Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] al Senato della sua città nel 1606 che ai papi «colano denari quando vogliono per molte vie […] et sarà sempre vero quel della neutralità del debito, fondato sull’idea che il denaro sottratto dallo Stato ai cittadini veniva in ogni caso speso ...
Leggi Tutto
MEDICI, Piero de’ (Piero il Gottoso)
Ingeborg Walter
Figlio primogenito di Cosimo (il Vecchio) e di Contessina de’ Bardi, nacque il 14 giugno 1416 a Firenze, nella casa vecchia dei Medici in via Larga. [...] di Cosimo, Lorenzo, riuscì a fuggire a Venezia portando con sé il M., suo fratello Giovanni e «quello che poté de’ denari e delle cose sottili», come scrisse Cosimo nei suoi ricordi (Gutkind, p. 103). Esattamente un anno dopo Cosimo rientrò a Firenze ...
Leggi Tutto
ELEONORA d'Aragona, duchessa di Ferrara
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1450 da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli (allora duca di Calabria) e da Isabella Chiaramonte.
Incerta è la data della nascita: [...] che E. fosse subito inviata a Milano. Ferdinando, già molto irritato per la mancata restituzione da parte di Milano dei denari avuti in prestito per l'acquisto di Genova, non gradì affatto la scelta di Tortona, che reputava città non abbastanza ...
Leggi Tutto
GUICCIARDINI, Luigi
MM. Doni
Figlio primogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, nacque a Firenze il 5 luglio 1478. Oltre al G., la numerosa prole di Piero comprendeva altri [...] lasciata e sulla sua destinazione, nonché sulle opinioni correnti riguardo alle responsabilità di Lorenzo nel concedere prestiti con i denari del Comune. La lettera è densa di giudizi sulla situazione che si è prodotta in città in conseguenza della ...
Leggi Tutto
BAREZZI, Barezzo
Alfredo Cioni-Claudio Mutini
Nacque a Cremona intorno al i 560, figlio di un Giovan Maria, che forse proveniva dal contado e si era stabilito in città in epoca recente. Intorno al 1578 [...] costringe quasi ogni anno a fare lunghi viaggi... a diverse principali città d'Italia, nelle quali, oltre al guadagno de' denari, m'è sempre accaduto farne uno migliore, ch'è stato l'amicizia di persone letterate, virtuose, e di bello ingegno, delle ...
Leggi Tutto
CAPODIFERRO (De Cotiferinis, Codiferri, Codeferini, Capi Di Ferro)
Piero Capuani
Famiglia di artefici, originaria di Lovere (lago d'Iseo); a Bergamo si dedicò, nei secoli XV e XVI, prevalentemente all'arte [...] d'uso e rendendo buon conto a levare dal salario di mese in mese. La mercede era fissata in "soldi ventidoy et denari sey de imperiali per cadauno zorno lavorativo". Il Consorzio si assumeva anche il rimborso delle spese di viaggio "a qualche cita de ...
Leggi Tutto
TROTTI, Giacomo
Matteo Provasi
– Nacque a Ferrara nella contrada di S. Giacomo nei primi mesi del 1423, primogenito dei sei figli maschi di Lodovico, funzionario al servizio di casa d’Este (fu camerlengo [...] ventennio la vera mente speculativa della famiglia: affarista spericolato, veniva beffardamente definito dai ferraresi «re di denari» (ibid., p. 807). Amministrò con brillante spregiudicatezza il patrimonio di famiglia, tra ingenti investimenti nel ...
Leggi Tutto
NICCOLO da Poggibonsi
Sergio Gensini
NICCOLÒ da Poggibonsi. – Non si conoscono gli estremi biografici di questo frate nato tra il 1310 e il 1320 a Poggibonsi, nei pressi di Siena, che si definì «Frate [...] offertogli da un ricco giacobita di Alessandria di Egitto per il ritorno («la nostra regola non ci concede di portare denari», cap. XXVI, p. 148), ma del francescano non manifestò la vocazione missionaria.
Che il Libro d’Oltramare corrisponda a un ...
Leggi Tutto
MANFRONE, Giampaolo, detto Fortebraccio
Alessandro Cosma
Figlio di Manfrone - nei documenti veneti citato quasi sempre con il cognome di Manfron - e di Giacoma Malatesta, nacque intorno al 1441 probabilmente [...] che venne liberato già nell'agosto, ma in Collegio cominciava ad alzarsi qualche voce contraria all'impegno di uomini e denari per la sua liberazione, specialmente in riferimento alla sua non più giovane età.
Dopo l'elezione, nel settembre del 1511 ...
Leggi Tutto
CAETANI, Onorato
Luigi Fiorani
Nacque a Roma il 17 dic. 1742 da Michelangelo (I), duca di Sermoneta, e da Carlotta Ondedei Zonga. Trascorsa la prima fanciullezza nell'ambiente colto e raffinato che [...] Francesco, che egli accusava di aver tratto illecito profitto dall'eredità paterna, appropriandosi, a suo danno, di denari e di benefici. A queste ragioni di sconforto si aggiunse poi un periodo di particolare prostrazione fisica, probabilmente ...
Leggi Tutto
denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...