FREGOSO (Campofregoso), Pietro
Luca Amelotti
Primo di questo nome nacque a Genova da Orlando (Rolando) e da una Manfredina, di cui si ignora il casato, intorno al 1330. Gli scarsi dati sulla sua giovinezza [...] gli Adorno, i Montaldo e gli Spinola, nemici del nuovo doge Niccolò Guarco, e di ottenere sovvenzioni in armi e denari dai Visconti. Nel 1380, approfittando dell'impegno di Genova nella guerra di Chioggia contro Venezia, allestì un piccolo esercito e ...
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CAVALCANTI (de Chavalchanti), Amerigo (Aymericus, Americo, Herigo)
Luigina Carratori
Cavaliere fiorentino, iscritto all’arte del cambio, dovette nascere molto probabilmente nella città di Firenze intorno [...] di 25.000 fiorini perché si allontanasse. Il conte di Lando accettò, ma più tardi cercò pretesti per estorcere alle popolazioni altri denari. Nel luglio del 1358 il condottiero tornò ancora con i suoi armati, questa volta avendo accanto a sé il conte ...
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MATARELLI, Niccolò
Andrea Labardi
– Nacque intorno al 1240 a Modena, dove il padre, Gian Buono Boconi, detto Matarellus con un appellativo destinato a designarne la discendenza, era notaio del podestà.
Iniziato [...] attendibile è Guglielmo da Pastrengo, contemporaneo del M., quando asserisce che questi ridusse in compendio i commenti di Odofredo Denari al Codice e al Digesto, intitolando Decisa questa sua fatica. Sempre dalla stessa fonte, che gli riconosce una ...
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Fiere e mercati
Jean-Marie Martin
La documentazione di età normanna e sveva è scarsissima in proposito. L'evidenza più chiara è di carattere istituzionale e riguarda l'importanza del plateaticum. Questa [...] non poteva avvalersi di dottrine economiche, in quanto la scienza economica non era ancora nata. Invece aveva esigenze fiscali. Il denaro gli serviva per mantenere uno stato sempre più potente e, alla fine del regno, per sostenere le spese militari ...
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PALLAVICINO, Gian Luca
Cinzia Cremonini
PALLAVICINO (Pallavicini), Gian Luca. – Nacque a Genova il 23 settembre 1697 da Giuseppe (1672-1726), patrizio genovese discendente dalla linea dei marchesi di [...] ai quali egli forse accettò una temporanea occupazione straniera (poco onerosa in termini di perdite di uomini e denari per entrambi gli eserciti), in quanto avrebbe permesso a Castellar di sperare nella riconquista di Parma e Piacenza (sognata ...
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FACINO da Fabriano
Franco Pignatti
Gli scarsi dati biografici che possediamo sono relativi al servizio da lui prestato nell'amministrazione sforzesca a Milano nel sesto e settimo decennio del sec. XV. [...] inerenti alla catalogazione dei libri e al restauro delle sale di lettura. Due lettere del 17 aprile sollecitavano l'invio di denaro per far procedere l'inventario già iniziato: urgevano le spese per gli scrittori, i falegnami e i fabbri, egli stesso ...
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BULGARO, Guglielmo di
Michel Balard
Primogenito di Simone, nacque agli inizi del sec. XIII da illustre famiglia genovese. Il suo nome è ricordato per la prima volta dalle fonti a noi note nel 1230, [...] approntamento di una squadra di sei navi e dodici galere, e impose ai Genovesi una contribuzione straordinaria di 3 denari per libbra sul valore dei beni mobili e immobili, per finanziare la creazione del dispositivo di difesa necessario a respingere ...
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BORGHESE, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Figlio del giureconsulto senese Marcantonio e della nobildonna romana Flaminia Astalli, fratello minore di Camillo, che sarebbe salito al trono pontificio [...] p. 154) a Christof von Dohna, il 21 luglio 1609, "il pontefice attende alle cose di casa sua con comodo... li denari che si cavano dallo spirituale e temporale delle chiese sono tutti del signor Giovanni Battista, fratello di Sua Santità".
Vero è che ...
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ENRICO di Baila (de Bulla)
Hélène Angiolini
Di nobile famiglia bolognese, giureconsulto, fu, intorno alla metà del sec. XII, una figura di spicco nella vita dello Studium di Bologna. Conosciuto nella [...] contemporanee: né le fonti, né la letteratura critica ci permettono, infatti, di giudicare in modo complessivo il suo operato. Odofredo Denari ricorda nel suo commento alla l. 1 del titolo De iuris et facti ignorantia (1, C, I, 18) l'interpretazione ...
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PANNOCCHIESCHI d'ELCI, Scipione
Francesco Bigazzi
PANNOCCHIESCHI d’ELCI, Scipione. – Nacque a Siena il 28 giugno 1598 dal conte Orso Niccolò e da Lucrezia di Scipione Bulgarini, ultimo di sei figli.
Nel [...] nella piazza dell’arcivescovato, finanziandoli in parte con denari pubblici, in parte con le rendite derivanti dall’eredità alimentò una rete di clientele curiali anche ricorrendo al prestito di denaro. Partecipò ai due conclavi del 1667 e del 1670. ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...