OTORINOLARINGOLOGIA (dal gr. οὖς "orecchio", ῥίς "naso", λάρυγξ "laringe" e λόγος "studio")
Umberto Calamida
È lo studio delle affezioni dell'orecchio, del naso e della gola.
Storia. - Nella remota antichità, [...] , la tuba timpanica; Empedocle accenna al labirinto, e spiega il suono con l'impressione dell'aria su esso; Democrito e Anassagora illustrano in modo diverso la funzione della voce.
Periodo ippocratico. - Ippocrate descrive le suppurazioni acute e ...
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Poeta (m. dopo il 1532), il cui nome d'arte è Antonio Filèremo, figlio naturale legittimo di Spinetta II Fregoso, ch'era stato doge di Genova nel 1461 (m. 1470) e il capostipite dei Fregoso di Milano. [...] allegorici, tra cui godettero gran fama i Doi filosofi (1506), nel quale narra un fantastico viaggio per ascoltare il riso di Democrito e il pianto di Eraclito, e la Cerva bianca (1510, sette canti in ottava), nel quale descrive una lunga caccia ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] , L'empire leibnizien, p. 4).
Lo stesso F. sottolineerà il significato di quell'incontro che lo aveva introdotto a Democrito, letto attraverso Gassendi, e lo aveva messo contro Descartes e la sua filosofia prima, definita "sogno e delirio" (Pensieri ...
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Galassia
Giovanni Buti
Renzo Bertagni
È il nome greco (Γαλαξίας, latino Galaxias) della latina Lactea Via, la Via Lattea: espressione mai usata da Dante. In Pd XIV 97-99, D. ricorre a essa come quella [...] del sole in conformità alla favola di Fetonte (If XVII 107-108, Pg IV 71-72, Pd XXXI 124-125); per Anassagora e Democrito è lume del sole ripercosso; quanto ad Aristotele, il suo pensiero espresso in Meteor. 1, 8 non risulta chiaro per lo errore de ...
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unghia
Emilio Pasquini
Primamente attestato in D. già col significato, vivo ancor oggi, che si diffuse a ogni livello coi trecentisti (volgarizzamenti di Girolamo, dell'Esopo e del Crescenzi; Petrarca [...] o triviale) è escluso dall'ultima, ed eccezionalmente viene assunto nella seconda su un piano metaforico.
Riferito a uomo, nel plurale: Democrito, de la propia persona non curando, né barba né capelli né unghie si togliea (Cv III XIV 8); ha già l ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] essa partendo da un punto di vista più propriamente naturalistico. Accanto alla concezione della m. propria degli atomisti Democrito e Leucippo, che la consideravano come ‘grandezza’ e ‘figura’, si andava così delineando la concezione platonica della ...
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Scolaro di Epicuro, e ardentissimo zelatore delle dottrine del maestro. Le sue opere sembra fossero dirette soprattutto contro il platonismo: ci sono noti i titoli, e qualche raro frammento, di scritti [...] il puro empirismo epicureo poteva invece giustificare. Così egli confutava, a quanto risulta dallo scritto plutarcheo, Democrito, Empedocle, Parmenide, Socrate, Stilpone, Platone, Arcesilao ed altri; con argomenti basati talora su interpretazioni ...
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NON ESSERE
Guido Calogero
. Il concetto filosofico del "non essere" nasce nella filosofia eleatica come riflesso negativo della concezione dell'essere quale realtà unica e assoluta. Osservando che l'"essere" [...] "nulla"): s'intende quindi come da un lato Gorgia, ironizzando l'eleatismo, possa dimostrare che "nulla è", e come dall'altro Democrito, trasformando l'antitesi eleatica dell'essere e del non essere in quella del pieno e del vuoto, possa dire che il ...
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VITRUVIO (Vitruvius Pollio)
Francesco Pellati
La fama di V. è quasi unicamente affidata al suo trattato (i Dieci Libri di Architettura), che, ove se ne eccettuino alcune epitomi da esso derivate (Faventino, [...] e da quelli che sulle leggi della prospettiva lineare, rivelate già dai vasi attici del sec. V, scrissero Anassagora e Democrito. Dopo i quali, V. ricorda tutta la tradizione letteraria nel campo degli studî architettonici, in Grecia e a Roma, sino ...
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METODISMO
Massimiliano Cardini
. Medicina. - Variamente interpretato nei varî tempi e dai varî autori, fu da J.-E. Dezeimeris fatto uguale al solidismo moderno. E le interpretazioni non concordi dipendono [...] dei giorni critici, e chiamò la terapeutica del medico di Coo una paziente meditazione della morte. Seguendo la filosofia di Democrito e di Erasistrato, disse i corpi composti di atomi ravvicinati tra loro, ma non tanto che non rimangano dei pori ...
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democrate
demòcrate s. m. [dal gr. tardo δημοκράτης, comp. di δῆμος «demo» e -κράτης «-crate»]. – Nella Costantinopoli bizantina, ciascuno dei capi delle fazioni del circo fra il 5° e il 7° secolo.
democriteo
democritèo agg. e s. m. – Relativo al filosofo greco Demòcrito (vissuto tra la metà del sec. 5° e la metà del sec. 4° a. C.); seguace delle dottrine di Democrito.