Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] un concetto di Dio, abbia articoli di fede, comprenda azioni di culto, né forme di carattere morale; come massimo comune denominatore di ogni complesso chiamato r. si può ritenere il rapporto di un gruppo umano con ciò che esso ritiene ‘sacro ...
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Produttivita
Simon Kuznets
di Simon Kuznets
Produttività
sommario: 1. Definizioni introduttive. 2. I due rapporti della produttività aggregata. 3. Tendenze di lungo periodo della produttività. 4. Differenze [...] a che non vengano trasformate in beni di consumo.
Se il numeratore è limitato al flusso di beni per il consumo, il denominatore deve essere limitato al lavoro, perché, come la fornitura di beni per il consumo è lo scopo finale dell'attività economica ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] , pur ammettendo 1 come estremo inferiore. ◆ [ALG] M. termini: la forma che assume una frazione quando, dividendo numeratore e denominatore per il loro massimo comun divisore (operazione che si chiama riduzione ai m. termini), si ottiene una frazione ...
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Psicologia clinica
Massimo Grasso
L'area disciplinare che delinea la p. c. si presenta come un territorio complesso e variamente articolato, di difficile e controversa definizione quanto ai suoi fondamenti [...] di esse in termini di analizzabilità del loro reciproco rapporto può infatti essere assunta come quel minimo comune denominatore di cui si è detto e, quindi, come criterio fondante la competenza dello psicologo clinico. Competenza che, in ...
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La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] e critici musicali inglesi interessati a rafforzare l’attrattiva commerciale delle musiche pop africane e indiane, fino ad allora denominate afro-pop e indie-pop (Collins 2001, p. 1). Un’operazione da ‘industria culturale’, dunque, ma che divenne nel ...
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Nuove tendenze nell’archeologia
Daniele Manacorda
Nella seconda metà del 20° sec. l’archeologia ha modificato profondamente caratteri e obiettivi. Le possibilità di conoscenza si sono ampliate a dismisura, dilatando [...] all’antropologia. Ciò rende più centrale il ruolo delle metodologie archeologiche, intese come minimo comun denominatore della disciplina nelle sue diverse specializzazioni.
3. Da sempre concentrata sugli aspetti culturali delle testimonianze ...
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Struttura architettonica fissa, parte integrante dei fabbricati a vari piani, costituita da una serie di gradini (nei quali l’altezza è detta alzata e la profondità pedata) disposti secondo un piano inclinato, [...] , oggetto della rappresentazione. Tale rapporto si esprime con una frazione che ha per numeratore l’unità e per denominatore un numero per il quale bisogna moltiplicare le distanze misurate sulla carta per avere la corrispondente lunghezza sul suolo ...
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Archeologia
Sabatino Moscati
sommario: 1. Premessa. 2. Definizione e delimitazione. 3. Dalla casualità al programma. 4. Criteri e metodi. 5. L'intervento della tecnica. 6. Archeologia e ambiente. 7. [...] tempo presente, e soprattutto la generale coscienza che vi si riflette di una moderna archeologia.
In termini generali, il denominatore comune dei problemi dei musei, delle mostre e degli spettacoli può dirsi l'esposizione. Di essa si distinguono e ...
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Metodo e tecniche nelle scienze sociali
Giancarlo Gasperoni
Alberto Marradi
Metodo
di Alberto Marradi
Il termine 'metodo' è di origine greca, ed è formato dal sostantivo ὁδόϚ (strada) e dalla preposizione [...] e τc (v. Gangemi, 1977). Il ϕ ha il prodotto incrociato al numeratore e la radice quadrata del prodotto delle quattro frequenze marginali al denominatore. Al numeratore τc ha il quadruplo del prodotto incrociato, e il quadrato del numero dei casi al ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] o quel nucleo etnico di tale vasellame, mentre per le fasi più tarde, le terrecotte jomonshiki, dalle quali trae la denominazione il periodo, appartengono di sicuro agli Ainu che poi, però, lasciarono decadere l'arte della terracotta (Buhot 1962). In ...
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denominatore
denominatóre s. m. [dal lat. mediev. denominator -oris]. – 1. (f. -trice) Propr. (non com.), chi denomina, chi dà il nome. 2. In aritmetica, il numero (o l’espressione numerica) posto sotto il segno di frazione, che sta a indicare...
denominare
(ant. dinominare) v. tr. [dal lat. denominare, comp. di de- e nominare «nominare»] (io denòmino, ecc.). – Nominare, dare nome, mettere nome: i vocaboli che servono a d. le varie parti del corpo; il monte Tabor di Recanati è stato...