Umanista (1405-1438), nipote di Lapo il Vecchio. Discepolo di F. Filelfo, fu il migliore dei traduttori quattrocenteschi dal greco in latino (Plutarco, Luciano, Isocrate, Demostene, Teofrasto). Scrisse [...] anche epistole e orazioni ...
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Retore (sec. 4º d. C.) che insegnò retorica ad Atene sotto Costantino e scrisse parecchie declamazioni e opere retoriche. È considerato autore degli scolî a molte orazioni di Demostene. ...
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Oratore greco (3º sec. a. C.) di Mirlea in Bitinia, di cui si hanno pochi frammenti. Risale a C. il noto aforisma che paragonava i discorsi d'Isocrate con gli atleti e quelli di Demostene con i soldati. [...] Era ammiratore di Demostene, contrario a Isocrate. ...
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Uomo politico e oratore greco (Atene 390 a. C. circa - Rodi dopo il 330). Aveva combattuto a Mantinea (362) e in Eubea (357; 350). Seguace del partito antimacedonico di Eubulo, fu (348) inviato nel Peloponneso [...] con una legazione incaricata di costituire una lega contro la Macedonia. Il tentativo fallì ed E. passò al partito filomacedonico. Demostene gli fu avverso dal tempo della pace di Filocrate (346) e lo fece accusare di corruzione da Timarco, che però ...
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Retore e storico greco (4º sec. a. C.); è probabilmente l'autore della pseudo-aristotelica Retorica ad Alessandro e dell'orazione Contro la lettera di Filippo, tramandataci tra quelle di Demostene. Delle [...] opere storiche (Storie elleniche, dalle origini al 362 a. C.; Storie di Filippo; Gesta di Alessandro) restano frammenti. Fece circolare, sotto il nome di Teopompo, uno scritto (Τρικάρανος "Tre teste"), ...
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Oratore e uomo politico ateniese (n. 390 circa - m. 323 a. C.). Scolaro di Platone e di Isocrate, mise al servizio delle sue idealità etico-politiche la sua oratoria. Con Demostene fu, dopo la disfatta [...] di Cheronea (338), l'artefice della riscossa antimacedone. Eletto (338) ταμίας, una specie di ministro delle Finanze con poteri particolarmente ampî, e rinnovatagli la magistratura (fino al 326), assestò ...
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Uomo politico ateniese (sec. 4º a. C.), sposò (372-71) l'etera Neera, per cui più tardi (343) fu coinvolto in un processo di cui è testimonianza la LIX orazione dello Pseudo-Demostene. Propose (347-46) [...] il decreto per l'alleanza con Mitilene; pure del 346 è la sua partecipazione a un'ambasceria agli anfizioni ...
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Uomo politico ateniese (prima metà sec. 4º a. C.), noto soprattutto per aver proposto (355) di sopprimere le dispense onorifiche alle liturgie ordinarie, salvo che per i discendenti di Armodio e Aristogitone. [...] Contro tale proposta Demostene scrisse un'orazione, la XX del corpus demostenico, per sostenere la necessità che la repubblica ateniese osservasse i suoi impegni d'onore verso i cittadini benemeriti o i loro discendenti. ...
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1. Il compagno di Armodio (v.) nell'uccisione di Ipparco figlio di Pisistrato. 2. Oratore e uomo politico ateniese del sec. 4º a. C., noto soprattutto per la sua attività di sicofante che si esplicò dopo [...] la battaglia di Cheronea (338 a. C.) contro Demostene ed Iperide. Conserviamo due orazioni di Demostene contro di lui. ...
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Capo dei coloni ateniesi inviati nel 343 a. C. nel Chersoneso tracio, condusse la guerra contro Cardia (343-42), alleata di Filippo di Macedonia; accusato da Filippo di aver violato la pace di Filocrate, [...] fu difeso da Demostene (341). Morì poco dopo. ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...