SIGONIO, Carlo
Vincenzo Lavenia
– Nacque a Modena tra il 1520 e il 1523; il padre era il mercante di panni Nicolò Maria Sigone, la madre Ursolina Favalotti. Ebbe due fratelli (non ha riscontro la notizia [...] , cit., V, pp. 114 s.). In quegli anni Sigonio pubblicò anonima la sua prima opera: una traduzione dei discorsi di Demostene, oggi perduta, che gli costò un attacco dell’ex maestro Bendinelli, a cui rispose usando il nome dell’amico Saulo Ronchi ...
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BRICHIERI COLOMBI, Giovanni Domenico
Gabriele Turi
Nacque il 17 febbr. 1716 a Finale Ligure, primogenito degli otto figli di Giovanni Bernardo e di Maria Teresa Ceresola.
GiovanniBernardo, giureconsulto [...] da una buona conoscenza del greco (che gli permise di confrontare e correggere la lezione di codici delle Orazioni di Demostene e di opere di Plutarco), l'attività erudita e lo studio del diritto greco e romano (arricchito dalla dimestichezza con ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Giovambattista
Paul Oskar Kristeller
Figlio di Roberto di Domenico, nacque a Firenze il 1º luglio 1453. Occupò molti uffici minori tra il 1478 e il 1510, fu dei Priori nel [...] nell'imposizione di alcune tasse (Ibid., Carte Ginori Conti, 29, 64, cc. 73 s.); nella prima è una citazione greca di Demostene. Le lettere di Giov. Buoninsegni nell'Arch. Mediceo av. il Principato non sono di questo Buoninsegni.
Un codice greco del ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] commenti sono a stampa alcuni brani di quello alla Pro legeManilia (Antonibon, pp. 39-49). Alcuni scolii alla I Olintiaca di Demostene, conservati nell'Ambr. D 355 inf., sono pubblicati dal Marangoni, II, p. 196 (ivi, p. 171, n. 2, per altre postille ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] priores; nel 1484 stende un Compendium scientiae naturalis ex Aristotele e tiene a Padova un corso privato intorno a Demostene e Teocrito; nel novembre dello stesso anno comincia a Venezia, nella propria casa, con grande concorso di allievi, una ...
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RICCOBONI, Antonio
Matteo Venier
RICCOBONI, Antonio. – Nacque a Rovigo nel 1541 da Andrea e da Marietta: nel testamento nomina quattro fratelli (due religiosi: Giovanni, rettore della chiesa di Mardimago, [...] la traduzione e il commento dell’orazione Contro la lettera di Filippo, che, in accordo con la tradizione, attribuiva a Demostene; in appendice, con dedica a Francesco Giustinian e ad Agostino Nani, sono la traduzione della Poetica aristotelica e una ...
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DANIA, Angelo Vincenzo (al secolo Andrea Maria)
Giovanni Assereto
Nacque il 13 sett. 1744, forse ad Ovada (Alessandria), come risulta dall'epitaffio della sua tomba, ma più probabilmente a Voltri (Genova).
Il [...] . Dai giansenisti ebbe frequenti attestazioni di stima. In particolare Benedetto Solari, suo confratello e vescovo di Noli, lo chiamava "il Demostene del mio ordine" e lo definiva "un ingegno nato per la luce"; ma riconosceva anche che o a un gran ...
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CANDIDO, Pietro
Paolo Orvieto
Monaco camaldolese, è stato, e continua a esserlo tuttora, confuso con il più famoso Pier Candido Decembrio; tant'è vero che molte delle opere dell'uno sono state attribuite [...] famosi umanisti dell'epoca: col Carteromaco, col quale dovette forse collaborare all'allestimento dell'edizione aldina di Demostene; fu grande amico e sostenitore del Marullo, del quale pubblicò numerose emendazioni lucreziane; amico e ammiratore del ...
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RAMBALDONI, Vittorino de'
Maria Accame
RAMBALDONI, Vittorino de’. – Nacque a Feltre, probabilmente intorno al 1378 (secondo Sabbadini, 1928, nel 1373), da Bruto e da Monda Enselmini.
Nel 1396 si recò [...] le discipline impartite ebbe rilievo il greco: impose agli allievi la lettura degli autori (Omero, Senofonte, Isocrate, Demostene, Aristofane, Eschilo) nella lingua originale e non solo in traduzione, ed egli stesso raggiunse una «comprensione intima ...
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MESTICA, Giovanni
Marco Severini
– Nacque a Favete di Apiro (Macerata) il 27 dic. 1831, terzogenito di Giacinto, sarto di campagna, e di Orsola Clementi.
Il padre acquistava, nei periodi di scarso lavoro, [...] studi di critica letteraria. Nella sua produzione si segnalano studi latini, traduzioni (in particolare delle orazioni di Demostene e di Cicerone), poesie, iscrizioni, opere di legislazione e di amministrazione scolastica, discorsi politici (su G ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...