PAPIROLOGIA
Medea NORSA
Giorgio LEVI DELLA VIDA
. Questo vocabolo, sorto da poco più di trent'anni, è usato impropriamente a indicare la più recente tra le discipline ausiliari dell'antichità classica, [...] separato, d'indipendente dallo svolgimento naturale della lingua greca. E il più di quello che dall'eloquio di Demostene e di Platone differiva, spesso si attribuiva a influenze semitiche. A rendere evidente l'importanza della papirologia basterebbe ...
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IEROMNEMONI (gr. ἱερομνήμονες da ἱερός "sacro" e μνήμων "memore")
Arnaldo Momigliano
Funzionarî greci connessi con i templi, ma con incarichi politici e amministrativi che si trovano in quasi tutte le [...] autorità: in Epidauro compaiono anche, nell'età imperiale, come eponimi. Eponimi erano pure a Bisanzio già al tempo di Demostene. Tra i luoghi in cui più sicuramente gli ieromnemoni erano impiegati statali si possono ricordare Crannon e Larissa in ...
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Figlia di Ecatomno di Milasa, e quindi sorella di Mausolo, Idrieo, Pixodaro, Ada. Sposò il fratello Mausolo, e, morto lui, tenne essa le redini del governo, risiedendo ad Alicarnasso, dove si era trasportato [...] allora in poi nome comune per tutti i monumenti simili. Morì nel 351, consumata, a quanto si dice, dal dolore.
Fonti: Demostene, XVI, 32,2; Strabone, XIV, 656; Arpocrazione e Suida, alle voci relative e s. v.Θεοδέκτης e 'Ισοκράτης; Luciano, Dialogi ...
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LUPIS, Antonio
Fiammetta Cirilli
Le scarse notizie riguardanti la biografia del L., originario di Molfetta secondo Toppi (p. 29), sono per lo più ricavate dalle sue numerose opere letterarie. Attivo [...] 1663. La biografia, consistente di circa sessanta pagine, fu ricalcata, per ammissione dello stesso L., sulla Vita di Demostene di Plutarco. Tanto elogiativa da apparire "quasi un panegirico" (ibid., p. 15), si presenta "densa di particolari, molti ...
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Nacque ad Adriani nella Misia: ebbe a maestri Alessandro di Cotieo, Aristocle ed Erode Attico; non però, sembra, Polemone. Agli studî di grammatica e di retorica unì forse, durante la dimora in Atene, [...] stesso del suo animo e del suo essere. Nessuno dei suoi discorsi ci può commuovere quanto una pagina di Tucidide o di Demostene. Ma egli non è senza meriti e senza importanza, giacché riflette un'età.
Edizioni: Dopo l'edizione del Dindorf in 3 volumi ...
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Importante porto dell'antica Grecia, situato sulla costa occidentale dell'Acarnania, nella fertilissima pianura alluvionale e poco lungi dalla foce dell'Acheloo, sulla laguna Melita, l'odierno lago di [...] , fu riconquistata dagli Acarnani l'anno seguente. Fu attaccata invano nel 453 da Pericle, ma nel 428 fu costretta dal generale Demostene a entrare nell'alleanza di Atene. Fu presa poi dagli Etoli, nel 219 da Filippo V di Macedonia, che ne rinnovò ...
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BRUGNOLI (Brugnolo, Prunulus), Benedetto
Elpidio Mioni
Nacque da famiglia benestante nel 1427. I suoi discepoli sono concordi nell'affermare che il paese natale fu Legnago ("a Leniacensi Veronac civitatis [...] gli autori latini preferì Cicerone (opere morali), Virgilio, Quintiliano, Marziale; fra i greci commentò Omero, Tucidide, Demostene e Aristotele (Etica,Fisica,Economico e Politica). La sua scuola, frequentata soprattutto dai giovani dell'aristocrazia ...
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RINUCCIO d'Arezzo
Ludovica Radif
RINUCCIO d’Arezzo. – Nato a Castiglion Fiorentino (Arezzo), presumibilmente attorno al 1390-95, Rinuccio (numerose le varianti latine del nome, oltre ai soprannomi Rimicius, [...] seconda, la ripresa in parafrasi dello Ps. Mosco III (Pillolla, 1996).
Tra il 1443 e il 1446 tradusse le tre Olintiache di Demostene e l’Oratio ad Philippi Epistolam.
Nel 1446 si trasferì in Campania e vi rimase sino alla morte di Eugenio IV. Mise ...
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FASOLO, Giovanni
Francesco Piovan
Nacque a Padova nel 1518 da Melchiorre di Giovanni Michele e da Margherita Aliprandi.
La famiglia, di origine chioggiotta (in una supplica ai Dieci Melchiorre e suo [...] e Perì antidóseos di Isocrate; nel 1570-71 l'ultima Verrina di Cicerone e l'orazione Perì tēs parapresbéias di Demostene; nel 1571-72, infine, avrebbe dovuto leggere la Pro lege Manilia di Cicerone e il Panathenaikós di Isocrate.
Opere: Simplicii ...
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LITURGIA (λειτουργία, o λῃτουργία)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Umberto CASSUTO
Cuniberto MOHLBERG
Egidio CASPANI
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Nicola TURCHI
Presso i classici significa un servizio (ἔργον) intrapreso a favore del [...] in tanti gruppi quante erano le navi da armare; infine (340 a. C.), si dovette accogliere la proposta di Demostene, che entro le simmorie ciascuno contribuisse in proporzione dei suoi averi. Così finalmente la liturgia si trasformava in imposta.
Non ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...