Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo e Nello Rosselli
Paolo Bagnoli
Carlo e Nello Rosselli: il primo militante della politica, il secondo dedito alla ricerca storica; il primo impegnato nella lotta e il secondo nei suoi interessi [...] di sintesi relative: un moto continuo prodotto dalla volontà umana.
Nel riflettere criticamente sulla sconfitta della democrazialiberale e sulle insufficienze del socialismo italiano, e dimostrando quanto sia feconda in lui la lezione di Gobetti ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] del Mezzogiorno, in cui le aperture, le concessioni e le compromissioni con il fascismo emergente, dopo essersi allontanato dalla democrazialiberale e aver rifiutato la candidatura in Capitanata nel 1919 e a Napoli nel 1921, di fatto anticiparono l ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] ad opera di Nitti e dell'A. (che abbandonarono rispettivamente il gruppo parlamentare misto e quello della democrazialiberale), del Partito democratico italiano, che si diffuse soprattutto nel mezzogiorno. La fondazione del partito coincise con l ...
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PALADIN, Livio
Lorenza Carlassare
PALADIN, Livio. – Nacque a Trieste il 30 novembre 1933, da famiglia di origine istriana, figlio di Giovanni e di Rita Possa.
Il padre, nato a Visignano d’Istria, insegnante, [...] appartiene al popolo». Sottratti a revisione, di conseguenza, «sono anzitutto i presupposti indefettibili della democrazialiberale e pluralistica voluta dai costituenti», vale a dire la libertà (personale, di associazione, di manifestazione ...
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ESPOSITO, Carlo
Fulco Lanchester
Nato a Napoli da Michele, noleggiatore marittimo, e Concetta Angelino il 18 ag. 1902, compì in quella città gli studi medi ed universitari e conseguì - con lode e pubblicazione [...] a dimostrare come la recentissima costituzione non potesse essere considerata al di fuori dello schema di una democrazialiberale. I saggi successivi, sull'uguaglianza e sull'articolo 44 della costituzione, sono anche indicativi di una posizione ...
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CAPITINI, Aldo
Piero Craveri
Nacque a Perugia il 23 dic. 1899 da Enrico, campanaro del comune, e da Adele Ciambottini. Fece studi irregolari e nel 1924 sostenne l'esame di licenza liceale. Quello stesso [...] spirituale con uno dei più isolati suoi coetanei, Claudio Baglietto. Le riflessioni comuni, da un lato sulla crisi della democrazialiberale e delle sue forze politiche di fronte al fascismo, dall'altro sulla conciliazione tra la Chiesa e il regime ...
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DE CARO, Raffaele
Giuseppe Sircana
Nacque a Benevento il 29 marzo 1883 da Paolo e da Fulvia Cocca (non Ciocca o De Cecco). Laureatosi in giurisprudenza, divenne avvocato e ricoprì cariche amministrative [...] nella lista capeggiata da Giovanni Amendola.
Il 20 maggio dello stesso anno il D., insieme con altri esponenti della Democrazialiberale come Guido De Ruggiero e Vincenzo Arangio Ruiz, ad ex combattenti, ad elementi della massoneria ed anche a ...
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FRASSATI, Alfredo
Silvana Casmirri
Nacque a Pollone, presso Biella, il 28 sett. 1868.
Il padre Pietro (1824-1899), oltre a esercitare la professione di medico, ricoprì vari incarichi, tra cui quello [...] del pensiero del F. sui contenuti e sui metodi dell'azione politica necessari allo Stato per affermare un'autentica democrazialiberale. Da questo momento la sua visione di uno Stato espressione di una classe dirigente rigorosa e coerente nell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] ‘legge ferrea dell’oligarchia’ condusse infatti Michels a mettere sì in discussione i meccanismi formali della democrazialiberale, ma non il concetto di democrazia in quanto tale. Ne è prova il fatto che, a conclusione del suo capolavoro, dopo aver ...
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COCCO-ORTU, Francesco
Giuseppe Serri
Nacque a Benetutti (Nuoro) il 19 ott. 1842 dal magistrato Giuseppe Cocco-Mulas e da Berta Ortu-Mereu. Studiò in un istituto calasanziano a Cagliari, poi a Oristano; [...] -250).
Nel 1919 il C., con Amendola, Facta e numerosi giolittiani e nittiani, partecipò alla costituzione del gruppo di Democrazialiberale presieduto da De Nava e successivamente, sino al 1922, fece parte, sempre in un ruolo non secondario, di vari ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...