BUONSOSTEGNI, Bencivenni di Tornaquinci (Bonsostegni, Buonsustenga, Bentivenga)
Michele Luzzati
Mercante fiorentino del sec. XIV, fu tra i principali collaboratori della compagnia dei Bardi.
Fin dal [...] 1313 era intervenuto un fatto nuovo, registrato nel contratto del notaio: sotto il nome di Tingo il B. aveva investito denari in una compagnia di "Ser Gianni domine Marie de Selmona cuius est hodie caput et ductor Sostegnus Bonaccursi", notizia che ...
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GARZONI, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1449, in contrada S. Polo, dal futuro cavaliere e procuratore Marino di Francesco, e dalla prima moglie di Marino, Elena Barbarigo di Giacomo di [...] dei corsari barbareschi che minacciavano l'isola; donde incessanti richieste del bailo a Venezia, per avere uomini, mezzi, denari al fine di rafforzare le difese.
La situazione peggiorò ulteriormente - quantomeno nell'ottica del G. - allorché Selim ...
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COSTAFORTE, Giovenale
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Fossano (Cuneo) nell'agosto del 1519, figlio postumo di Giovenale e di Caterina Rossi di Ludovico detto Giavella.
Compì i primi studi in Fossano [...] procedere di Emanuele Filiberto, teso all'affermazione della propria neutralità tra Francia e Spagna, le ragioni e i denari del C., adoperati per acquistare amicizie e protezioni, parvero produrre effetto. Filippo II avrebbe conservato Trino e Casale ...
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ZERBI, Giovanni Antonio.
Benedetta Crivelli
– Nacque a Milano il 19 marzo 1562 da Francesco; non si conosce il nome della madre. Benché la famiglia Zerbi (Acerbi in latino) fosse annoverata da Giovanni [...] il versamento di azioni fruttifere attraverso partecipazioni in denaro e la funzione di banco giro, che Zerbi aveva trovato compratori per gli incanti, e di avere impiegato i denari del Banco in fiera con lo scopo di ottenere interessi vantaggiosi ...
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BARBERINI, Taddeo
Alberto Merola
Nacque a Roma da Carlo, duca di Monterotondo, generale della Chiesa e fratello di Urbano VIII, e da Costanza Magalotti, il 16 nov. 1603. Fu l'unico dei suoi fratelli [...] da cotesti stati, tutto è dalla Camera subastato, che vol dire che si venda per fame denaro, cioè del grano e anche delle altre biade' come anche delli vini e de' denari et infine non c'è più cosa sia un giulio di robba dove si possa pigliare per ...
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MUSCO, Angelo
Guido Di Palma
MUSCO, Angelo. – Nacque a Catania il 18 dicembre 1871 da un piccolo rivenditore di origini maltesi, Sebastiano, e da Francesca Cosenza.
Visse la fanciullezza tra i vicoli [...] (1934) e Fiat voluntas dei (1935), di Amleto Palermi; L’aria del continente (1935), di Gennaro Righelli; Il re di denari (1936) di Enrico Guazzoni; Lo smemorato (1936) e Pensaci Giacomino! (1936) di Righelli; Il feroce Saladino (1937), di Bonnard ...
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CHIOSSONE, David Michele
Claudio Meldolesi
Nacque a Genova il 29 ott. 1820 da Giambattista e da Antonietta Calcagno. La passione per il teatro si manifestò in lui precocemente. "Cominciò a scrivere [...] prefaz. del C.); L'ingegno e la dote, ibid. 1876; Cuore di marinaro, ibid. 1874 (con prefazione del C.); Cuore e denari, ibid. 1888; Zefiro e Floro, ibid. 1888. Inoltre: Il cantodegli italiani, e Cento sunetti zeneixi, senza indic. di luogo e data ...
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SINDONA, Michele
Marco Magnani
– Nacque l’8 maggio 1920 a Patti (Messina), figlio primogenito di Antonino e di Maria Castelnuovo, in una famiglia di modeste condizioni.
Si laureò in giurisprudenza a [...] i suoi piani di salvataggio, volti a revocare la messa in liquidazione, a sistemare le pendenze delle banche con i denari pubblici e ad alleggerire di conseguenza la propria posizione penale. L’indisponibilità della Banca d’Italia fu una delle cause ...
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BURLAMACCHI, Michele
Michele Luzzati
Nacque a Lucca nel 1531 da Francesco di Michele (poi giustiziato nel 1548 in conseguenza della congiura antimedicea) e Caterina di Federico Trenta. Secondogenito [...] facultà se havesse piaciuto al Signore Iddio lasciarlo in vita" (c. 54). Nella bottega del Turrettini furono investiti i denari che alla morte del B. pagò da Lucca Federico Burlamacchi "di quello apparteneva per beni terreni" a suo fratello: segno ...
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SPAVENTO, Giorgio
Fabrizio Biferali
SPAVENTO, Giorgio. – Di origini lombarde, proveniente dal lago di Como, nacque intorno al 1440 dal marangon (falegname) Pietro Spavento, dal quale apprese i rudimenti [...] vari ducati agli ospedali di Gesù Cristo e della Pietà e alle chiese di S. Maria Maggiore e di Ognissanti, il denaro «residuum» alla moglie e al figlio, e due vesti e la metà degli attrezzi del mestiere al fratello falegname Giambattista, stabilendo ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...