Uomo di stato e generale siracusano, figlio di Ermone, vissuto nella seconda metà del sec. V a. C. Compare per la prima volta nel congresso delle città siceliote tenuto a Gela nel 424, ove sostiene che [...] fortemente alla sconfitta ateniese e, secondo Diodoro e Plutarco, cercò di salvar la vita agli infelici generali vinti, Nicia e Demostene. Nell'estate 412 E. partì per l'Egeo a capo d'una flotta siracusana che doveva portare aiuto a Sparta nella ...
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Antica popolazione dell'Etolia orientale, abitante nella regione montuosa fra il massiccio del Korax e il Parnaso, alle sorgenti del fiume Dafno (oggi Megapotámi); formava l'estremo ceppo orientale degli [...] a Pirro re di Epiro; era una città indipendente, che presto appartenne alla Lega etolica; è ricordata a proposito della spedizione di Demostene in Etolia del 426 a. C. e delle invasioni dei Celti nel 279 a. C.
Bibl.: W. J. Woodhouse, Aetolia, Oxford ...
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TEOFRASTO (Θεόϕραστος, Theophrastus)
P. E. Arias
Filosofo nato ad Ereso nell'isola di Lesbo nel 372 e morto ivi nel 287 a. C. Fu a capo della scuola peripatetica dopo la morte di Aristotele. Le sole [...] rughe profonde e lo sguardo dolcemente pensoso, si riporta ad un archetipo che può sembrare coevo al ritratto di Demostene (v.), e cioè posteriore alla morte di Teofrasto. Altre repliche alla Galleria Geografica del Vaticano e ad Aranjuez (quest ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Generi tecnici e marginali
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lungi dall’essere aridi manuali, molti trattati tecnici [...] riferimento alla lingua degli oratori. Sopravvivono, non a caso, suoi “saggi” su Lisia, Isocrate, Iseo, sullo stile di Demostene e su Dinarco. Si occupa anche di Tucidide, che tuttavia finisce per sottovalutare. Nel trattato De compositione verborum ...
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PEITHO (Πειϑώ)
Giulio Giannelli
Divinità degli antichi Greci, che la onoravano come dea della persuasione. Ignota, come tale, ai poemi omerici, compare già in Esiodo (Teogonia, 349), che la dice figlia [...] ad Afrodite; un tempio antichissimo dedicato alle due dee, sorgeva sul declivio dell'Acropoli di Atene, e al tempo di Demostene si sacrificava ancora a lei come a una delle divinità protettrici della città. Nelle cerimonie nuziali, gli sposi la ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] impegnati nella lotta politica e giudiziaria, l’o. è soprattutto strumento di convinzione dell’assemblea e del tribunale. Demostene fu unanimemente considerato nell’antichità il maggiore degli oratori politici d’ogni tempo, come quello in cui la ...
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VAIR, Guillaume du
Natale Addamiano
Nacque a Parigi il 7 marzo 1556, morì a Tonnais il 3 agosto 1621: letterato, magistrato eminente, abile moralista, uomo politico integerrimo, grande oratore. A 28 [...] di Lisieux (1617).
Nei suoi trattati di morale cercò di conciliare lo stoicismo con la dottrina cattolica. Oltre a traduzioni da Demostene, da Eschine, da Cicerone e a quella del Manuale di Epitteto (1591), ci rimangono di lui: Méditations sur les ...
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Democrazia
Giovanni Sartori
Premessa
Il termine democrazia compare per la prima volta in Erodoto e sta per dire, traducendo letteralmente dal greco, potere (kratos) del popolo (demos). Ma dal III secolo [...] da un sistema di valori che era indifferenziatamente etico-politico. La città greca si fondava - lo ripetono Platone, Aristotele e Demostene - sull'homonoia, su uno spirito comune, una concordia civica che si fondava a sua volta sulla philia, sull ...
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GEMELLI, Carlo
Patrizia Capuano
Nacque a Messina il 4 sett. 1811 da Guglielmo e Antonia Spadaro dei Mari, di antica famiglia aristocratica. Affidato ad alcuni precettori privati che ricorderà noiosi [...] già convinto sostenitore dell'Unità italiana.
Ripresi gli studi, il G. pubblicava la traduzione dal greco delle Olintiache di Demostene (Messina 1834), dell'Orazione di Isocrate a Demonico (ibid. 1835), e il Caronte, dialogo di Luciano (ibid. 1836 ...
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Pylos (gr. Πύλος, it. Pilo) Località (5287 ab. nel 2011) della Grecia (Peloponneso sud-occidentale), nota anche con il nome di Navarino e ubicata lungo la costa del Mar Ionio, sul promontorio Corifasio, [...] di scavato sulla collina di Epanò Englianos. Nel 425 a.C., durante la guerra del Peloponneso, lo stratega ateniese Demostene occupò il promontorio e catturò i 400 opliti spartani rifugiatisi in Sfacteria. La località fu perduta dagli Ateniesi nel 409 ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...