Francesco Rimoli
Abstract
La voce offre un quadro sintetico della disciplina del fenomeno culturale nell’ordinamento italiano, esaminandone soprattutto i profili costituzionali. Evidenzia inoltre, [...] relazione all’assetto dello Stato contemporaneo di democrazia pluralista: la cultura è in sé dalla legge 2.8.1982, n. 512, e quelli rivolti a incentivare il mecenatismo delle erogazioni liberali, come il d.l. 31.5.2014, n. 83 (c.d. “Art Bonus”, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo [...] fatto fallire gli incarichi affidati a due giganti del liberalismo politico italiano: Orlando prima e Giolitti poi. Il dotato di una propria autonomia e di determinate garanzie di democrazia interna, ebbe una vita davvero molto breve. L’iniziale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia civile
Michele Taruffo
Gli inizi del secolo
Nell’ambito della giustizia civile il Novecento si apre con due eventi di rilievo, benché assai diversi. Il primo di questi eventi è la l. 31 [...] pensiero di Chiovenda, che della crisi della concezione liberale del processo è l’interprete più originale e influente Le sole eccezioni sono rappresentate, nel 1954, da Processo e democrazia di Calamandrei (che era stato membro della Costituente) e, ...
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Guido Sirianni
Abstract
Il tema della ricerca scientifica viene affrontato, sulla base dei principi costituzionali sanciti dagli artt. 9 e 33 Cost. e dei relativi svolgimenti legislativi, nelle sue coessenziali [...] delle opere d’ingegno, ecc.). Col liberalismo e la rivoluzione industriale al sostegno della pensiero critico che è, con la libertà di parola, alla base della democrazia (la parresia degli ateniesi: esercitare il potere attraverso il dire - e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato corporativo
Irene Stolzi
Le ragioni di una centralità
Attraverso l’ordinamento corporativo si tentò, come noto, di disciplinare stabilmente la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali: [...] idea di progresso che aveva consentito allo statualismo liberale di vedere nella storia una dimensione incrementale, cittadinanza in Europa, 6° vol., L’età dei totalitarismi e della democrazia, Roma-Bari 2001.
G.P. Santomassimo, La terza via fascista ...
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Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Usando la distinzione tra regola e regolarità ed il concetto e la pratica della opinio, si mostra: 1) che nel diritto pubblico è presente la parola prassi e che diverse [...] spetta al maggior partito del momento, e cioè la Democrazia Cristiana, la designazione di due giudici, fermo restando e cioè, vale la pena di ricordare, Partito Liberale Italiano, Partito Repubblicano Italiano, Partito Social Democratico Italiano ...
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Angelo Schillaci
Abstract
La voce analizza la disciplina costituzionale e sopranazionale della libertà di riunione, inquadrandola in una cornice storica e sistematica, particolarmente sensibile alla [...] , Torino, 2001, 470), negli ordinamenti di democrazia pluralista la peculiare virtualità politica della libertà in altri diritti fondamentali, senza tuttavia obliterarne la componente liberale-individualistica (Pace, A., La libertà di riunione, ...
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Carlo Bersani
Abstract
Il rapporto fra elementi di frattura e di continuità; le forze ideali ed i soggetti politici che si confrontarono in Assemblea Costituente, vengono descritti attraverso alcuni momenti [...] Ruffilli, R. (a cura di), Cultura politica e partiti nell'età della Costituente. 1, L'area liberal-democratica, il mondo cattolico e la Democrazia cristiana; 2, L'area socialista, il Partito comunista italiano, Bologna, 1979; Ruffilli, R. (a cura d ...
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Marco Venturoli
Abstract
La vittima dei fatti penalmente illeciti, da soggetto “ai margini” del diritto penale classico, ha acquisito, specie negli ultimi decenni, un ruolo protagonistico nelle scelte [...] Donini, M., Il volto attuale dell’illecito penale. La democrazia penale tra differenziazione e sussidiarietà, Milano, 2004, 80) e sintomatico dell’adesione del legislatore dell’epoca all’idea liberale che qualifica il reato come “ente giuridico” ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] del primato della costituzione. L’idea cioè di una democrazia nuova, che si sarebbe articolata in senso ampiamente ’articolo secondo. Nella Costituzione c’è ora – cosa impensabile nelle Carte liberali del 19° sec. – la famiglia, e ancora la salute, l ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...