POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] , repressa dalla competizione bipolare che paralizzava il lavorodel suo Consiglio di Sicurezza, organismo esecutivo in cui con notevoli variazioni, delle premesse fondamentali del modello di democrazia liberale capitalistica. Tuttavia, anche per gli ...
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PARLAMENTO
Piero Calandra
Carlo Ghisalberti
(XXVI, p. 368; App. III, II, p. 366; IV, II, p. 737; v. anche camera, App. II, II, p. 488; senato, App. II, II, p. 806)
Il Parlamento in una democrazia repubblicana. [...] esplicitamente prevedeva la l. 129 del 1939). Parlare di P. in una democrazia repubblicana significa quindi, a prescindere possibilità di far valere le proprie istanze, prospettandole nel lavoro politico-legislativo e di controllo.
In questo senso il ...
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Tecnocrazia
Domenico Fisichella
SOMMARIO: 1. Il rischio dell'ambiguità concettuale. 2. L'economia come discrimine. 3. I precursori. 4. Tre rivoluzioni industriali. 5. Caratteri strutturali e funzionali. [...] istituzioni, delle procedure e dei valori della democrazia rappresentativa: il crollo delle esperienze potestative comuniste vuole solo mettere in evidenza un criterio di divisione dellavoro tra politica e tecnica, politica e competenza, politica ...
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Liberta
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Libertà
sommario: 1. Libertà negativa. 2. Libertà positiva. 3. Libertà di agire e libertà di volere. 4. Determinismo e indeterminismo. 5. Libertà dell'individuo [...] '. 7. Libertà degli antichi e libertà dei moderni. 8. Liberalismo e democrazia. 9. Quale sia la ‛vera' libertà. 10. Due ideali di riferimento specifico alla natura dellavoro salariato, cioè dellavoro che caratterizza la società capitalistica ...
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Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] sovrastruttura tributaria dell'organizzazione economica e della divisione dellavoro, Marx non può tuttavia ammettere che l' ‛plasmazione' alienante da parte dei poteri ideologici. La democrazia non sarebbe altro allora che la caricatura di un ideale ...
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Magistratura
Carlo Guarnieri
Introduzione
In tutte le società caratterizzate da un certo grado di differenziazione strutturale esistono ruoli specializzati cui viene affidato istituzionalmente il compito [...] ampio di funzioni. Così, nel corso della sua carriera lavorativa tende a mutare spesso di posizione, con gli inevitabili problemi transizione alla democrazia.
Lo studio del comportamento giudiziario
Lo studio dei giudici, del loro comportamento ...
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Stratificazioni sociali
Talcott Parsons
di Talcott Parsons
Stratificazioni sociali
sommario: 1. Introduzione. 2. Teorie sull'origine delle classi sociali. 3. Momenti rilevanti nella storia della stratificazione [...] assistendo a una nuova ondata di egualitarismo.
La democrazia politica rientra nell'ambito più generale dei diritti civili rapporto con le possibilità di successo nel campo dellavoro, data la sempre maggiore connessione tra successo scolastico ...
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Movimenti politici e sociali
Sidney Tarrow
Introduzione
Nello studio dei movimenti politici e sociali, più che in qualsiasi altro ambito della ricerca sociologica, vengono alla luce sia i vantaggi che [...] create dalla disciplina dellavoro in fabbrica, che produssero il sindacalismo, e quelle del riformismo della and politics in Italy, 1965-1975, Oxford 1989 (tr. it.: Democrazia e disordine: movimenti di protesta e politica in Italia, 1965-1975, ...
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Giornalismo
DDenis Hamilton
di Denis Hamilton
Giornalismo
sommario: 1. Natura, importanza e compiti del giornalismo. 2. Il giornalismo e il suo pubblico. Il gusto popolare. 3. Il giornalismo e i mutamenti [...] 'informazione ‛simpatetica' sulle questioni che agitano il mondo dellavoro, e in particolare su quei conflitti di cui i sempre meglio istruiti: se, come prevede la teoria della democrazia, ai giornali viene riconosciuto il rango loro dovuto, allora ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] quindi tutto l’apparato attraverso una specializzazione dellavoro. È lecito presumere che in questi anni (cit. in Levi 1915, p. xlvi). Ma la democrazia italiana continuò a lungo a disconoscere la funzione nazionale della diplomazia, ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...