PATERNO MONCADA D'ARAGONA, Antonio
Lina Scalisi
PATERNÒ MONCADA D’ARAGONA, Antonio. – Nacque a Palermo nel 1587 da Francesco II Moncada e Maria Aragona e La Cerda, figlia del duca di Montalto, che a [...] costava molto. Si trattava di mostrare ai sovrani la liberalità dei grandi titolati, e per fare ciò i Moncada non lesinarono denari nei frequenti viaggi alla corte spagnola. Tra il 1607 – anno del matrimonio con la sedicenne Giovanna – e il 1613, i ...
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CRIVELLI, Filippo
Giancarlo Andenna
Appartenne alla potente famiglia milanese e nacque agli inizi dei XV secolo; prima del 1435 era già divenuto decretorum doctor. Il 6 febbr. 1436 ricopriva la carica [...] loro riparazione, ma i redditi della fondazione non erano sufficienti all'impresa, cosicché fu costretto ad usare anche denari propri. Ora, temendo che per la regola dell'avvicendamento dei superiori un altro preposito potesse sostituirlo presso la ...
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DELLA TOSA, Simone
Franca Allegrezza
Figlio di Rosso, nacque, quasi certamente a Firenze, intorno al 1270, poiché nel 1307 ricopriva, per la prima volta, la carica di podestà. Le scelte politiche compiute [...] del 1316, l'ordine pubblico, ed alcuni errori di gestione - come l'emissione di una moneta di misura da 6 denari (il cosiddetto bargellino), che dovette essere ben presto ritirata a causa della scarsa percentuale d'argento in essa contenuta - fecero ...
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PEZZANA, Giacinta
Maria Procino
PEZZANA, Giacinta. – Nacque a Torino il 27 gennaio 1841. Il padre, Giovanni, era un negoziante di mobili e falegname e la madre, Carla Tubi, una casalinga. Frequentò [...] punta a San Paolo e a Rio de Janeiro» (Tofano, 1985, p. 105).
Tornata in Italia «carica di allori e denari» (Marchis Magliano, 2010, p. 17), Giacinta Pezzana iniziò un nuovo giro di spettacoli teatrali scritturando come primo attore Angelo Diligenti ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni, Boninsegna), Domenico
Michele Luzzati
Nipote dello storico e uomo politico omonimo, nacque a Firenze da Piero e da Costanza di Giannozzo Manetti nella seconda metà del XV secolo. [...] per i lavori della facciata di S. Lorenzo e per le tombe medicee. Attraverso il B., che teneva i conti e amministrava i denari, si svolgevano le difficili trattative fra il cardinale de' Medici e Leone X e il Buonarroti. impegnato a levare dalle cave ...
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DE FEO, Alessandro (Sandro)
Elisabetta Mondello
Nacque il 18 nov. 1905 da Angelo e Maria Bozzi a Modugno (Bari). Dopo una fanciullezza condizionata dai continui trasferimenti del padre (funzionario del [...] il soggetto (Lo smemorato, 1936; Documento 1933-1942; Tre storie proibite, 1952), Più spesso solo la sceneggiatura (Re di denari, 1936; Pensaci Giacomino!, 1937; È caduta una donna, 1941; La morte civile, 1942; Una piccola moglie, 1944; Accidenti ...
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CIERA, Bernado
Laura Giannasi
Figlio di Giovanni di Stefano e di Elena Soranzo, nacque quasi certamente a Corone, che era importante possesso veneziano in Grecia e dove il nonno ricopriva la carica [...] il suo rilievo sono testimoniati dai numerosi mutui concessi al governo veneziano fra il 1447 e il 1455.
Il banco anticipò infatti al governo denari per l'acquisto di 5.000 staia di orzo nel 1447, e per l'acquisto di 2.300 staia di frumento nel 1452 ...
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BORGHESI, Pietro
Augusto Campana
Nacque da Bartolomeo e da Silvia Giuliani a Savignano di Romagna il 16 giugno 1722, in una famiglia di origine senese, trasferita fino dal Quattrocento a Verucchio, [...] romano (v. B. Borghesi, Oeuvres complètes, II, Paris 1864, pp. 286-290). La sua descrizione dell'importantissimo ripostiglio di seimila denari repubblicani, scoperto a Roncofreddo nel 1756, fu più volte citata dal figlio Bartolomeo e infine edita e ...
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CARINCIONI (Caransoni, Carinzoni), Matteo
Michele Luzzati
Nato presumibilmente a Lucca nei primi decenni del sec. XIV da Lippo di Opizzo di Oddone, apparteneva al ramo principale di una famiglia nobile [...] essere attivo presso la Curia romana, specie negli anni fra il 1389 e il 1392, impegnato fra l'altro in trasferimenti di denari fra Roma, da un lato, e Firenze, la Francia e la Scozia dall'altro. Anche ad Avignone i Carincioni dovettero continuare ad ...
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FRESCOBALDI, Amerigo
Michele Luzzati
Figlio di Berto, il capo della società commerciale e bancaria fiorentina intitolata a "Stoldo, Berto e Paniccia Frescobaldi e Roberto Pitti e soci" attiva in Inghilterra [...] ) e poi soprattutto di Edoardo II (1307-27), il F. e suo fratello fecero confluire ripetutamente nelle casse regie il denaro - necessario specie per le imprese belliche dei due sovrani - raccolto a Firenze, nelle Fiandre e presso i Templari. Furono ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...