COMPARINI, Paolo
Giovanni Parenti
Figlio di Giovanni, nacque a Prato, forse nella famiglia di berrettai e lanaioli, la cui azienda risulta attiva tra il 1531 e il 1612 (G. Pampaloni, Inventario sommario [...] , pure pratese, che sullo scorcio del sec. XV esemplò il manoscritto di opuscoli greci di Plutarco, Isocrate e Demostene, ora Laurenziano, Plut. LVII, 29 (A. M. Bandini, Catalogus codicum Graecorum Bibliothecae Laurentianae, II, Florentiae 1768, coll ...
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Padre della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 335 circa - Nissa 394 circa), uno dei "grandi Padri cappadoci". Buon conoscitore di Platone e profondamente influenzato da Origene, ma anche da Metodio d'Olimpo, [...] e degli scrittori ecclesiastici. Basilio, divenuto vescovo di Cesarea (370), lo fece eleggere a Nissa, ma il vicario del Ponto, Demostene, riuscì a farlo deporre. Tornò in sede nel 378 e, morto il fratello, si trovò a capo degli ortodossi in Oriente ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] e che nel '35 ottenne come coadiutore un lettore di greco, Chirico Strozzi, che lesse Sofocle e poi anche Demostene, mentre altri curava la preparazione grammaticale; dal '37 fu assegnato al convento, come lettore Francesco Zeffi, che leggeva, oltre ...
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BERDINI, Alberto (in religione Alberto da Sarteano)
Enrico Cerulli
Nacque a Sarteano (Siena) nel 1385 (tale datazione fu contestata dal Voigt con argomenti poi ritenuti non validi), da famiglia localmente [...] una lettera del 1430, da lui diretta a Poggio Bracciolini, gli dirà ancora che gli eroi del cristianesimo superano Cicerone, Demostene e gli altri sommi oratori classici "non verbis, sed rebus", perché i classici vanno ammirati per la forma del loro ...
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BALBANO, Girolamo
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Nato a Lucca, probabilmente poco prima la metà del sec. XV, avrebbe appartenuto all'Ordine dei minori (ma a questo proposito è probabile una confusione fra lui e Bernardino "de [...] di prestito della Biblioteca Vaticana lo mostrano infatti tra il 1477 e il 1488 assiduo lettore di Omero, Demostene, Tucidide, Sofocle, Teocrito, Esiodo, Diodoro Siculo, Aristotele, Plutarco e di altri; questa prolungata consuetudine di studio fu ...
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FORTEGUERRI (Carteromaco), Scipione
Francesco Piovan
Nacque il 4 febbr. 1466 a Pistoia, in cappella di S. Paolo, da Domenico e da Angiolina di Piero. Era nipote del cardinale Niccolò Forteguerri, il [...] F. tenne anche dei veri e propri corsi pubblici. Siamo ben informati su quello del 1504, che aveva per oggetto le orazioni di Demostene, di cui era imminente la pubblicazione presso Aldo a cura, appunto, del F.: ne parlano Aldo nella lettera a Zanobi ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] di Firenze, Carte Cerviniane, f. 41, n. 167), dinanzi al nonno, a vari cardinali e prelati lesse alcune "lettioni" di Demostene, di Omero e di Cicerone, suscitando vasta approvazione e procurando "tanta contenteza" a Paolo III.
Il 10 ottobre giunse a ...
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DANIA, Angelo Vincenzo (al secolo Andrea Maria)
Giovanni Assereto
Nacque il 13 sett. 1744, forse ad Ovada (Alessandria), come risulta dall'epitaffio della sua tomba, ma più probabilmente a Voltri (Genova).
Il [...] . Dai giansenisti ebbe frequenti attestazioni di stima. In particolare Benedetto Solari, suo confratello e vescovo di Noli, lo chiamava "il Demostene del mio ordine" e lo definiva "un ingegno nato per la luce"; ma riconosceva anche che o a un gran ...
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CANDIDO, Pietro
Paolo Orvieto
Monaco camaldolese, è stato, e continua a esserlo tuttora, confuso con il più famoso Pier Candido Decembrio; tant'è vero che molte delle opere dell'uno sono state attribuite [...] famosi umanisti dell'epoca: col Carteromaco, col quale dovette forse collaborare all'allestimento dell'edizione aldina di Demostene; fu grande amico e sostenitore del Marullo, del quale pubblicò numerose emendazioni lucreziane; amico e ammiratore del ...
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MARCELLO, Pietro
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Nacque presumibilmente a Venezia intorno al 1376 da Francesco di Pietro e da Maddalena di Paolo di Giovanni.
Il M. non è da confondere, come spesso è avvenuto, con altri omonimi e [...] , 1915, pp. 236 s.); secondo Sabbadini il M. sarebbe autore anche di alcune finte orazioni di Eschine, Demade e Demostene che la tradizione manoscritta in genere attribuisce a Leonardo Bruni. Una orazione a lui inviata da Gasperino Barzizza, che era ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...