Coleman (1990), ha proposto di definire l’autorità come quel rapporto sociale che nasce dal diritto di ogni essere umano di controllare il proprio comportamento [...] ciò si aggiunge l’assenza di strumenti di valutazione della qualità dellavoro, ne risulta che nella scuola vi è una quota, per per la democrazia il dominio è una malattia necessaria, ma l’autorità consente di organizzare la catena del comando in ...
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Taylorismo
Giuseppe Bonazzi
Le condizioni economico-sociali in cui nacque il taylorismo
'Taylorismo' è il termine colloquiale e più diffuso con cui si indica l'organizzazione scientifica dellavoro, [...] di stabilire tempi e metodi della produzione, costi e qualità dellavoro, e di assumere e licenziare la manodopera. Il sistema che una compiuta democrazia industriale. Ma se il taylorismo non contiene in sé i principî della democrazia industriale, è ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...