Espressione utilizzata per designare un insieme di movimenti di natura prevalentemente sociale, sorti nell’ultimo scorcio del 19° sec., in parte avallati e incoraggiati dalla istituzione ecclesiastica [...] della società. Nelle elezioni anticipate del 1983 la DC arretrò vistosamente (32,9%), ed emerse come contestatore dell’egemonia democristiana il PSI, cui la DC lasciò la guida del governo (gabinetti Craxi, 1983-87). De Mita fu confermato alla ...
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centrodestra
Formula di governo basata sull'alleanza tra partiti del centro e della destra, di solito di impostazione conservatrice, a egemonia liberale o democristiana. In Italia, governi di c. furono [...] quelli, sempre guidati dalla DC, ma caratterizzati da uno spostamento a destra dell’asse politico (ad esempio il governo Tambroni, nel 1960, sostenuto dai voti del MSI) o dalla presenza del Partito liberale ...
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Uomo politico, giornalista (Finale Ligure 1919 - Montecarlo 1991). Proveniente dall'Azione Cattolica e iscritto alla DC fin dal periodo della clandestinità, partecipò alla fondazione e organizzazione della [...] CISL, in Piemonte. Esponente della corrente democristiana di Forze Nuove, deputato dal 1958 al 1979, senatore dal 1979 (rieletto 1984, 1987). Ministro del Lavoro (1969-72); ministro per il Mezzogiorno (1973-74); ministro dell'Industria (1974-78); ...
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Uomo politico italiano (Sassari 1922 - Padova 1984). Segretario del Partito comunista italiano dal 1972, deputato dal 1968 per tutte le legislature, fu promotore dell'idea di un "compromesso storico" [...] tra le due grandi forze popolari, quella comunista e quella democristiana, ma dopo la deludente esperienza dei governi di unità nazionale (1976-79) riportò il PCI all'opposizione; durante la sua segreteria guidò inoltre il partito verso il ...
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Uomo politico italiano (n. Catania 1950). Si è laureato in Medicina e Chirurgia e ha iniziato la carriera politica nel Movimento Giovanile della DC catanese; lasciate le cariche di deputato all’Assemblea [...] con l’assoluzione), ha continuato l’ascesa in politica prima con il CCD e poi con l’UDC (partiti di derivazione democristiana). Già europarlamentare (1999-08), nel 2000 è stato eletto vicesindaco di Catania, ma si è dimesso nel 2003 quando è ...
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Uomo politico italiano (Nusco 1928 - Avellino 2022). Dal 1956 consigliere nazionale della Democrazia cristiana, partito per il quale è stato deputato dal 1963. Vicesegretario della DC (1969-73), è stato [...] -76) e ministro per gli interventi straordinarî nel Mezzogiorno nei governi Andreotti del 1976-79. Leader della sinistra democristiana, dal 1979 fu nuovamente vicesegretario del partito e segretario dal maggio 1982 al febbr. 1989, quindi presidente ...
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Uomo politico e pubblicista (Roma 1920 - Monterado 1983). Militante dell'Azione cattolica, entrò in seguito in contatto con l'organizzazione clandestina romana del PCI (1940). Dopo l'8 sett. 1943 fondò [...] della politica nei confronti del mondo cattolico. Nel 1962 fondò assieme a C. Napoleoni la Rivista trimestrale, che diresse fino al 1971. Tra le sue opere: Sulla politica dei comunisti (1974); Questione democristiana e compromesso storico (1977). ...
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Partiti politici
Leonardo Rapone
(App. IV, ii, p. 745; V, iv, p. 74; v. partito, XXVI, p. 423)
Italia
Negli anni Novanta radicali trasformazioni rivoluzionarono l'aspetto e la struttura del sistema [...] democratici uniti - che s'integrò nel Polo di centro-destra, in cui già figurava l'altra formazione di origine democristiana, il Centro cristiano democratico (CCD) di P.F. Casini, rimasta estranea alla costituzione del PPI. Il PPI, dal canto ...
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Partito giustizialista (Partido justicialista, PJ)
Partito giustizialista
(Partido justicialista, PJ) Forza politica argentina di orientamento populista. Costituito nel 1947 da Juan Domingo Perón, [...] ), Kirchner divenne presidente del partito, orientandolo verso posizioni chiaramente socialdemocratiche, portandolo fuori dall’Internazionale democristiana e avvicinandolo all’Internazionale socialista. Nel 2009 la guida del PJ è stata assunta da D ...
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LEONE, Giovanni
Matteo Truffelli
Nacque a Napoli il 3 nov. 1908 da Mauro, avvocato, e da Maria Gioffredi. Trascorse l'infanzia e il periodo scolastico a Pomigliano d'Arco, dove conseguì la maturità [...] e una lunga fase di stallo, il L. venne preferito di stretta misura, in una votazione effettuata tra i grandi elettori democristiani, ad A. Moro, la cui elezione avrebbe avuto il significato di un'apertura di credito alla cosiddetta "strategia dell ...
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sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...
Cossigheide
s. f. (iron.) Le gesta di Francesco Cossiga, già presidente della Repubblica (1985-1992). ◆ a coloro che hanno avuto in questi anni di «cossigheide» la pazienza di leggermi, devo dire di aver fortemente condiviso il progetto dell’Udr...