BARATTI, Giacomo
Angela Codazzi
Mancano di lui altre notizie all'infuori dei pochi cenni contenuti nella versione inglese di una sua opera italiana, il cui originale è sconosciuto, e nella dedica del [...] e vedere paesi stranieri, così da trovare altrove soddisfazioni che lo compensassero dei dispiaceri sofferti in patria. Ben fornito di denari e con un servo giunse ad Alessandria; soggiornò poi per un mese al Cairo presso il console di Francia, che ...
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FIDES
A. Comotti
Personificazione della buona fede che deve presiedere alle convenzioni pubbliche dei popoli e alle transazioni private tra i cittadini.
Si faceva risalire l'origine del suo culto a [...] di F. sono limitate alle monete e alle gemme. In età repubblicana si trova la testa di E. coronata d'alloro su denari di A. Licinio Nerva; una testa analoga ritorna su monete dell'imperatore Probo. In epoca imperiale F. è rappresentata generalmente a ...
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CELATUS (Celātus)
L. Guerrini
Toreuta, probabilmente della metà del II sec. d. C., che firma una statuetta in bronzo raffigurante Marte, trovata nel 1774 in Inghilterra, ora al British Museum. Lancia [...] fecit e la precisazione che anch'egli cooperò alla spesa dell'opera con un peso di bronzo del valore di tre denari. È incerto se il toreuta sia originario della Britannia; è probabile, data la fattura decisamente provinciale della statuetta. Il dio è ...
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MASSIMILIANO Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
MASSIMILIANO Sforza, duca di Milano. – Primogenito di Ludovico detto il Moro e di Beatrice d’Este, nacque il 25 genn. 1493 a Milano. Fu battezzato con [...] difficoltà militari di Francesco I: il 29 ott. 1523 l’ambasciatore veneto Giovanni Badoer informa che il re, sempre a corto di denaro, «ha disfato la sua credentiera […] per 24 mila ducati», nonché quella del duca Carlo di Borbone e quella di M., il ...
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Vedi ANTONIO dell'anno: 1958 - 1994
ANTONIO (M. Antonius)
M. Borda
Triumviro figlio maggiore di M. Antonio Cretico, nato nell'82 circa a. C.
Educato in Grecia; dal 57 al 55 comandante di cavalleria in [...] ) con effigie di Cesare sul rovescio, coniate durante la guerra di Perugia (40); serie romana (aurei di Livineio Regulo, denari di P. Clodio, 39 a. C. circa).
Nelle monete del 44 si distinguono: un tipo con capo velato, barba, in segno di lutto, e ...
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Alberti, Napoleone dei conti di Vernio e di Mangona
Renato Piattoli
, Figlio del conte Alberto (v.) e di Gualdrada; lo troviamo nel 1240, quando assistette a una vendita di terre e di feudi in Val di [...] e Guglielmo. Il 29 settembre 1253 egli ricevette in prestito dal camarlingo del comune di Firenze la somma di 25 libre di denari pisani. In contrasto con l'adesione al partito guelfo fatta da Alessandro nel 1248 alleandosi con Bologna, N. aderì all ...
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danaro (denaro; nel Fiore, al singolare, danaio, con l'unica eccezione di CLX 3 che tu per suo danar non ti consenti)
Andrea Mariani
Parola di scarsa frequenza, tranne che nel Fiore, ove ricorre nove [...] possono essere propriamente detti letterati, però che non acquistano la lettera per lo suo uso, ma in quanto per quella guadagnano denari [danari, nella '21] o dignitate (Cv I IX 3); poi ancora i nobili, che divengono prepotenti e rapaci, commettono ...
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. Moneta d'oro fatta coniare nel 1231 da Federico II nelle zecche di Brindisi e Messina. Portava da un lato il busto imperiale coronato d'alloro con la leggenda: cesar avg. imp. rom., e dall'altro un'aquila [...] imperiale invece che di alloro, ma pare si tratti di un tipo di prova. E evidente l'intenzione d'imitare i denari d'oro degl'imperatori romani: di essi Federico si affermava successore proclamandosi Augusto, dal qual titolo prese nome la moneta ...
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CAVALLO, Quilico
Maristella Cavanna Ciappina
Nato a Genova attorno al 1460 da Domenico, fece il suo ingresso nella vita politica nel 1499 come artefice guelfo. Nel 1503 fu eletto procuratore di S. Giorgio; [...] viaggio verso Napoli, fece sosta a Genova.
Poiché i deputati non erano riusciti a ottenere dalle casse dello Stato i denari occorrenti, il 28 settembre, nell'imminenza dell'arrivo del re, si dovette ricorrere a un prestito bancario, offrendo la loro ...
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ita
Antonio Lanci
Voce latina, che appare, in rima, in If XXI 42 del no, per li denar, vi [a Lucca, dove prospera la baratteria] si fa ita, cioè " sì ". Tutta la frase dovette essere un modo di dire [...] Buti - a chi dè esser detto di no nelli offici è detto di sì; et a chi non à ragione è fatto che l'abbia per li denari "; il Lana crede a un'allusione più specifica: " Usanza è a Lucca che al consiglio si vae due bossoli attorno, uno dove si mette la ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...