ATTORE
P. E. Arias
Almeno da quando Tespi (Marm. Par., 534) concentrò l'attenzione del pubblico sul valore vivo della personalità umana nel dialogo, il personaggio destinato ad essere il protagonista [...] Già in età micenea, su alcune gemme e su pitture si notano esseri umani con teste animalesche, evidentemente rappresentanti alcuni demoni connessi con sacre liturgie (M. P. Nilsson, The Minoan Mycenaean Religion2, Lund 1950, p. 377 ss.); si tratta di ...
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OMODAMOS (᾿Ωμόδαμος)
A. Bisi
Démone di carattere malefico (ὅς τῇ δε τέχνῃ κακὰ πολλὰ πορίζοι) ricordato nell'epigramma pseudo-omerico contro i vasai (xiv, 10), insieme a una schiera di altri folletti [...] 130; xxxiv, 170) sono i recipienti di argilla cruda.
Nel repertorio iconografico, O. è rappresentato come gli altri démoni che compiono azioni nocive agli uomini, in aspetto itifallico, con sembianze deformi. Così un pìnax protocorinzio, trovato nel ...
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TOERIS (forma greca del nome egiziano Twrt "la grande")
A. M. Roveri
Divinità femminile egiziana con aspetto di ippopotamo che godette di un culto assai popolare.
Il nome attestato fin dal Medio Regno, [...] nutrice") e la sua iconografia non è distinguibile da quella delle divinità parallele. All'origine appartenente alla classe dei dèmoni, T. assieme al suo compagno Bes (v.), appare come divinità protettrice della famiglia e, in particolare delle donne ...
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CICLOPI (Κύκλωπες, Ciclüpes)
P. E. Arias
Nella più antica tradizione letteraria (Esiodo), i C. sono considerati figli di Urano e di Ghe, artefici del fulmine di Zeus e del tuono, ed hanno un unico grande [...] . Hes., Theog., v. 139) apprendiamo che gli antichi distinguevano tre tipi di C.; quelli, cioè, che avevano costruito Micene (dèmoni della tempesta), quelli considerati figli di Urano e di Ghe, e quelli che stavano nei vulcani come Polifemo. Nella ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] essersi appropriato delle arti magiche e in Iran la sua figura fu associata a Jamshīd, anch'egli esercitante un potere sui dèmoni. Sempre a Salomone si riferisce la magia del numero sette e i sette segni che compongono il suo sigillo possono essere ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Tarquinia
Massimo Pallottino
Giovanni Colonna
Maria Cataldi
Tarquinia
di Massimo Pallottino, Giovanni Colonna
Città (etr. tarch(u)na; lat. Tarquinii) etrusca e [...] di una tecnica compendiaria. Sia con questo complesso che con la Tomba del Tifone, che offre motivi di sapore asiatico (i demoni anguiformi) e classicistico, oltreché una scena di marcia agli inferi non priva di riscontri con il ritratto e il rilievo ...
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ASSIRA, Arte
G. Furlani*
L'Assiria, cioè la regione che si estende dal fiume Khābūr alla zona ad E del corso superiore del Tigri (v. cartina sotto Mesopotamia), non ebbe fino alla seconda metà del II [...] certo amore per le crudeltà, come in un sigillo del tempo di Ashshur-uballiṭ (1363-1328 a. C.) in cui si vedono due dèmoni alati, colla testa d'uccello rapace e con una corona adorna di piume, che affondano due grandi coltelli nel basso ventre di un ...
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ECHETLOS (῎Εχετλος)
A. Comotti
Eroe attico che, secondo Pausania (i, 32, 5), apparve agli Ateniesi durante la battaglia di Maratona, vestito da contadino e armato di un aratro e che, dopo aver ucciso [...] probabilmente alla cerchia delle rappresentazioni religiose etrusche. E. Braun ritenne trattarsi di un dèmone infernale, forse di Caronte stesso; ma dei dèmoni etruschi non ha alcuna caratteristica.
Bibl.: G. Zoega, Li bassilirievi antichi di Roma ...
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TUCHULCHA
G. Camporeale
Denominazione di un dèmone infernale etrusco, dai tratti animaleschi, raffigurato nel riquadro della Tomba dell'Orco (camera più recente) in cui Teseo e Piritoo sono puniti nell'Ade [...] di un'eventuale diversità di uffici (v. Turmuca).
Non è escluso che la genesi di T., come pure di altri dèmoni infernali, sia condizionata alla penetrazione di nuove credenze religiose nell'Etruria del IV secolo. La sua presenza nella pittura della ...
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PHOBOS (Φόβος)
C. Gonnelli
Divinità che incute terrore e che mette in fuga i nemici. Compare come divinità a sé stante in Omero (Il., iv, 439 ss.), e in Esiodo (Theog., 933 ss.) è indicato come figlio [...] di Ph. in alcune figure ibride, miste di una parte umana e di una leonina, talvolta alate, che rientrano nella serie di dèmoni animaleschi che stanno sotto l'influsso dell'arte orientale, mentre altre volte si è considerata come immagine di Ph. il ...
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demone
dèmone s. m. [dal lat. tardo daemon -ŏnis, gr. δαίμων -ονος]. – 1. Nella storia delle religioni e delle credenze popolari, divinità inferiore, entità intermedia tra il divino e l’umano, che influisce beneficamente o maleficamente sulle...
demonico
demònico agg. e s. m. [dal lat. tardo, daemonĭcus agg., gr. δαιμονικός] (pl. m. -ci), letter. – 1. agg. Del demonio o del demone: la potenza dell’arte maga, o sia naturale o d. (T. Tasso). 2. s. m. Demone, genio ispiratore: il d....