PRIULI, Pietro
Giuseppe Trebbi
PRIULI, Pietro. – Nacque a Venezia il 29 novembre 1568, secondogenito di Federico Priuli, figlio di Gianfrancesco, e di Sofia Gradenigo, figlia di Bartolomeo. Il padre, [...] molto floride: proprietario di una sontuosa villa a Treville nel Trevigiano, poté farsi eleggere procuratore di S. Marco ‘per denari’ nella guerra di Cipro (mediante l’offerta della forte somma di 20.000 ducati). In campo politico Francesco Priuli ...
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CAMPOSANTO
P. D'Achille
Designazione del cimitero cristiano tipica dell'intera area italiana (Jaberg, Jud, 1932), che non trova paralleli nelle altre lingue romanze ma ha una significativa corrispondenza [...] stata riferita inizialmente allo Hacedalma 'campo di sangue', il terreno del vasaio comprato dai sacerdoti del Sinedrio con i trenta denari di Giuda (Mt. 27, 3-8), dove nel Medioevo venivano sepolti i cristiani morti in Terra Santa ("campus sanctus ...
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Vedi CESARE, Gaio e Lucio dell'anno: 1959 - 1994
CESARE, Gaio e Lucio (Caius Caesar, Lucius Caesar)
C. Pietrangeli
Figli di Agrippa e di Giulia. Gaio nacque nel 20 a. C., fu adottato da Augusto nel 17 [...] in monete di Clazomene, Corinto e Pergamo; insieme essi figurano sul medaglione aureo di Este e sui denari affini; nonché sul denaro con la testa di Giulia tra i due figli, ma questi due ultimi ritratti sono scarsamente caratterizzati. Notevole ...
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CARAFA, Tommaso
Franca Petrucci
Della nobile famiglia napoletana, nacque verso la metà del sec. XIV da Giovannello e da Mariella Mariscalchi ed ebbe tre fratelli, Antonio, Gurrello e Niccolò.
Nel 1390, [...] esito negativo contro Ladislao d'Angiò Durazzo, il C., il quale poi per tutta la vita rimase fedele ai Durazzeschi, prestò denari e fece doni a Ladislao, allora giovanetto, che si accingeva a respingere il duro attacco dell'avversario. Nel 1398, un ...
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PLASTES (πλάστης)
I. Calabi Limentani
Plastes, nome raramente usato per indicare lo scultore in terracotta (v. anche fictor, coroplastes). Plastice, col nome greco, Plinio chiama l'arte di modellare [...] di fusione o di riproduzione (v. anche gypsarius). L'editto di Diocleziano fissò la paga giornaliera del p. imaginarius a settantacinque denari, oltre al pasto, distinguendo tale specializzazione da quella dei plastae gypsarii, pagati solo cinquanta ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] lo standard ponderale della moneta aurea a 1/50 di libbra e ideò l'antoninianus di peso pari ad una volta e mezzo il denario; l'altra fu attuata da Aureliano nel 274 con l'emissione di una nuova moneta recante un probabile segno di valore (XX.I o ...
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CENNI, Orfeo (Orfeo da Ricavo)
Franca Petrucci
Nato probabilmente nel terzo decennio del XV secolo a Ricavo, nel territorio della Repubblica fiorentina, fu noto soprattutto con il nome del suo paese [...] al servizio del duca di Milano, era a Firenze nell'aprile del 1454, per sollecitare aiuti in uomini ed in denari, necessari al proseguimento della guerra che lo Sforza sosteneva con gli alleati fiorentini contro Venezia, quando fu raggiunto dalla ...
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ANDREA da Foligno
Caterina Santoro
Nato a Foligno intorno al 1412 da un Petruccio, già nel 1439 era al seguito dello Sforza nelle Marche; solo però nel 1444 cominciò ad apparire con la qualifica di [...] di Francesco Sforza in Milano ebbe parecchie delicate missioni inerenti alla sistemazione della corte. Nel 1450 è a Cremona per raccogliere denari e requisire merci, nel 1451 è ora a Lodi, ora a Cremona, nel 1453 a Genova per accordarsi con l'oratore ...
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tarocchi Carte figurate che, unite a quattro serie numerali di 14 carte ciascuna, servono a fare il gioco dei t.; dal 18° sec. cominciarono a essere impiegati anche in cartomanzia.
Le carte dei t. furono [...] fantasia, ricchezza di ornato e finezza di tratto.
Nel gioco dei t. ciascuna carta ha un valore particolare. Nelle sequenze di denari e di coppe la carta minore prende la maggiore escluse le figure, l’inverso nelle sequenze di bastoni e di spade; nei ...
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FOLLIS
Angelo Segrè
. Unità monetaria che prende il suo nome da follis ("borsa") e compare alla fine del sec. III d. C. Il suo valore primitivo non è determinabile con precisione. Dal Cod. Theod., VII, [...] pezzi di 20 nummi dopo la riforma monetaria di Anastasio. Esiste poi un follis che è un peso di 62½ libbre romane di 50 denari di 1¼ once. Questo follis è il talento leggiero di kg. 20,46, eguale a ½ talento di 125 libbre romane, pari a 100 libbre ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...