Uomo politico (Demonte, Cuneo, 1783 - Torino 1860). Dopo aver ricoperto cariche nella magistratura toscana, poi piemontese, nel 1820 fu nominato reggente della Cancelleria di Sardegna. Nel 1847 ministro [...] degli Interni, mentre si irrigidì nel frenare la spinta della pubblica opinione, seppe persuadere Carlo Alberto a concedere lo Statuto, nella compilazione del quale egli ebbe molta parte. Abbandonata ogni ...
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Scrittrice italiana (Demonte 1906 - Milano 2001). Dopo l'esordio poetico (Fiore, 1941), si affermò come narratrice dalla vocazione insieme intimista e realista con il romanzo Maria (1953). Nel segno della [...] memoria sono i successi della maturità (La penombra che abbiamo attraversato, 1964; Le parole tra noi leggère, 1969), ai quali è seguito un più spoglio autobiografismo (Inseparabile, 1981; Le lune di Hvar, ...
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BOERI, Giovanni
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Nato a Demonte (Cuneo) l'11 apr. 1867, si trasferì presto a Napoli, ove si laureò in medicina e chirurgia nel 1891. Allievo e assistente di E. De Renzi, nel 1897 ottenne la docenza [...] in patologia speciale medica dimostrativa e nel 1901 quella in clinica medica. Dopo aver ricoperto vari incarichi e supplenze nell'ateneo napoletano, nel 1916 fu nominato professore ordinario di patologia ...
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BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] 1804, dopo avere frequentato per quattro anni anche i corsi della facoltà teologica soppressa dal governo francese prima che egli vi si potesse laureare. Lo stesso anno iniziò la pratica legale, che continuò ...
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GAUTERI, Giovanni
Alessandro Vitale Brovarone
Nacque nel XV secolo, in data imprecisata, a Demonte, presso Cuneo. Di lui si hanno pochissime notizie: fu maestro (rector scolarum) a Saluzzo nel 1480 [...] percependo un salario di 24 lire, e successivamente di 14 lire e 8 soldi. Nel 1484 era attivo nella stessa città, percependo un salario di 40 grossi, in società con Facino Tiberga. La sua attività non ...
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BEGGIAMO (Beyamus), Cristoforo
Alfredo Cioni
Nacque a Savigliano intorno al 1430 da Giorgio, di nobile famiglia locale, signora di Sturano, di Demonte, di Beinette e di altri luoghi della Val Padana. [...] Il suo nome è legato alla introduzione della stampa in Piemonte, anche se è discusso il carattere della, sua personale partecipazione all'esercizio dell'arte. Il B. dovette essere persona colta, entusiasta ...
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BOLLERI (de Bolleris), Ludovico (Luigi)
Alberto Barbero
Nato probabilmente alla fine del sec. XIV, appartenne ad una nobile famiglia piemontese.
I Bolleri, la cui signoria si estendeva sulla valle della [...] VIII ad Emanuele Filiberto, I, Torino 1892, pp. 45-51; G. Barelli, Due doc. intorno a L. B., signore di Centallo e Demonte, in Boll. stor.-bibl. subalpino, I (1896), pp. 15-32; E. Durando, Un settennio di storia del comitato di Cocconato,ibid., pp ...
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COPPINO, Michele
Giuseppe Talamo
Nato ad Alba (Cuneo) il 1°apr. 1822 da famiglia modesta (il padre, Giovanni, era ciabattino e la madre, Maria Mancardi, cucitrice) il C. compì i primi studi, con successo, [...] universitari e conseguire, a ventidue anni, la laurea in belle lettere. Iniziò subito dopo, nel 1844-45, l'insegnamento della retorica a Demonte, in provincia di Cuneo, e lo proseguì dal 1845-46 al 1846-47 a Pallanza, e nel 1848 a Novara. Risalgono a ...
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BERTOLA, Giuseppe Francesco Ignazio
Nino Carboneri
Nacque nel 1676 a Tortona da Gaspare Roveda e da Antonia Francesca, andata sposa, in seconde nozze, all'architetto Antonio Bertola, che lo adottò, [...] poi ai forti di Fenestrelle (forte di S. Carlo, 1727; forte dei Tre Denti, 1730), di Exilles (1738) e di Demonte (1744). Le benemerenze acquisite nell'allestimento del forte di Exilles indussero Carlo Emanuele III a conferirgli il titolo di conte di ...
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BOGINO, Giovanni Battista Lorenzo
Guido Quazza
Nacque a Torino il 21 luglio 1701 da Giovanni Francesco, notaio collegiato e commissario alle ricognizioni, e da Giulia Petronilla Cacciardi. Negli anni [...] . 1744 e del 6 febbr. 1745, per difendersi dalle accuse di errori e difetti nel suo disegno architettonico del forte di Demonte.
La morte dell'Ormea, nel 1745, diede al B. un'influenza decisiva su tutta la politica dello Stato. Prima conseguenza fu ...
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demonticare
v. intr. [comp. di de- e monticare] (io demóntico, tu demóntichi, ecc.; aus. avere), non com. – Lasciare la montagna e scendere al piano, detto di greggi, armenti, ecc.