DOMINEDO, Francesco Maria
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Nacque a Roma il 25 luglio 1903 da Giovanni, di famiglia di origine siciliana. Svolse i suoi studi nella città natale e si laureò in giurisprudenza, avendo avuto per maestri [...] , partecipò fin dalle origini alla costituzione della Democrazia cristiana, fu membro del Comitato regionale del partito furono i suoi interventi, ispirati a una visione sostanzialmente liberale dei principi d'ordine giuridico che presiedono ad una ...
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ACETO CATTANI, Giovanni
Francesco Brancato
Nacque a Nicosia nel 1778 da antica e nobile famiglia. Deputato al parlamento del 1812 nel braccio demaniale, quale giurato di Santa Lucia, seguendo il Balsamo [...] più accesi sostenitori della riforma della costituzione in senso liberale, sul modello di quella inglese. Divenne perciò anche che, mostrando, a suo dire, di non ben distinguere tra democrazia e demagogia, se ne facevano banditori in Sicilia (cfr. La ...
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FERRARI, Luigi
Gerhard Kuck
Figlio del conte Sallustio che gli trasmise il titolo, e della contessa Teresa Rasponi, nacque il 3 apr. 1849 a Rimini. Dopo gli studi svolti al collegio "Tolomei" di Siena, [...] collaborò a Patria (quotidiano "Organo della democrazia parlamentare") che fu portavoce del gruppo cura di C. Vernizzi, Milano 1979, p. 293; A. Bignardi, Un illustre liberale riminese: L. F., Bologna 1957; L. Lotti, Irepubblicani in Romagna dal 1894 ...
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BRACCI, Pietro
Piero Treves
Nato a Roma, pronipote dell'omonimo scultore settecentesco, da Andrea e Faustina Righetti il 29 maggio 1864, benché si laureasse in giurisprudenza e nella pratica della vita [...] in ispecie. Ma appunto perché cattolico e liberale, e amico non solo di cattolici più o meno liberali, come il Fogazzaro e il Salvadori, ma che del progressivo inserimento dei cattolici nella democrazia italiana il maggior nemico fosse la mentalità ...
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GIANNONE, Pietro
Domenico Proietti
Nacque a Bisignano, nel Cosentino, il 19 nov. 1806, da Luigi e Raffaella Astorino, in una famiglia della piccola nobiltà. Il padre, di principî liberali (e in seguito [...] La letteratura italiana nel secolo decimonono, II, La scuola cattolico-liberale e il romanticismo a Napoli (1872-73), a cura di C , Bari 1975, p. 248; G. Cingari, Romanticismo e democrazia nel Mezzogiorno. D. Mauro (1812-1873), Napoli 1965, ad ...
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BRESCIANI, Carlo
Mario Belardinelli
Nacque a Brescia il 23 sett. 1876 da Giuseppe e Carolina Rovetta, in una famiglia borghese di vivi sentimenti cattolici. Aderì alla Gioventù cattolica, del cui circolo [...] campo amministrativo: stringendo alleanze "contrattate" con i liberali moderati, essi erano riusciti non solo a far mondiale il B. riprese con entusiasmo l'attività politica nella Democrazia cristiana, di cui nel '45 fu consultore nazionale. Dal ...
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OVIGLIO, Aldo
Fulvio Conti
OVIGLIO, Aldo. – Nacque a Rimini il 7 dicembre 1873 da Francesco e da Ida Malvolti.
Compì gli studi liceali a Pesaro e poi a Rovigo, dove la famiglia si era nel frattempo [...] costituito a Bologna da esponenti del conservatorismo liberale, del radicalismo antisocialista e del combattentismo moderato. reazione al massimalismo e uno strumento di ‘ringiovanimento’ della democrazia radicale, da cui proveniva» (Nello, 2003, p. ...
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GAETA, Franco
Marino Berengo
Nacque a Venezia il 1° maggio 1926 da Giuseppe e da Natalia Formica. Studiò al liceo Marco Foscarini e nel 1943 aderì al Partito d'azione. Fece poi parte del Corpo volontari [...] alla Costituente, aveva seguito Luigi Luzzatto dal Partito d'azione alla Democrazia repubblicana di F. Parri e U. La Malfa; poi, 1870-90 gli era parsa determinare l'intero assetto dell'Europa liberale verso una crisi, di cui il nazionalismo, al di là ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università [...] e chiamava in causa le responsabilità della classe dirigente liberale e popolare per avere agevolato la conquista del potere politico attivo dopo la caduta del fascismo iscrivendosi alla Democrazia cristiana.
Da allora le posizioni del D. si ...
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CAROSINI, Giuseppe
Giuseppe Pierazzi
Suddito savoiardo, commerciante di professione, viaggiò per almeno tre lustri in Italia prima di spingersi in Ungheria dove fu sorpreso dai moti rivoluzionari del [...] tale politica. A Zagabria s'era manifestata un'opposizione liberale al bano Jelačić, mentre a Belgrado il governo serbo l'offerta del Mazzini di aderire al Comitato centrale della democrazia europea. Il C., già in precedenza invano sollecitato dal ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...